XI

289 10 0
                                    

Come sarebbe se ognuno di noi dicesse sempre la verità? Esisterebbero meno segreti, ma più dolore. Lui è stato sincero, non ha negato i suoi "vizi" e i suoi modi di fare con le donne, e io non sono stata sincera. Avrei dovuto ammettere di provare qualcosa per lui? Che è tutto quello che stavo aspettando? Che lo voglio, sì lo voglio anche io.
Dovrei andare da lui, bussare alla porta del bagno e chiedergli scusa? Scusa perchè non sono stata sincera, perchè ho paura, paura e terrore di tutte le sensazioni che stanno prendendo possesso di me e travolgendo la mia anima. Devo andare da lui e dirgli grazie, grazie per non avermi mentito, per il suo modo un po' confusionario di dimostrarmi che ci tiene, sono stata io ad insistere oggi quando eravamo stesi sul prato, una fottutissima splendida giornata, ha avuto rispetto di me e non ne ha approfittato, io lo cerco e me ne rendo conto. Lui non puó amarmi, siamo diversi, troppo diversi. Abbiamo un modo di affrontare la vita opposto, ma io non lo conosco neanche, lo sto appena conoscendo e già mi sto bruciando. Ho tanta paura, non puó amarmi, non siamo fatti per stare insieme.
Sto salendo le scale per dirigermi in bagno, bussare alla porta e finalmente fare un discorso sensato sul dire la verità e al finale ammetterò che provo anche io qualcosa per lui.
Busso lentamente e dopo tre tocchi mi apre. Il mio sguardo punta sulle goccioline d'acqua che gli scorrono sul corpo, sulle lunghe ciglia che mettono in risalto gli occhi iniettati di sangue, è uno splendore, quasi un disastro, i lineamenti del suo viso sono così intensi e precisi, non ho mai visto niente di più magico. Ma che sto facendo? Sto ancora aspettando? Kate Wilde non aspettare altro tempo e buttati, cogli l'attimo, fa quello che ti dice il cuore, fa quello che vuoi. Ama, bacia, soffri adesso, perchè adesso è il tuo momento, adesso, non domani.
Mi getto su di lui e afferro con molta decisione il suo viso, sembra sorpreso, ma allo stesso tempo lo vuole quanto me. I nostri respiri si fondono e diventano più pesanti, mi scaraventa sulla parete e si porta le mie cosce in vita, inizia a baciarmi lentamente il collo e poi risale alle labbra, è una tempesta, tutto questo ha un potere troppo forte  su di me, su di noi.
<< ti prego non andartene.>> sussurra stringendo i denti e sgrana gli occhi, fa quasi paura.
<< non ho intenzione di andarmene.>>
<< Baciami.>> ordina. Lo accontento e gli strattono i capelli, mi assesta un morso sul labbro inferiore così forte da farmi uscire del sangue e senza volerlo inizio a ridere istericamente.
<<Quanto ti voglio.>> i suoi occhi assumono un colore blu notte
<< Sono qui.>>
Ricominciamo a baciarci, intensamente, carnosamente, Ken Blake ha preso possesso di me. Sono in trappola. Qualunque cosa sia questo, qualunque cosa sia l'amore, qualunque cosa siano le cinque uscite prima di fare sesso, io so che lui è tutto quello di cui ho bisogno. HO BISOGNO DI LUI. HO BISOGNO. DI LUI.
Ci ritroviamo sul letto e l'asciugamano che ha in vita gli sta quasi scendendo. Mi domando cosa ci faccia lui solo in una casa così grande.
Con baci lenti e cauti ci distendiamo fianco a fianco e restiamo a guardare il soffitto pensierosi.
<<Allora adesso hai intenzione di dirmi la verità sul perchè sei venuta qui?>>  domanda voltandosi verso di me e sollevandosi su di un gomito.
<<Ehm....non riuscivo a dormire.>>
smaglia un sorriso, credo si senta orgoglioso del fatto che sia venuta qui, dato che "non riuscivo a dormire"
<<puoi dirmi cos'hai sognato?>>
Mi sollevo anche io su di un gomito
<<Non era un sogno...io...io ricordavo solo, brutte cose.>> si volta di spalle
<<Puoi dirmelo...>> sussurro carezzandogli la schiena
<<Perchè dovrei?>> insinua
<<perchè oltre i baci, il sesso, l'alcool...e tutto il resto, c'è anche il dialogo, possiamo parlare di ció che vuoi.>> cerco di rassicurarlo
<< e cosa penseresti di me?>> domanda con voce rauca
<< Ken...io posso sembrare una tipa tutta perfettina, ordinata in tutto eccedera, ma non ho una vita da sogno, le cose brutte capitano a tutti. Ma sai...a volte quando penso alle cose brutte che mi sono successe, mi verrebbe da ringraziarle....>> mi scappa una risatina
<< Non posso pensare a del male su di te.>> mi guarda e mi posiziona una ciocca bionda dietro l'orecchio.
<< e perchè le ringrazieresti? Sentiamo.>> inizia a ridere rassicurandomi
<< beh... Perchè senza di loro non avrei capito certe cose della vita, sarei rimasta in un mondo delle favole tutto mio dove tutto era perfetto. Ma la perfezione non esiste, possiamo solo cercare qualcosa che vi si avvicini.>>
<<Era notte....la mezza passata..>> lo guardo sconcertata
<<Rose, mia madre, aveva deciso di abbandonare quell'uomo da quando venne a sapere che la tradiva con...delle prostitute.>> si ferma, fa un respiro e continua :<< quando quell'uomo capì di essere rimasto solo non lo poteva accettare. Ero piccolo, troppo piccolo per proteggerla. Entró in casa, legó mia madre su una sedia e inizió a toccarla... Cercai di chiamare la polizia ma mi graffió lungo la schiena con un coltello, il motivo della cicatrice, mia madre subbì violenze quella notte, e dopo quella notte, quell'uomo scomparì per sempre.>>
<< O mio dio, mi dispiace Ken.>> mi sento lacerare dentro, quanto puó aver sofferto?
<<Vorrei poter far qualcosa, è terribile.>>
<< Fammi capire che si puó amare davvero. Deve esistere qualcosa di più forte del dolore.>> mi tira a sè, e lecca la gocciolina di sangue sul mio labbro.
<<Sei molto dolce...>> ironizza ridendo e mi da un morso sul collo.
<< sono un vampiro, allontanati.>>
Per un po resto perplessa, ma poi decido di stare al gioco.
<< Basta che sei come Edward in twilight...>> rido anch'io facendo un occhiolino
<< Ed... Cosa? Chi?>> si posiziona sul mio bacino bloccandomi i polsi con una sola mano
<< Hai sentito bene...>>
<< Zuccherino, non mi sfidi.>>
Inizio a ridere sfacciatamente, è così bello questo momento.
<< Altrimenti che succede?>> gli chiedo in aria minacciosa
<< Mh...>> osserva lentamente ogni  centimetro del mio corpo: le cosce, il bacino, la pancia, il collo, il viso, le labbra...
<<Sicuramente ti leverei questo maglione da nonna per osservarti meglio...>>
<< E poi..?>>
<< Poi ti amerei tutta la notte.>>
Riesco a liberarmi dalla sua presa e la situazione si ribalta, ora sono io su di lui.
<< E così mi ameresti per una sola notte?>> domando sfidandolo
<< Una sola notte per tutta la vita.>>
<< Una sola notte finchè lo vogliamo.>> contrattiamo.
Mi bacia lungo la bocca, poi si lecca le labbra, mi dice che questo potrebbe essere il sapore della sua vita.

AgainDove le storie prendono vita. Scoprilo ora