chapter 1 : miss Jackson (Livie)

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'way down until the fire dies out, you've got them wrapped around your finger, watch them fall down.'
- Panic! At The Disco

2 settembre 2014

scesa dall'aeroporto Gatwick, ammirai tutti i marchi che l'aeroporto teneva per gli arrivati come me dopotutto, dovevo prendere il treno per la stazione Victoria, corsi verso la ferrovia collegata all'aeroporto per raggiungere Westminster, il quartiere di Londra noto per il London eye e per il big ben.
attesi per il binario 14 che mi portò per Victoria e per poi verso Westminster

*dopo l'attesa per il treno*

entrai in questo treno con sedie comode e con gente che magari va al proprio punto di lavoro oppure ragazzine in divisa che cercano di andare a scuola, mi sedetti su uno dei sedili vuoti e blu del treno e guardai fuori dalla finestra le persone entrare e passare davanti a me verso la cabina successiva, accesi il mio telefono ed andai sull'app della musica, non avevo tanta voglia di sentire urla al momento, quindi decisi di ascoltare miss Jackson dei Panic! At The Disco ed a passare il viaggio dormendo.

*arrivata a Westminster*

scesi dal treno dopo quel sonno immenso che procurò ai miei occhi, camminai per Duke Street per capire dove ero, mi ritrovai in lontananza dal tower bridge e quella distanza brillava il sogno di quando ero piccola: Londra.
presi il double Decker rosso il quale aveva lo schermo che disse Maryland, Maryland era dove dovevo andare.
salita sul bus rosso, andai al secondo piano per ammirare la meraviglia inglese con una bella visuale, il bus andò verso Westminster e cliccai il bottone rosso con la scritta stop, il bus si fermò ed io scesi ringraziando l'autista e chiedendo le direzioni per il collegio in cui i miei mi hanno iscritta.
vidi il palazzo del parlamento inglese davanti ai miei occhi e non ci credo che ero qui, senza perder tempo decisi di tenere questo ricordo in una foto in modo tale che non mi dimenticherò di questo momento.
decisi di camminare nelle strade affollate da turisti da diversi paesi che urlavano in varie lingue del mondo, chi in russo, chi in cinese e chi in francese, le persone che camminarono avanti e indietro per la via in cui camminai riempirono il quartiere di Londra in una Londra variopinta di culture provenienti da vari angoli della terra.
raggiunsi il collegio in cui i miei ultimi anni di educazione erano destinati, l'edificio era molto bello rispetto alle immagini che vidi su Google e non esitai ad entrare; entrata nell'edificio nuovo e tappezzato vidi due donne una affianco all'altra ed una delle due si teneva un quaderno in mano con l'appello degli alunni e l'altra invece distribuiva le chiavi ad ogni studente che attende in questo collegio.
osservai le prime persone arrivate in questo collegio prendere e chiavi ed andare a destra che sarebbe il dormitorio femminile e alla sinistra il dormitorio maschile.
salii i gradini per raggiungere le due donne giovani di venticinque fratto trenta anni.
"qual è il suo nome?" disse la donna con il quaderno con aria seria
"Olivia (dimenticavo, mi chiamo Olivia ma mi faccio chiamare Livie) Grande" dissi con cortesia.
"eccole le chiavi" disse la signora con i capelli rossi lunghi fino alla vita.
salii lentamente le scale dal peso delle valigie ed andai verso la mia camera in cui c'era scritto in argento il mio nome e quello della mia compagna così tipo:
O. Grande
A. Irwin
infilai questa chiave dentro la serratura ed aprii la porta, vidi che c'erano le valigie della mia compagna di stanza.

angolo autrice
questo è il primo capitolo, la foto che vedete l'ho fatta io e ci sono passata da Victoria a Westminster ma questo collegio di cui stavo parlando è inventato però ci saremo quasi sul realistico.
lasciate commenti grazie
con affetto
Rubes💕

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