capitolo VII

382 12 0
                                    

Entriamo in macchina e dopo un po' di tempo arriviamo in un posto sperduto, siamo in mezzo al nulla. Sembra essere un bosco, pieno di verde e fiori. I raggi del sole filtrano tra i rami degli alberi e mi chiedo come abbia scoperto questo posto così surreale. Faccio attenzione a non calpestare i fiori mentre cammino e lui sembra non importarsene. Il mondo dovrebbe far conoscere una meraviglia del genere. C'è silenzio, un silenzio quasi assordante, si sentono gli uccellini che canticchiano e vorrei quasi gettarmi per terra e restare a guardare il cielo. Stranamente oggi il sole è più forte del solito, non c'è vento e l'atmosfera è perfetta.

<< Dove vuoi arrivare?>> gli domando vedendo che allunga il passo

<< Seguimi.>>

Arriviamo su una roccia molto ripida e ci avviciniamo verso la punta.

Inizio a riconoscere il rumore dell'acqua, c'è una cascata!  Sono incantata da tutto questo. Mi fa cenno di guardare giù e mi sporgo. Credo di non aver mai visto niente di più bello, a parte lui.

Le vertigini cominciano a farsi sentire, non sono abituata a questo tipo di cose e mi rendo conto che prima di venire qui la mia vita era estremamente monotona e priva di qualsiasi tipo di emozione.

Non so quanto sia alta questa roccia, ma sicuramente molti metri. L'acqua è cristallina e precipita violentemente sul fondo, dov'è più scura. Gli spazi dove non arriva il sole, nella penombra, sono terrificanti, non permettono di vedere nulla. Ken non mi ha levato per un attimo lo sguardo di dosso e guardandolo di sottecchi mi accorgo che si sta spogliando. O mio Dio. autocontrollo fatti valere.

<<cosa stai facendo?>> domando con voce stridula e il mio sguardo ricade inconsciamente sui suoi boxer, vorrei poter non vedere quello che sto vedendo.

<< Ti fidi di me?>> chiede speranzoso voltandosi verso di me, ha uno sguardo al quale è impossibile dire di no.

<<Io... credo di sì.>> sussurro con un filo di voce osservandolo. Posso confessare che i suoi occhi azzurri mi hanno completamente rapito. Si gira in direzione della cascata  e resta a fissarla per qualche secondo.

<< dammi la mano, e se vuoi spogliati.>> Cosa? Dovrei mostrare il mio corpo ad un ragazzo che è abituato ad andare a letto con ragazze molto più sexy di me?

" È una pessima idea Kate Wilde, pessima, pessima idea" risuona la vocina nel mio subconscio senza accorgersi che già mi sto spogliando.

Decido di levarmi solo i pantaloni e mi tiro giù con gesti irrequieti il maglione, sperando di riuscir a coprire una buona parte delle mie cosce.

Mi fa un occhiolino irresistibilmente invitante e deglutisce osservandomi, mezza nuda.

Mi prende la mano e la stringe delicatamente, dopodiché si avvicina al mio orecchio: <<  Conta fino a tre, poi salta. Non lasciarmi la mano.>>

L'adrenalina prende pieno possesso dei nostri corpi. Non mi sono mai sentita più viva di così. Dopo un momento di esitazione conto fino a tre, stringe più forte la mia mano e saltiamo. Emettiamo entrambi un grido appena i nostri piedi si staccano dal suolo.

<< OH CAZZO!>> esclama Ken battendo un forte pugno sull'acqua facendomene schizzare una gran quantità negli occhi.

<< Scusami piccola...>> mormora dolcemente accarezzandomi con un pollice le guance. I boxer bianchi gli si sono completamente azzeccati addosso e traspaiono i peli pubici. Il suo fisico sembra quasi essere disegnato. È così buffo il modo in cui le goccioline d'acqua scorrono dai suoi capelli al viso.

<< è stato fantastico!>> esclamo divertita. Lo ringrazierei per avermi fatto provare una sensazione del genere.

Entrambi non facciamo altro che ridere per quello che abbiamo appena fatto.

AgainDove le storie prendono vita. Scoprilo ora