'Next thing you'll find you're reading about yourself on a plane,fame, what a shame.'
- The 1975feci come al solito i compiti che furono come al solito una palla al piede, dovevo ripassare per la verifica di fisica che mi starà aspettando con le porte aperte colme di ansietà alla mia entrata domani, perlopiù ebbi il tempo decifrato dai piani di oggi, compiti, doccia e per poi appuntamento con Ash che anche lui mi aspetterà fra i suoi muscoli delle arti superiori stringermi come se fossi in un luogo parallelo solo con lui e nessun altro al mondo che ci separi. osservai l'orologio scoccare con un suono ripetitivo e fastidioso
4:00pm
la preoccupazione si elevò di tanto in tanto portandomi alla distrazione, inspirai e respirai secondo dopo secondo ed una figura umana a mia conoscenza fece capolino nella stanza zeppa di fogli decorare il pavimento e la scrivania
"Livie calmati okay?" mi confortò Calum, il mio compagno del corso di scienze
"è che ho il tempo contato e manca circa mezz'ora al termine del ripasso Calum" dissi con le labbra tremolanti
"ti aiuto io con calma senza pensare al tempo va bene?" mi consolò lanciando un sorriso bianco e puramente unico donante alla sua carnagione caramello.presi un sospiro dimenticando alla confusione successa precedentemente e mi mossi avanti con il ripasso
"Calum?" domandai in richiesta d'aiuto
"dimmi" rispose alla domanda
"non ho capito come posso trovare la forza risultante quando ho solo accelerazione e massa, devo moltiplicare le cifre o cosa?"
"si devi moltiplicare le seguenti cifre"il ticchettio dell'orologio raggiunse la metà del cerchio, erano le 4:30pm, il tempo esatto per dedicarmi a me stessa e non più allo studio
"grazie mio scienziato preferito" ridacchiai lasciando un bacio sulla guancia di Calum e ricambiò il gesto con un sorrisopresi gli asciugamani, corsi verso la doccia ed avviai l'acqua desiderosa di me
"ma che gambe" sentii Vic ululare e come al solito mi dimenticai che dormo in un dormitorio maschile e feci finta di nulla al commento lurido del ragazzo spezza cuori con i soldi, per fortuna la doccia era lucchettata.il suono permanente dell'acqua mi annoiò e come sempre mi portai il telefono e misi postcards and Polaroids dei Sleeping With Sirens una delle band che mi ispira e mi fa saltare all'interno dei pensieri, che piani aveva in mente oggi Ashton? insomma dovrei andare alle 6:00pm fuori dal collegio con lui ed ho una tremenda paura di finire in detenzione, almeno che non abbia il permesso di uscire con una giustificazione
uscita dalla doccia, sfregai l'asciugamano contro i capelli gocciolanti, camminai verso la camera e vidi che Calum non c'era più ma Ash
"oh ehm scusami" farfugliò con le parole imbarazzato alla mia visuale
"nono va tutto bene" risposi rassicurandolo
presi l'occorrente e corsi subito da Milli che sa come ci si veste in eventi del genere
"a dopo!" dissi scoccando un bacio mentre camminai
"a dopo!" replicò cacciando il bacio volante e portarlo al cuorecamminai nuda avvolta intorno all'asciugamano verso la camera di Milli e come sempre sono la benvenuta nella stanza
"ehilà!" esclamai increspando un sorriso di cortesia
"ehi!" replicò ricambiando il sorriso
"oh beh come sai stasera andrò fuori con Ash" dissi
"oh già, beh questa volta hai l'opportunità di farti passare la piastra fra i capelli non pensi?" domandò
"beh non saprei"
"allora fammi vedere l'outfit che hai in mente di metterti"mostrai il tubino nero senza particolari lungo alle ginocchia ma che aveva la certezza di coprire i deltoidi, indossai l'abito scelto e notai che non si notò quel filo di grasso che ho
"allora come sto?" domandai osservandomi allo specchio
"non male!" esclamò la ragazza esaminando l'abito su di me per un consiglio
"che scarpe posso mettermi?" domandai confusa fra mille opzioni da optare
"optati delle ballerine con il tacco" disse con il pugno sostenente il viso
optai le ballerine che uso in genere a lavoro e mi guardai allo specchio, calzarono alla perfezione con l'outfitmi sedetti sulla poltroncina di Milli e mi guardai allo specchio esaminando i pensieri che mi feci dall'ansia di stasera, stranamente provai un po' di disagio in me con questo abito, era perfetto non lo nego ma non so se si addiceva a me oppure starebbe meglio a Den, insomma alle medie ero discriminata per la mia carnagione bronza ricevendo insulti ogni giorno, soprattutto se si parla del mio aspetto fisico e la mia faccia assomigliò a quella di un pesce palla in sintesi e fino ad oggi mi sono sempre odiata ma per qualche volta mi apprezzai.
"abbiamo finito!" urlò improvvisamente Milli osservandomi
"non hai bisogno di altro" continuò esaminandomi come se fossi un manichino nell'aula di tessitura
"ora vai giù all'ingresso okay?" disse Milli sorridendomi
"okay a dopo!" urlai uscendo dalla camera grigiastra stile Tumblr
"a dopo!" ricambiò la rispostascesi per le scale senza puntare gli occhi in avanti affinché una figura alta di qualche centimetro rispetto a me si sbatté contro la sottoscritta.
"oddio tutto bene?" domandò Ellis, il tipo che è nel mio corso di matematica
"si sto bene è tutto okay" risposi sorridendo timidamente per l'imbarazzo e sentii una strofinata percorrere per la schiena come se volesse perdono e dopo che Ellis si staccò corsi all'ingresso con ansiaa passi pesanti d'ansia cercai di non raggiungere la porta dirigente all'ingresso, no non potevo svenire ora, vaffanculo ansia di merda vaffanculo.
spiai dall'angolo della porta casomai se ci fosse Ash, mancarono solo dieci minuti al nostro incontro e sentii un suono ripetitivo di tacchi a spillo camminare verso la mia direzione, scattai la testa di lato e vidi l'ombra di miss Dadson avvicinarsi nella mia zona e mi nascosi dietro le scale così non potrebbe vedermi.
vidi un bagno e corsi all'interno, cercai mille imperfezioni di me che in genere trovo, sfortunatamente non le trovai e me ne andai verso l'ansioso ingresso.
"calmati: inspira, respira" disse l'emisfero sinistro
"è solo Ashton calma" disse quello opposto
"non mangiarti le unghie" disse quello sinistro affinché raggiunsi l'ingresso con la figura a mia conoscenza presente davanti ai miei occhi: non ho parole per esprimere i brividi che provaii suoi capelli furono pettinati rispetto al solito, ebbe una maglia verde oliva a maniche lunghe assieme a skinny e stivaletti neri ed il tutto è completato da una Fedora nera.
"sei bellissima" disse scoccando un sorriso tutto fossette e con gli occhi verdi luccicanti da quando feci la mia comparsa, questa sera non me la dimenticherò per nulla.
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changes a.f.i [ita]
Fanfictiondue diciassettenni provenienti dalle colonie inglesi ma con origini straniere si ritrovano in questa stanza di un collegio, nel giorno soffrono le pene quotidiane che affettano questi studenti e nel cuore della notte, dopo lavori part-time sprecano...