Capitolo 20

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Mi sento tutta indolenzita, ma incurante di me non apro gli occhi, sento il mio cellulare suonare a tutto spiano, segno che è ora di svegliarmi. Ma una presenza addosso a me mi ostacola. Apro gli occhi e vedo il biondo addosso a me e inizio a ricordare la sera prima.

Mi ha rincorso per tutta la casa e quando é riuscito a prendermi mi ha fatto il solletico e ho dovuto pregarlo per farlo smettere. Non ho mai riso così tanto in vita mia. Ieri sera ho capito che nonostante i suoi innumerevoli difetti, é un ragazzo normale, che sa far ridere le persone.

Mi ha fatto dimenticare tutto, persino di mia madre che a quest'ora sarà già in Texas, ma non posso saperlo con certezza perché ho delle regole da rispettare.

Ha provato tipo una decina di volte a portarmi a letto ieri sera, nel senso intimo della situazione. Ma siccome è un marpione l'ho sempre respinto.

Gli accarezzo i capelli e lo guardo, è davvero bello,ma molte volte la bellezza non basta a descrivere una persona.

È praticamente addosso a me, con la testa sul mio petto. Credo che se ci fosse stato un incendio o un terremoto, io sarei morta. Mi tiene stretta a lui, come se avesse paura che scappassi.

'Justin!' cerco di svegliato nel modo più delicato possibile, ma continua a dormire beato.

'Justin' sussurro ancora muovendolo un pò.

Ma è per caso morto?

'CAZZO JUSTIN SVEGLIATI!'grido.

'Oddio cos'è successo? Stai bene? Ci sono i ladri in casa? Dove sono?' si alza dal letto e corre da una parte all'altra come un pazzo.

Scoppio a ridere, come non facevo da tempo ormai.

'Perché ridi?' mi chiede mettendosi davanti alla mia parte di letto e mi fissa.

'Sei troppo stupido' dico continuando a ridere.

'Ripeti cos'hai detto?' dice salendo sul letto gattonando in modo sensuale fino ad arrivare sul mio corpo. Una scarica elettrica parte dalla mia schiena fino ad arrivare alla mia intimità. Il cuore mi batte forte e non so se sia una cosa positiva questa.

'Beh ho solo detto che sei un ghiro. Ti ho chiamato tre volte prima che ti svegliassi' dico schiacciando la testa al cuscino per non avere nessun contatto con il suo viso che si avvicina sempre più al mio.

'Chantal sono le cinque di mattina, perché dovremmo svegliarci a quest'ora?' chiede alzando un sopraciglio.

'Io mi sveglio sempre a quest'ora!' mi giustifico.

'Perché?' si avvicina alle mie labbra e le sfiora con le sue. Nonostante ci sia una coperta e un lenzuolo che ci divide, sento la sua erezione premere contro la mia intimità.

Inizia a strusciarsi contro di me, nonostante ci siano le coperte, mette le sue bellissime labbra carnose sulle mie e diamo vita ad'un bacio di quelli violenti, ma intensi.

Seguo il suo movimento, scansa via le coperte e mi tira leggermente su e mi mette una mano sul sedere, mentre l'altra la mette sul mio seno, inizia a toccarmi, come se fosse bisognoso di tutto ciò.  Il suo tocco non è come quando mi ha violentato, anzi, nonostante i modi violenti e rudi che sta usando, stavolta lo sta facendo con passione.

'Chantal!' ansima sulle  mie labbra 'ho bisogno di te!' dice riferendosi al fatto che vuole fare sesso con me.

Mi stacco violentemente da lui, lo scanso da dosso e dico 'non sono ancora pronta' 

Disaster - Justin BieberDove le storie prendono vita. Scoprilo ora