capitolo V

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Stella non è ancora tornata, non so dove sia e ho solo voglia di buttarmi sul divano e deprimermi leggendo un romanzo e mangiando una quantità infinita di schifezze. Su questo Ken è stato utile. Sono sconcertata per il suo comportamento, ma forse sono davvero una perdita di tempo anche se è difficile accettarlo. In pochi minuti mi cambio e decido di indossare una felpa di pail dei simpson che mi ha regalato Louis. In realtà è sua, è enormemente gigante, ma per questo mi piace e per questo ho insistito per averla.

Nonostante le numerose inflazioni che ci sono state, quella di oggi è stata una giornata rilassante, la mia pelle è rinata e i miei muscoli sono più rilassati. Non credevo di avere capelli così biondi, la parrucchiera è davvero una maga! Dopo circa mezz'ora sento dei pugni battere pesantemente sulla porta, impallidisco dalla paura e prego qualche secondo speranzosa di non trovar un serial killer pronto ad uccidermi. Apro con molta cautela e trovo Ken, ha nuovamente gli occhi rossi e i capelli spettinati. Mi prende con la forza il viso e insinua la sua lingua nella mia mia. Proprio il sapore che immaginavo: menta e fumo.

Esito per un secondo, ma la mia anima si scontra con una parete di emozioni mai provate prima. Inizia a mordermi le labbra, a baciarmi più forte, mi spinge verso la parete e gli getto le gambe in vita. Sembra essere il bacio più lungo e più breve della storia. Un secondo carnoso, ricco di energia. Sento la sua erezione premere nel mio punto più sensibile ed è difficile resistere a questa tentazione. Gli strattono i capelli e mi bacia più forte. Non so quello che sto facendo, non lo so affatto, so solo che sono confusa. Dal suo comportamento, dalle sue offese, è dannatamente terribile e al contempo estremamente sexy! Il modo in cui le sue labbra cercano le mie è davvero irresistibile.

<<Perché mi dici che sono una perdita di tempo e poi mi cerchi?>>

<< non avrò mai il coraggio di ammettere che me ne importi qualcosa di te.>> mi stringe più forte e serra la mascella affondando il suo viso nel mio collo.

<< con questo cosa vorresti ottenere adesso?>> mi sfiora le labbra e il mio corpo si sta completamente abbandonando a questa sensazione.

<<Te.>>

Riprendiamo a baciarci, più forte e intensamente di quanto non abbiamo già fatto, sento i sapori delle nostre lingue fondersi e tra l'alternarsi di baci e morsi non saprei cosa scegliere. Sembra tutto non reale. Il suo sguardo sembra essere più intenso di tutto quello che si sta creando tra di noi, è lo sguardo di una persona che ti frega, se lo fissi per un solo attimo in più sei fregata. FREGATA.

Mi getta sul divano e si immobilizza guardandomi per un secondo.

<<Sei l'essere più insopportabile e perfetto che abbia mai conosciuto.>>

Si avvicina a me e poggia i gomiti ai lati del mio viso come per fare le flessioni.

Mi sento terribilmente bloccata, impedita, non posso muovermi, le sue mani fredde iniziano a sfiorare i miei fianchi. Sono intrappolata, le gambe mi iniziano a tremare, lo voglio così tanto. Il suoi occhi azzurri dritti nei miei, mi fanno dimenticare della realtà, mi trascinano in un stato inconscio di me che ha terribilmente bisogno di lui. Mi accarezza le guance, con la stessa accortezza con la quale si tocca un bicchiere di cristallo, fa attenzione ai suoi movimenti, mi osserva e il suo respiro sul mio corpo diventa sempre più intenso e mi sento incapace di scappare. Sento una fiamma che brucia tra di noi e mi piace il modo in cui lo fa. Mi sta rapendo l'anima con una forza alla quale non riesco ad oppormi.

Getta le sue mani dietro il mio viso, inizia a tremare, gli occhi gli sono lucidissimi. Ed è la conferma che, in noi, si sta scatenando una tempesta.

Inizia a baciarmi più lentamente dando vita ad una tempesta tra razionalità e ormoni. Gli sbottono lentamente la camicia e disegno dei piccoli cerchietti sul suo petto, preme sempre di più la sua erezione contro di me facendo crescere il desiderio. Il respiro gli si fa più pesante e si morde lentamente le labbra.

<<Non sai cosa ti farei...>> sibila lentamente alternando le parole con dei baci sul collo.

<<Perché cosa mi faresti?>>

<<Mia. Ti farei mia.>>

Inizia a succhiare lentamente sul mio petto fino a lasciare dei superficiali succhiotti. Stringo sempre di più i suoi capelli, ricominciamo a baciarci, è troppa energia, troppa! Troppa passione e credo di non aver mai desiderato tutto questo più di quanto lo desideri ora.

<<Katherine...>>Sussurra accarezzandomi il viso. Odio quando mi chiama così.

<<Non voglio farti credere che tu sia una delle tante.>> Si stacca dal mio corpo e tutto quello che si era magicamente creato, si spegne! I miei ormoni sono puramente infuriati con lui, ma la parte della razionalità lo ringrazia.

Mi bacia sulla fronte e ci distendiamo sul divano.

Stringe i miei fianchi a sè e durante la notte sento le sue mani stringersi per verificare la mia presenza. Non sono riuscita ad addormentarmi, sto solo fingendo, per godermi questo bellissimo momento. Domani mattina cambierà tutto lo so, diventerà nuovamente antipatico e scorbutico e mi ferirà con altre parole. Nei romanzi che leggo prima o poi tutto finisce, c'è una concezione limitata di infinito. C'è sempre un qualcosa che non permette di sviluppare la felicità, ma che la blocca. O che irrompe in essa distruggendola. In questo momento lascio andare la razionalità e penso solo a godermi questo bellissimo momento.

Credo siano le quattro del mattino e noi siamo ancora qui, non si è svegliato, respira pesantemente e quando stringo le cosce a lui accenna dei sorrisini che non so spiegarmi. Ha le sopracciglia incrinate e piccole rughe sulla fronte, muoio dalla voglia di dargli un bacio. Non posso, devo resistere. Se mi vuole dimostrare qualcosa non posso influire, devo dargli spazio. Ci abbracciamo sempre più forte e i nostri respiri si uniscono diventandone uno solo. Sento intensità tra noi, lo voglio, eppure sa farsi odiare molto bene.

Qualunque cosa sia questo, sento di volerne ancora, e ancora!

Immersa tra i pensieri riesco finalmente ad addormentarmi.

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