chapter 22: what went wrong (Deshton)

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'I can't forgive can't forget can't give in what went wrong 'cause you said this was right you fucked up my life.'
- Blink 182

[Ash's PoV]

Livie era bellissima alla sua comparsa, non mi aspettavo nulla del genere da una ragazza semplice come lei: un filo di trucco, un abito che risalta le curve e alla fine i capelli sciolti che generalmente sono raccolti in uno chignon.

rimasi imbambolato dalla sua visione, non seppi cosa dire o fare e farfugliai con le parole
"andiamo?" domandai porgendole la mano che venne stretta per poi la incamminai verso l'uscita dell'ostello, almeno per una volta ci dovremmo prendere una pausa giusto o sbaglio?

raggiungemmo l'autobus a due piani rosso laccato mentre il gelo britannico invase i nostri corpi ricevendo il tremolio dalla ragazza proporzionata.

entrati in autobus tutto cambiò, osservai il bagliore notturno di Londra mentre Olivia era appoggiata al mio petto alla ricerca di calore.
le accarezzai i capelli durante l'attesa per il pub in cui decisi di portarla, non è romantico ma si ci ho provato.

arrivati dopo un immenso viaggio le presi la mano fredda e piccola a differenza della mia calda e grande, stretta la mano la diressi per il pub in cui lavora mia madre da diverso tempo.

"oddio che luogo carino" sussurrò Olivia esaminando tutto mentre osservò in ogni dettaglio il locale, spostò il suo sguardo su di me e sorrisi avvolgendo il braccio al suo bacino.

mi sedetti su un tavolo appena pulito e solo pochi sapranno quanto sono felice dopo diverso tempo nonostante anni fa in cui mi sfogavo sul sangue e lividi delle persone.

"sei un incanto" sorrisi attendendo una risposta
"nah ma grazie" sorrise aspettando alla ricerca di un cameriere e sentii la mia mente allarmarmi di Den, dimenticavo che mamma l'ha voluta qui siccome era stata licenziata da Starbucks per aver pomiciato uno dei clienti, credo che Travis Barker fosse stato lì e quindi come fanno le solite bamboline di ceramica camminanti, ha pomiciato il batterista che ammiro abbastanza.

spero solo che non si accorga di Livie o sarò in un dannato pericolo, sono così idiota a volte.

[Den's PoV]

appena entrata nel pub entrai nei camerini, misi in pausa Spotify in modo tale che possa cambiarmi e pensare a come lasciare una buona impressione alla signora Irwin che fino ad adesso ebbe una buona impressione di me
"Ms Irwin" esclamai facendole notare della mia presenza
"oh tesoro chiamami pure Anne va bene?"
"oh okay Anne" sorrisi dolcemente mostrandole cortesia.

uscita dal camerino sudicio presi il vassoio e camminai per il locale, improvvisamente i miei occhi puntarono su una famiglia con due figli all'età di uno, sorrisi e mi recai verso di loro
"benvenuti al Sempiternal, cosa desiderate?" dissi incurvando le labbra osservando la famiglia e i primogeniti battere le manine all'attesa della loro pappa.
"uh vorremmo due fette di torta per i bambini e due piatti di salsiccia e fagioli grazie" rispose l'uomo ricambiando il sorriso mentre appuntai la richiesta nel taccuino nero e leggermente sgualcito e corsi verso la cucina strappando il foglietto e lo appoggiai nel ferro della cucina.

attendendo per la culinaria pronta, osservai i clienti di oggi e vidi un tipo con la Fedora nera parlare con una ragazza con i capelli lisci chiacchierare come una coppia felice, vorrei solo che Ashton fosse qui ora come l'anno precedente, la mia solita idiozia lo ha fatto infuriare da non parlarmi mai più vaffanculo.

dopo le pietanze pronte mi diressi verso la famiglia e i bimbi sorridenti batterono le mani freneticamente, appoggiai le fette di torta ed accarezzai le guance di entrambi i maschietti che sorrisero mostrando le gengive prive di denti e me ne andai da quel tavolo lasciando ai bambini giochini che di sicuro ameranno.

mi avvicinai al ragazzo con la Fedora in testa mentre tamburellò il tavolo all'attesa di essere servito
"buonasera dal Sempiternal desidera?" domandai sorridendo finché lo sguardo del ragazzo si girò verso di me ed il sorriso di poco fa sparì dalle mie labbra facendomi sentire voragini colmi di dolore che non potevo più reggere
"mhh scusa?" domandò di nuovo non riconoscendomi, magari starà fingendo o non so
"cosa desideri Ashton?" domandai con il tono aspro
"uh ehm burger sia che per me che per la mia ragazza" rispose osservandomi mentre segnai il tutto con la rabbia in me che spaccai la penna e corsi via verso la cucina appoggiando l'appunto recente sul ferro.

scesi lentamente di schiena per il pavimento pulito da qualche ora fa
ma che si bagnò per le mie lacrime di dolore, Ashton ora ha una ragazza: perfetto direi.
è l'unico ragazzo che mi ha fatta sentire a mio agio, l'ho amato con tutta me stessa prima che lui non seppe il significato di amore e oggi si è mosso in avanti mentre io sono qui a piangere come una cretina, dovrò pur muovermi in avanti pure io no?

mi asciugai le lacrime quando il campanello dei servizi suonò, mi alzai sospirando, presi il vassoio colmo e mi diressi verso il tavolo del figlio della padrona del pub, fulmini mentali iniziarono ad prenderlo di mira, sospirai di nuovo e appoggiai il vassoio senza cautela ignorando la reazione della coppietta della giornata e corsi via dal locale, non ne potei più.

Ashton mi seguì fino al vicolo in cui mi nascosi.
"cosa c'è che non va?" chiese accarezzandomi la guancia e la ricevuta da parte mia fu uno schiaffo sulla sua guancia
"sai cosa c'è che non va? tu!" urlai con disprezzo
"tu non sai amare capisci? tra un giorno all'altro la ragazza con cui sei oggi ti lascerà!" urlai di nuovo osservandolo nel verde che mi fece innamorare di lui.
"sono mosso in avanti capisci? ora sono un Ashton nuovo" disse tranquillamente, starà cazzeggiando sicuramente
"io ti amo ancora capisci?" dissi con la voce rotta fra le lacrime
"ma non so nemmeno se perdonarti o no come hai fatto tu con me" urlai con il labbro tremolante e me ne andai via dalla sua vista.

Ashton Fletcher Irwin tu con me hai una vendetta da terminare, avrai vinto la battaglia ma non la guerra

changes a.f.i [ita]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora