capitolo IV

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Il tragitto per arrivare al centro benessere non è stato esageratamente lungo ed io e Stella ci dilunghiamo in chiacchiere per sopperire alla terribile attesa. Odio le sale d'attesa, mi fanno venire l'ansia. Mi tocco ripetutamente una ciocca dei capelli attorcigliandola al dito.

Non ho nè sentito nè visto più Ken da stamattina, forse sta con John, Stella mi ha detto che avevano degli impegni; mi ha raccontato che tipo è, e non ho idea di come ci siamo ritrovate a parlare di lui. Ovviamente, come avrei dovuto intuire dalla numerosa quantità di preservativi che ha in macchina, anche lei lo trova uno che non se ne importa delle ragazze, a cui interessa solo il sesso. Una parte della mia mente si sta scervellando per giustificare il suo comportamento. È rimasto con me ritenendomi apparentemente antipatica e perfettina, mi ha lasciato comprare un intero supermercato, non se n'è andato finchè non è tornata Stella e per di più mi ha anche lasciato un' aspirina sul mobile. Questi sono i tipici momenti nei quali vorrei leggere nella mente della gente. Prima che potessi trarre una conclusione a tutto questo, finalmente ci chiamano per entrare in sala.

Ci accolgono due ragazze giovani con una tuta nera ed una maglietta che sponsorizza il centro.

Partiamo con l' estetica e tra i numerosi strappi di ceretta sto per cadere in lacrime. Stringo i denti e prego che questi lunghissimi minuti passino in fretta.

Finalmente, possiamo passare alla sala massaggi, non vedevo l'ora.

Con molta esitazione sono costretta a spogliarmi e a lasciarmi solo un asciugamano bianco straordinariamente piccolo sul corpo per permettere alle massaggiatrici di fare il proprio lavoro. Fortunatamente sono davvero brave. Stella è ormai andata in coma e mi chiedo se sia la prima volta anche per lei che va in un centro benessere. Sento ogni centimetro del mio corpo rilassarsi come non mai e vorrei poter venire qui ogni giorno. Ho letto su un volantino che l'olio di mandorle che utilizzano è efficace per rendere la pelle più morbida. Speriamo sia così!

Il tempo sembra scorrere velocemente, <<Abbiamo terminato.>>annuncia una delle massaggiatrici. Stella inizia a piagnucolare e la urto con il gomito per cercare di non fare una brutta figura. È difficile alzarsi da questi comodi lettini, ma dopo qualche minuto ci riusciamo. Aveva ragione, la mia pelle è completamente rinata.

La parrucchiera fa una messa in piega straordinaria ai nostri capelli e li vedo luminosi come non mai. Ringrazio a non finire la mia sorellastra, anzi, mia sorella per questa splendida giornata. Se non fosse per il volto dello strano ragazzo che tormenta la mia mente. È irrazionale tutto questo.

In ultimo, passiamo alla sauna.

Il tutto è durato svariate ore, già è pomeriggio e spero che Stella arrivi in tempo a lavoro, anche se non sembra preoccuparsi e questo mi rassicura.

<<Kate io avrei un po' di fame, vado a comprare qualcosa da mangiare.>>

<<D'accordo.>> rispondo e gironzolo per i corridoi con quest'asciugamano che mi mette a disagio. L'atteggiamento della gente qui è del tutto naturale, forse non si sentono in imbarazzo quanto me. Mentre cammino osservando le varie sale e le piscine idromassaggio inizio a sentirmi osservata. Mi guardo intorno e vedo lo sguardo di un adulto puntare sul mio corpo. Inizio a camminare più velocemente e sembra starmi al passo, non riesco a seminarlo e arrivo in un angolo ormai in lacrime.

<<Mh... Che splendore.>>sibila con uno sguardo maniaco squadrandomi

<<se ne vada.>> rispondo secca. L'adulto inizia ad avvicinarsi e non so dove andare. Inizio a cacciare fiumi di lacrime di disperazione pregandolo di lasciarmi in pace. Minaccia di levarmi l'asciugamano di dosso e inaspettatamente Ken irrompe in questa terribile situazione stringendogli il collo e sbattendolo sulla parete. Dopo pochi secondi il volto del signore adulto inizia a farsi viola.

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