Capitolo 11

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Sono passate due settimane dall'ultima volta che ho visto quel Bieber e per mia fortuna non mi ha più cercato.
In queste settimane però sono successe un sacco di cose.

Ho avuto l'incontro con i medici che cureranno mia madre in Texas e fra una settimana partirà.

Se vi state chiedendo dove ho trovato 50 mila dollari, beh ho dovuto vendere la mia macchina e ho anche venduto dei miei gioielli.

Mi farà bene camminare! E poi per lei mi venderei anche un rene.

Ovviamente dopo che ho venduto la mia macchina la mia migliore amica Mia, ha insistito ad accompagnarmi ogni giorno al lavoro.

'Tanto il college e il negozio dove lavori sono vicini' mi continua a dire ogni mattina appena mi passa a prendere.

Lei non ha ancora finito l'università, abbiamo la stessa età é solo che io ho accelerato con lo studio, per cercare di aiutare la mia famiglia.

Ci conosciamo da sempre, siamo molto diverse ma come si dice gli opposti si attraggono.

Anche se è la mia migliore amica e io e lei ci diciamo tutto ho omesso la questione Bieber, mi avrebbe sicuramente obbligata ad andare dalla polizia e io non voglio altri guai.

Il lavoro sta andando molto bene, Megghy mi sta dando molta fiducia sul lavoro e io sono fiera di me stessa.
Mi ha dato una promozione e oltre a fare il lavoro che amo abbandonando tutti gli altri lavori, lo stipendio è molto più alto.

Megghy, il mio capo, quando ha saputo che mia madre sarebbe stata trasferita in Texas per curarsi, mi ha subito dato la giornata libera.

Infatti oggi dovrò andare a comprargli tutto il necessario, Mia si è offerta di portarmi in giro tutto il giorno e nonostante gli avessi detto che sarei andata con i mezzi pubblici, mi ha obbligata ad accettare la sua offerta.

Mi lavo, mi asciugo i capelli e tiro fuori dall'armadio un paio di jeans leggermente strappati, una maglietta bianca e metto degli stivaletti neri con il tacco.

Oggi fa veramente caldo quindi prendo il mio giacchetto di pelle e lo metto in borsa, non si sa mai.

Sento suonare il telefono lo afferro e rispondo senza leggere chi è, tanto só gia chi può essere.

'Sono qua fuori!' mi dice la mia migliore amica.

'Arrivo!' gli dico e chiudo la telefonata e ripongo il telefono in borsa.

Esco di casa e mi dirigo verso il sub di Mia.

Mia é una ragazza solare, simpatica e molto ribelle, è una di quelle ragazze che ama andare alle feste e divertirsi.

Salgo sulla macchina e abbraccio la moretta davanti a me.

'Ciao bella!' mi dice con un sorriso a trentasei denti.

'Ciao brutta!' gli rispondo prendendola in giro.

Si mette la mano davanti alla bocca e dice 'Davvero pensi questo di me?' fa l'offesa.

'Appena ti svegli la mattina si!' gli dico schiacciandogli l'occhio.

'Sei cattiva!' Mi dice mettendo il broncio.

'Scherzo scimmietta!' dico.

...

Arriviamo davanti al centro commerciale più grande di Settle, qua dentro ci saranno un centinaio di negozi, credo che per vedere tutti i negozi ci metterei una settimana.

Scendiamo dalla macchina ed entriamo dentro.

La mattinata passa andando in giro per i negozi comprando pigiami, intimo, vestiti e cose varie per mia madre.

Sono le due del pomeriggio e non abbiamo ancora mangiato.

'Mia andiamo a mangiare?' gli chiedo distraendola dal commesso che sta mangiando con gli occhi.

'È proprio carino!' mi dice.

'Sì okey! Io ho fame. Vieni a mangiare con me o preferisci mangiarti il commesso con gli occhi?' dico.

'Chantal ma perché non capisci? Quel ragazzo è da 10 minuti che ti guarda' dice scioccata.

'Okey andiamo a mangiare?' gli dico disinteressata a quello che mi ha appena detto.

'Okey! Ma credo che tu rimarrai zitella a vita!' dice.

'Può essere!'rispondo.

Mia si ostina a trovarmi un fidanzato, dice che ne ho bisogno perché sono sempre sola e necessito di una persona che si prenda cura di me. Io gli rispondo sempre dicendo che ho altro a cui pensare, ed è proprio così, prima di tutto viene mia madre poi vengo io.

Usciamo dal centro commerciale e mettiamo tutte le cose che abbiamo comprato in macchina, saliamo e dopo dieci miniti di macchina vedo un ristorante sulla strada.

'Fermati qua!' gli dico.

'Conosci questo ristorante?' mi chiede Mia.

'No! Ma ho fame, quindi per oggi andrà bene qualsiasi cosa!' gli dico.

Quando ho fame é meglio che nessuno mi rivolga parola, divento davvero cattiva.

Dopo aver parcheggiato, scendiamo dalla macchina ed entriamo dentro, é un ristorante davvero moderno,tavoli e sedie nere, lampadari tempestati di cristalli, le pareti bianche e c'è anche una televisione enorme ma l'unica cosa strana è che non c'è un anima.

'Emm! Chantal ma qua non c'è nessuno!' mi dice Mia.

'Forse hanno finito il turno, sono le 14:15!' dico guardando l'orologio al mio polso.

Ci avviciniamo verso il bancone.

'C'è qualcuno?' Grido ad alta voce.

Ma nessuno risponde.

'Forse è meglio che c'è ne andiamo. È carino come posto, ma sembra un film dell'horror!' mi dice Mia spaventata.

Questo posto non è male, anzi è un bel ristorante solo che siamo solo io e Mia e le luci soffuse rendono tutto più inquietante.

'Okey, forse è meglio che c'è ne andiamo' dico a Mia.

Ci dirigiamo verso l'uscita quando un rumore di vetro rotto ci fa girare.

'Oh scusate, non avevo sentito' dice un ragazzo magro e alto. Deve essere il cameriere.

'Emm... non fa niente' dice Mia.

Guardo a terra e noto un bicchiere di cristallo rotto.

'Sarebbe possibile ordinare?' chiedo impaziente.

Ho fame!

'Mi dispiace ma la cucina é chiusa! Apre alle 18:00' mi dice il ragazzo.

'Okey! Grazie lo stesso! Ma avevamo bisogno di mangiare adesso!' dico.

'Oh! mi dispiace ma i cuochi sono andati a casa e io non so cucinare!' dice.

'Oh no tranquillo mangeremo da un'altra parte' dice Mia con un sorrisino.

Quel sorrisino lo
conosco, lo fa quando è attratta da qualche ragazzo, ovvero sempre.

'Allora vi auguro una buona giornata ragazze!' dice il cameriere sorridendo.

'Anche a te!' risponde mia saludandolo con la mano.

La tiro da un braccio e ci dirigiamo verso la porta per uscire.

'Smettila di provarci con tutti!' dico a bassa voce senza farmi sentire dal cameriere.

'Era solo carino!' dice giustificandosi.

' come no!' dico aprendo la porta di vetro per uscire.

'Oh ma guarda un pò chi si rivede!' dice una voce alle mie spalle.

NO!

Disaster - Justin BieberDove le storie prendono vita. Scoprilo ora