chapter 20: If I'm James Dean, you're Audrey Hepburn (Ash)

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'the way that we are it's the reason I stay as long as you're here with me'
- Sleeping With Sirens

nervoso della comunicazione che mi darà Olivia,la mia mente si affusolò nei numeri stampati sul foglio.

odio matematica.
la odio perché è un frullato per noi umani solo per portarci a guadagnare soldi in futuro e che è usato ovunque ed il mio futuro sarà quello di un pagliaccio per intrattenimento ai bambini nelle loro feste di compleanno, figo.

osservai la ragazza chiacchierare con Joe, James e Lewis mentre Loren prende a righellate Lewis per il numero delle volte in cui lui le ruba l'astuccio con i trucchi e i miei occhi chiedevano solo un fottuto soccorso alla mia scemenza assurda e a come posso fare di tutto per aver successo in questo campo nonostante l'impegno è dimostrato nelle pagine inchiostrate ogni volta che c'era questa materia negli orari settimanali.

'Livie mi aiuti?' esitai cogliendo l'opportunità di sentire il suo calore vicino a me per poi ruotare la testa a novanta gradi per osservare lo scoccare dell'orologio assieme al ticchettio, mancavano dieci minuti all'intervallo e non volevo restare in classe per punizione per colpa di miss Magor che non sa nulla di matematica e che pretende che gli esercizi vengano completati fino alla fine della lezione, come faccio?

"oh ehm certo, scusami" balbettò Livie mentre si sedette sulle ginocchia vicino a me ed il suo profumo della Cacharel invase le mie narici, penso che abbia bei gusti di scelta la ragazza

"come posso aiutarti?" mi domandò guardandomi per poi scoccare un sorriso che strappò il mio.
"Victor mi ha aiutato un po' e nessuno dei due ha capito l'ultimo esercizio" dissi passando il dito sull'inchiostro stampato un numero 16

"uuuh questo è la parte decisamente divertente" ridacchiò mentre gli occhi adesso furono puntati nella scheda
"allora tutto quello che devi fare è disegnare delle torri(?) poi devi trovare la loro metà e collegarli insieme" affermò osservandomi di nuovo

"e come faccio a trovare la moda e la mediana?" domandai confuso
"per la moda vedi quale torre è alta mentre per la mediana devi calcolare tutte le torri e trovare la metà chiaro?" domandò confidandomi all'ultimo esercizio
"chiaro" risposi pronto a non cadere nei tranelli come sempre

completato la scheda, osservai di nuovo l'orologio ticchettare e mancarono solo trenta secondi al termine della lezione, miss Magor si alzò osservandoci tutti con le braccia incrociate
"Irwin e Grande potete uscire" acclama facendomi uscire dall'aula insieme a Livie che non fece meno di aspettarmi

"ti stavi giusto aspettando" affermò sorridendomi, come fa ad essere sempre felice?
"uh grazie!" esclamai appoggiando il braccio intorno alla spalla siccome tremò dal brivido invernale inglese

"nnon devi davvero, pposso cavarmela da sola" comunicò tremolante mentre il suo sguardo fu basso
"dai ora andiamo in cantina okay?" sorrisi porgendole la mano
"oh ehm okay" sorrise leggermente rossa dall'imbarazzo (credo)

entrammo nella mensa che era attaccata all'atrio della scuola, dove è ospitata per gli alunni e insegnanti che supervisionano il comportamento di tutti mentre la mensa era piccolina, disponibile per il cibo e i soldi, in cui c'è una macchinetta per ricaricare la carta apposita per il cibo.

"Ash mi aspetti che devo mettere qualche sterlina nella carta?" domandò guardandomi di nuovo
"certo, io ti aspetto qui mentre tu vai a fare la fila"
la ragazza corse verso la macchinetta, mista insieme ad altri ragazzi che seguiranno il gesto che compierà in seguito.

tirai fuori dallo zaino un pacco di Walkers alla cipolla e formaggio, gli unici rimasti nella dispensa in camera nostra, aprii il pacco e mangiai il contenuto finché Livie ritornò osservando il suo zaino
"oh no" biascicò preoccupata
"mi sono dimenticata della merenda, ah beh tanto vado a prendermi qualche waffle" parla tra se e se e la seguii nella coda per i waffle e altro.

la fila si accorciò di persona in persona e toccò il nostro turno.
"desidero due waffle grazie" affermò Livie prendendo i waffle porsi in mano per poi andare alla cassa in cui il display mostrava il rimanente della carta della persona.

usciti dalla fila, ci scambiammo uno sguardo soave nonostante provavo ansia alla comunicazione di due ore fa anche se avrà saputo di me e Den l'altra sera.
improvvisamente mi porse il secondo waffle che si comprò
"oh ehm non ti preoccupare, non ho fame" sorrisi grato dell'offerta
"nono tieni pure" protestò dandomi il dolce in mano per poi ci incamminammo fuori dall'atrio facendomi fermare nel blocco di lingue
"un attimo" disse entrando nella sua aula di registrazione e rimasi dietro di lei
"miss?" chiese osservando la sua tutor
"dimmi cara tutto bene?"
"si ehm posso mangiare qui insieme ad un mio compagno?"
"certo portalo pure che intanto io sono in segreteria fai la brava" disse la voce dolce della tutor

Livie mi fece il cenno di entrare aprendo la porta mentre si incamminò per uno dei tavoli infondo all'aula di spagnolo.
"Ash vieni qui?" disse aprendo la confezione del waffle per poi stapparlo e sdentarlo mentre mi sedetti vicino a lei ponendo un sorriso e solo pochi sanno che è bellissima quando sorride.

mangiammo i waffle in silenzio finché la sua mano intrecciò la mia, era fredda e piccola a differenza della mia che era grande e callosa.
il suo dito accarezzò una parte del dorso della mano affinché sospirò.

"Ash ricordi che ti dovevo dire una cosa?" sospirò di nuovo
"mhmh" mugolai guardandola ma purtroppo Livia abbassò il suo sguardo
"è che" disse sospendendo la frase
"e che cosa?" ribattei preoccupato
"ultimamente mi sento strana" disse con un tocco leggero di singhiozzo
"cche ti prende?" balbettai preoccupato
"nulla ma quando sto con te, considero il nostro legame d'amicizia in qualcosa di più" sospirò di nuovo osservando la mia mano

"non ti preoccupare, sono il tuo amico e compagno di stanza dimmi tutto quello che vuoi" la incoraggiai stringendola leggermente fra le mie braccia mentre il suo sguardo si alzò in piene lacrime e singhiozzi
"è che"
"continua"
"È CHE IO TI AMO ASHTON , IO TI AMO MA SO CHE STE PAROLE ROVINERANNO LA NOSTRA AMICIZIA, TI HO SEMPRE SOSTENUTO NONOSTANTE ABBIAMO INIZIATO CON IL PIEDE SBAGLIATO, IO TI AMO"

le sue urla furono ovattate dall'aula e le sue lacrime furono infermatili, l'ho sempre saputo che aveva paura di dirmelo per la mia reazione ma la guardai dolcemente accarezzandole i capelli mossi come quelle di un leoncino e gli occhi che formavano una sfumatura diversa con il rosso per le lacrime ai lati.

"Livia" sussurrai fra i suoi capelli in modo tale che si calmi
"ssi?" la voce si fece metallica dagli singhiozzi
"ti amo anche io" sussurrai fra le sue labbra rosee e chiusi questo rimpianto in un bacio dolce.

le labbra si combaciarono come due frammenti persi per poi ritrovati, il caldo era contrastante al freddo e il sapore zuccheroso regnava le nostre labbra.
finalmente ho trovato un cambiamento positivo.

changes a.f.i [ita]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora