Capitolo 12

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Mi giro e mi trovo puntati addosso due occhi.

Quegl'occhi!

Un misto tra marrone e giallo che danno vita agli occhi del diavolo.

Rimango a bocca aperta. Il destino vuole davvero che io soffra?

'Ciao bellissima Chantal, qual buon vento ti porta qua!' mi dice il biondo.

'Se sapevo che c'eri tu, stai pur certo che non sarei mai venuta!' dico.

Scoppia in una risata, una proprio di pancia, poi mi guarda dritta negl'occhi e mi dice 'non mi presenti la tua amica?'.

Stavo per dire di "NO!" quando sento la mora in parte a me dire 'piacere io sono Mia!'

'Piacere Mia, io sono Justin. Sei davvero carina!' dice lui rivolto a Mia.

Ahahaha ma fammi il piacere? So cosa vuol dire il suo 'carina' ed è tutto tranne che il vero significato della parola.

'Okey adesso che vi siete conosciuti noi andiamo, CIAO!' dico facendo un segno con la mano all'ultima parola.

Mia mi guarda e mi fulmina con lo sguardo.

Poi si gita verso Justin e gli dice 'scusala, é solo che è in quel periodo del mese, beh hai capito!'

Ma che cazzo?

'Oh tranquilla, capisco!' dice il biondo, poi continua guardando Mia ' posso offrirti da bere? Chantal se vuole può andare, visto che ha fretta!'

'No! Seriamente mi state prendendo per il culo? Uno non sono in quel periodo del mese, due tu non offrì da bere a nessuno, tre adesso andiamo perché abbiamo parecchie cose da fare!' dico rossa dalla rabbia.

'Ti aspetto fuori Mia! E vedi anche di muoverti!' dico riferendomi alla mia amica.

Tutti e due mi guardano sorpresi, ma non mi interessa niente, non posso respirare la stessa area che respira quell'energumeno.

Ci stava provando con la mia migliore amica?

Non può permettersi di rovinare anche lei. Lo uccido giuro.

Esco da quel ristorante e mi avvicino al sub di Mia. Mi appoggio sulla portiera dal lato del passeggero.

Mi chiedo come faccio ad essere così sfortunata?

Fra tutti i ristoranti di Seattle dovevo beccare proprio quello dove c'era lui?

Adesso ricomincerà a perseguitarmi?

O ancora peggio, perseguiterà Mia?

Mentre mi faccio tutti questi schemi mentali, due occhi color nocciola si posizionano davanti ai miei color verde.

'Mi spieghi cos'hai?' mi dice incredulo.

'Mi spieghi cos'hai?' ripeto imitandolo 'non ti devi azzardare ad avvicinarti ne a me ne alla mia amica okey?'

'Stavo solo facendo amicizia con Mia e poi sei tu che sei venuta da me' mi dice.

'Peccato che tu e Mia non sarete mai amici! Stagli lontano okey? E poi non verrei mai a cercarti, avevo fame e appena ho visto te, mi è passata. Sei il mio incubo peggiore.' dico puntandogli il dito contro.

Mi prende la mano e l'abbassa all'altezza del suo fianco, si avvicina a me e io indietreggio sbattendo contro l'auto di Mia. Mi mette una mano sul fianco e con l'altra mi accarezza il viso.

Delle scosse partono dalla mia schiena facendomi venire la pelle d'oca.

Perché mi fa questo effetto?

'Ti sono mancato?' mi chiede teneramente.

Seriamente!perché sta facendo il tenero con me? Perché?

'Per niente!' dico in un sussurro abbastanza alto da farlo sentire a lui. Sembra rimanerci male, ma sinceramente non m'interessa.

'Stasera ti passo a prendere alle 19:00' dice continuando ad accarezzandomi.

'No!' dico secca.

'Non era una domanda la mia' mi dice avvicinandosi alle mie labbra.

Siamo a un centimetro di distanza.

'Invece la mia era un affermazione!' rispondo.

Mi bacia la guancia e dice 'tu' mi bacia di nuovo sullo stesso punto 'sei' mi bacia avvicinandosi alla mia bocca ma senza toccarla 'di' si avvicina sempre più alle mie labbra 'mia' mi bacia l'angolo del labbro 'proprietà' si avvicina per baciarmi in bocca ma io sposto il viso a destra e le sue labbra cadono sulla mia guancia.

Giro di nuovo la testa verso di lui.

Perché ha provato a baciarmi?

'Io non sono di tua proprietà! Non sono ne una casa, ne una macchina, ne qualsiasi cosa di appartenenza a te. Ma soprattuto non sono una giocattolo che puoi usare a tuo piacimento!' dico cercando di allontanarlo da me. Ma è molto forte rispetto a me e non si sposta neanche di un millimetro. Perche non l'ho scansato prima?

Non mi risponde, anzi, mette il pollice sulle mie labbra e le accarezza continuando a guardarle.

'Sei così..' si blocca.

Sono così, cosa??

'INCREDIBILE' lo dice sbuffando

'Ah lo sai?' dico vantandomi.


' lo so. Comunque ci vediamo stasera, se non vuoi venire con me, ci vediamo a casa tua, la tua amica mi ha detto che hai casa libera' dice allontanandosi da me.

Ma che ha in testa Mia? È per caso impazzita?

"Ti prego!' gli dico.

'Lo so che non vedi l'ora che arrivi stasera, quindi non pregarmi' dice facendo il suo tipico sorrisino da strafottente.

'Mi fai schifo!' Grido, ma lui continua a camminare senza degnarmi della sua attenzione.

...

'Mi spieghi che cazzo ti è saltato in mente?' dico a Mia.

Siamo in macchina e sono incazzata nera con lei.

'Ma che vuoi? Ho solo fatto la cosa giusta!' dice come se non fosse successo niente.

Si da il caso che quello non è 'niente' ma quello è un maniaco!

'Come ti permetti a dire che ho casa libera a un perfetto sconosciuto?' dico sbalordita.

'Lui ti conosceva, ti ha chiamato per nome, dovrei essere io incazzata con te perché non mi hai detto che conosci un figo pazzesco!' dice.

Okey parlare con lei è come parlare con il muro.

'Portami in ospedale!' dico incazzata nera.

Il resto della giornata l'ho passato in ospedale con mia madre.

Io e Mia abbiamo litigato pesantemente, ma non mi importa, deve capire che quando dico una cosa é quella.

Ora sono qui ad aspettare che il pulman delle 5:30 arriva alla fermata davanti l'ospedale.

Mi sono talmente arrabbiata con la mia migliore amica che l'ho obbligata ad andarsene.

Mi dispiace di essermi comportata così con lei, ma lei non conosce Bieber.

Può essere bello, ma la sua mente é quella di un criminale e di un approfittatore drogato.

Il pulman arriva e mi porta fino al mio quartiere.

Dalla fermata a casa mia sono 10 minuti di camminata.

Il sole inizia a tramontare e l'aria di metà ottobre inizia a farsi sentire.

Arrivo davanti a casa mia e trovo parcheggiata una Ferrari, quella Ferrari!

Giro lo sguardo sul portone di casa mia e sugli scalini vedo seduto il biondo che mi fissa.

'Dov'è la tua macchina?'

Disaster - Justin BieberDove le storie prendono vita. Scoprilo ora