epilogue

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sono ben due settimane da quando sono ritornata in Australia, Chris è cresciuto tanto sia che mentalmente che fisicamente e grazie al cielo la piccola Karen disse la sua prima parola: Livia,
mamma è rimasta bellissima come sempre e papà il solito impegnato nel negozio d'antiquariato.

ero nel negozio di papà a sistemare i dischi in vinile in ordine alfabetico, durante la sistemazione il mio occhio cadde su 'bullet in a Bible', lo presi e lo osservai attentamente, era l'album preferito di Ash che lo metteva ogni volta che si sentiva giù e quella a sentirsi giù ora sono io, nessuna telefonata, nessuna videochiamata, niente di niente, sono sola con le mie solite amiche d'infanzia e quello che non ho mai avuto è un migliore amico e avevo solo Ashton ma oggi ho capito che a lui sono stata un'amica usa e getta.

sospirai e appoggiai l'album di vinile nella categoria destinata, papà intanto cercò di sistemare il giradischi.
"Livie mi aiuti?" papà disse prendendo altri vinili e lo aiutai a portarli nel tavolino in cui teoricamente è la cassa.

presi uno dei vinili che mi colpì molto: era dei The 1975, una delle band che mi coinvolgono decisamente tanto perché ti fanno sentire nell'atmosfera degli anni 70 con la loro musica.

raggiunsi il giradischi e misi il vinile per poi la punta dell'asse di metallo fu appoggiata sul vinile.
sentii Girls mentre la mia testa finì fra i pensieri, ricordi e momenti indimenticabili.

ricordo il primo giorno di scuola in cui l'accoglienza fu di merda, uno schiaffo di benvenuto per poi insulti dietro le mie spalle.
ricordo quando Ash finse di suonare i Nirvana per via del mio promemoria.
ricordo con dolore la mia pazzia per Vic.
ricordo quella sera in cui ammirai la foto di Ash da piccolo mentre suonai i Green Day dalla solitudine e nostalgia di casa.
ricordo quando Milli mi aiutò a superare il dolore causato da Vic.
ricordo i brevi momenti con Luke.
ricordo quando Ash mi aiutò con l'interrogazione di francese e Calum con la verifica di fisica.
ricordo quando Michael urlò qualsiasi evento accadente in quel momento come la visione di Hunger Games nella stanza di Stanley Dadson e quando ci dovette esserci la lotta fra Rebecca Grohl e Den.
ricordo quando cercai di fuggire dallo sguardo di Mrs. Dodson per andare all'appuntamento con Ash che alla fine finì in frantumi.
ricordo soprattutto l'ultimo giorno di scuola dove tutto questo giunse alla sua fine.

finita Girls, il disco decise di partire The Sound ed essendo a calo di zuccheri richiamai l'attenzione di papà
"papi posso prendere una boccata d'aria?" domandai
"sisi grazie per l'aiuto Livie"

mi incamminai verso l'uscita finché vidi una bimba dal viso familiare gattonare verso il negozio, era la mia piccola sorellina!
"taoo Livvia!" disse la piccolina muovendo la sua manina e ridendo dolcemente la presi in braccio e le baciai la gote soffice come un batuffolo di cotone.
"ciao piccolina!" esclamai sorridendo alla piccola bimba intenta ad osservare i vinili
"uhh" Karen batte le manine puntando gli occhi verso un disco dei Blink, in effetti quando dovevo badare alla casa mettevo i Blink perché mi danno energia e lei mi avrà capito al volo.

"andiamo da mammina?" sorrisi stringendo il sederino di Karen in modo tale che non cada
"oki ma plima tao a papinoo" disse la bimba mostrando un dente sdentato e li sorrisi a trentadue denti per la felicità di avere la sorellina più bella del mondo.

andai da mio padre con Karen in braccio, la bimba è diventata veramente birbante durante la mia assenza!
Karen saltò in braccio a mio padre che scoppiò a ridere per la visita della piccolina
"Karen amore andiamo da mami susu!" ridacchiai mentre la bambina mi osservò con i suoi occhi nocciola, mi ricordarono i dannati occhi del mio migliore amico.

la bimba innocente saltò fra le mie braccia e la strinsi dirigendomi verso casa.
"mamma sono a casa!" gridai avvisando mia madre occupata come al solito in cucina mentre Chris giocava con un bambino della sua età suppongo al parco vicino casa.

"Livvia pottiamo tiocale bambole?" disse la piccolina facendo il labbruccio che fece il mio cuore intenerire di troppo.
"certo!" sorrisi e presi un paio di bambole, il sorriso della mia sorellina espanse sempre di più e le passai Barbie mentre io mi tenni Ken e per rilassarmi giocammo tutto il tempo.

presi la bambina dal dolce peso in braccio e la portai in camera mia; arrivati in camera, mi sedetti sulla mia sedia girevole ed accesi il computer mentre avviai la musica dal mio telefono.
oggi avevo tanta voglia di Roman Holiday, così posso calmarmi senza pensarci, Halsey è davvero brava a scrivere i suoi testi lo giuro.

andai su Skype e vidi una videochiamata da parte di Ash, ora conosce della mia esistenza?
sbuffai e decisi di rispondere alla videochiamata.
"ehi! scusami se non sono riuscito a comunicarti in questi giorni, sai sono stato all'ospedale con mia sorella per l'appendicite" disse mostrando le sue fossettine
"oh Ash ciao! non ti preoccupare pensavo che tu fossi morto hahaha e ora tua sorella si è ripresa?" ridacchiai per qualche secondo per poi sorrisi.

"sisi ora sta benissimo" disse di nuovo con il sorriso tutto fossette.
quella pimpante di mia sorella decise di avvicinare il suo volto verso l'obiettivo della webcam e ridacchiai
"oh ehm lei è la mia sorellina Karen" dissi sorridendo timidamente
"oddio ma è dolcissima e ti assomiglia di tanto!" esclamò Ash mentre la mia mente si confuse dal fatto se Ash è in Inghilterra o no
"e con Den tutto okay?" domandai sorridendo
"mhmh però ora è alle Hawaii siccome i suoi sono imprenditori di un'azienda di gelati" rispose Ash convinto delle parole pronunciate.

"Karen fai ciao ad Ashy!" dissi muovendo la manina della piccolina che non fece a meno di osservarsi sullo schermo del computer confusa
"taoo Attiii!" esclamò la piccola con la voce stridula e squillante, la trovo così dolce Karen
"ciao Karen!" Ashy ridacchiò dolcemente osservando la bambina davanti a lui mentre io osservai velocemente Chris e l'amico con cui ha fatto conoscenza, si chiama Harry ed è Londinese, non so come ma il suo sguardo mi ricordò Ash.

"ora dove sei?" domandai in dubbio
"scendi sotto" disse Ash mentre sentii un campanello suonare.
mi legai i capelli in una coda di cavallo sbilenco mentre presi Karen in braccio e corsi giù cercando di non rendere l'attesa lunga.

aprii la porta e oh cielo era Ashton in carne ed ossa davanti a me con i capelli incoronati da una bandana rossa, maglia blu, skinny e scarpe nere ed in conclusione un paio di Ray Ban coprirono i suoi occhi.
Karen batté le manine come al solito, fa sempre così quando vede qualcuno di nuovo.

"uh Ashy" dissi osservandolo dalla testa ai piedi
"ciao Livia ho portato Harry e Chris a casa siccome sudavano fradici dopo una serie di partite di calcio." disse mentre i due bambini da otto corsero verso la cucina.
"mi sei mancato" dissi abbracciandolo facendo cautela a Karen addormentata tra le mie braccia e Ashy ricambiò l'abbraccio.

"mammina lui è Harry, Harry lei è mia mamma Cheryl" esclamò il piccolo Chris sorridendo con quel sorriso da bambino innocente mentre Harry mostrò la sua gentilezza su mamma.
"Chris dov'è tua sorella?" domandò mammina
"è all'ingresso con il fratello di Harry!" esclamò di nuovo Chris

mia madre si incamminò verso l'ingesso finché i suoi occhi si spalancarono come se stessi nascondendo qualcosa
"Olivia Nicolette Grande" tossì mia madre squadrando Ashy dalla testa ai piedi siccome ci rimanemmo abbracciati per non so quanto.
"mami non sono fidanzata, è il mio compagno di stanza a Londra e beh il mio migliore amico" dissi ridacchiando per lo sguardo confuso di mia madre

"ora vi preparo qualcosa okay? susu seguitemi in cucina!" esclamò mia madre entusiasta dal fatto che parlo con un ragazzo
"vieni con me?" domandai porgendo la mano al ragazzo davanti a me
"certamente!" ribatté stringendomi la mano e lo incamminai verso la cucina ricca di felicità e affetto verso i nuovi arrivati della casa.

in un anno tutto cambiò e finalmente posso assaporare l'odore di casa, casa dolce casa.

changes a.f.i [ita]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora