Ariana's POV
Quel bacio stupendo forse anche il più bello della mia vita, le sue labbra sulle mie combaciavano perfettamente e mille farfalle vagavano per il mio stomaco in quel momento ed era fantastico, potevo essere la ragazza più felice del mondo e nello stesso momento la più triste.
Volevo andare fuori per schiarirmi un po' le idee.
Uscii dalla mia stanza e notai che la porta era distrutta...ah già, Justin l'aveva distrutta visto che non gli aprivo, <<mamma io vado a farmi un giro>> le dissi tirando su col naso, avevo gli occhi rossi per il pianto ed era lo stesso per lei <<ma amore, sta piovendo>> disse indicando la finestra, stava piovendo moltissimo, forse io e il tempo eravamo coordinati, <<fa niente>> e uscii fuori di casa mettendomi il cappuccio della felpa sul capo, non avevo preso l'ombrello ma poco importava. Arrivai in spiaggia e osservai le onde seduta sulla sabbia che ormai aveva preso le sembianze del fango, <<ciao nonno, mi manchi tantissimo vorrei tanto essere lì con te in questo momento, vorrei stringerti forte per farti sentire quanto ti voglio bene, mi hai aiutato nei momenti molto difficili della mia vita e io non ho fatto niente per ringraziarti, ti voglio un mondo di bene e quando arriverò da te, ti stringerò fortissimo facendo sì che quell'abbraccio duri per sempre, in questo momento mi sento una merda, beh lo sai perché? Non sono venuta a trovarti, ti prego dimmi che mi vuoi ancora bene! Ho anche baciato il ragazzo della mia amica, mi faccio schifo da sola>> ero in lacrime, volevo morire per incontrarlo... sarei stata sicuramente più felice che qui.
Erano passate più o meno due ore e io ero ancora in spiaggia ad osservare le magnifiche onde del mare.
<<amore mio! Dove sei stata?! Sei tutta bagnata vai ad asciugarti!>> urlò mia mamma appena entrai in casa, <<okay>> e andai a farmi una doccia calda.
*7:00*
Non avevo dormito e credevo di avere la febbre ma non volevo farlo notare a mia madre, già era triste per quello successo al nonno se poi le dicevo quello.
Mi guardai allo specchio e quasi mi spaventai: ero più bianca del latte e miei occhi erano gonfi e rossi: sembravo uno zombie!
Misi un chilo di fondotinta per sembrare il più normale possibile.
<<mamma io vado>> avevo la voce nasale che palle, <<non fai colazione?>> disse indicando il latte e cereali sul tavolo, <<no, non ho fame>> <<uhm okay>> e mi incamminai verso la scuola, era venerdì quindi il giorno dopo potevo dormire, finalmente!
Davanti scuola vidi Jennette, era da molto tempo che non la vedevo <<Jen>> le urlai, si girò e mi rincorse piena di gioia <<tesoro quanto tempo!>> e mi abbracciò, <<come mai non c'eri a scuola?>> chiesi, <<ero a Washington da mia nonna>> a sentire la parola "nonna" mi rattristì abbassando il capo <<Ari che hai?>> <<niente, solo che ieri è successa una cosa bruttissima>> 'e un'altra bellissima' pensai, <<che è successo?!>> <<mio nonno non c'è più>> singhiozzai, lei mi abbracciò comprensiva <<mi dispiace tanto ari, non piangere ora lui è con gli angeli e ti sta proteggendo dall'alto>> misi la testa nell'incavo del suo collo,<<grazie davvero>> sussurrai, andammo da Selena e tutto il gruppetto <<ciao>> salutai tristemente, loro ricambiarono gesticolando un 'ciao'.
tutto d'un tratto non riuscivo a reggermi in piedi e quindi andai a sedermi su la panchina più vicina a loro, <<dove vai?>>chiese Jen, non risposi e andai a sedermi, misi la testa tra le mani: mi stava scoppiando la testa e avevo molto caldo! tolsi la felpa e rimasi con solo la T-Shirt, << Ari che hai?!>> mi chiese Selena sedendosi vicino a me, <<lasciatemi in pace>> dissi balbettando, iniziai a tremare: non capivo più niente.
Suonò la campanella, cercai di alzarmi dalla panchina ma inutile: appena mi provavo ad alzarmi, la testa faceva malissimo.
Vedendomi in difficoltà, Jennette, venne verso di me e mi porse la mano che io presi <<ari,che hai?>> <<niente solo un po di mal di testa, tranquilla>> non volevo farla preoccupare, mi aggrappai alla sua spalla cercando di rimanere in equilibrio fino alla mia classe <<mi siedo qui vicino a te, se non ti senti bene dimmelo che andiamo in infermeria>> disse accarezzando la mia mano, <<okay>> risposi.
La lezione era iniziata da ormai 20 minuti e notai Jai che mi guardava con un sorriso maligno sulle labbra e con l'occhio destro viola a causa del pugno che gli avevo tirato il giorno prima: non potevo credere di avergli causato quel livido!
La porta dell'aula si aprì mostrando la figura della segretaria bassina che urlò <<Brooks e Grande in presidenza, subito>>, sarà stato sicuramente quello stronzo di Jai a dire tutto al professore del pugno che gli avevo mollato, quanto lo odiavo.
Cercai di alzarmi e barcollando arrivai alla porta dell' aula seguita da Jai, <<che hai grande? Sei diventata zoppa?>> chiese Jai ridendo, <<che hai Brooks? ti hanno menato bene da come posso notare>>indicai il suo occhio e risi, lui sussurrò 'stronza' e mi diressi in presidenza seguita da lui.
<<signorina ora mi spiega perché ha tirato un pugno sulla faccia di Brooks, sai, a una signorina non le si addice alzare le mani su qualcuno>> disse il preside severamente, non riuscivo a parlare, il mal di testa si stava impossessando di me, non ascoltai più niente di quello che avevano da dire quei due ma sentii solo <<per questa volta ,signorina, la lascio andare, ma che non si ripeta mai più chiaro?>> annuii e mi precipitai fuori dalla stanza per andare in classe, <<non sai più cosa dire eh? Sei solo una sfigata>> urlò Jai e mi strattonò a terra, <<sei uno stronzo: ti odio, quando starò meglio giuro che non la passi liscia e non me ne frega un cazzo di quello che mi può dire il preside>> lo minacciai un po' dolorante, si mise a ridere e andò in classe: povero illuso.
Appena finita la lezione uscimmo tutti per fare una pausa, la testa mi faceva più male di prima, Jennette e Selena erano andate in un'altra aula per la loro prossima lezione, l'unico amico rimanente era Justin ma era impegnato a parlare con Kyle: la zoccola della scuola, una vanitosa del cazzo, se dovevo dire la verità mi dava un po' fastidio che Justin parlasse con quella ma ignorai questa sensazione e pensai a tutti i momenti passati insieme a mio nonno, mi ricordavo ancora quel giorno di quando avevo cinque anni...
*FLASHBACK*
<<nonno, guarda che bella>> indicai una farfalla con moltissime sfumature di azzurro: era bellissima, <<è molto bella ma tu di più bambolina>> disse mio nonno, lo abbracciai e la farfalla si posizionò sul mio naso e ci mettemmo a ridere...
*FINE FLASHBACK*
Alcune lacrime rigarono il mio viso, se continuavo così inondavo la classe, <<ehi ti senti bene?>> era Justin e dalla sua espressione sembrava preoccupato, <<si>> gli feci un falso sorriso, <<non mi sembra sei tutta pallida>> disse prendendo il mio viso fra le mani e aggiunse <<comunque vieni che ti compro qualcosa da mangiare perché non mi sembri molto in forma>> mi porse la mano e l'afferrai, non avevo mangiato niente e forse era anche per quello che non mi sentivo bene.
Uscimmo dalla classe e ci dirigemmo verso la macchinetta per le merendine, mi appoggiai al muro e lui mi disse <<aspettami qui arrivo subito>> annuii e lui andò a prendermi qualcosa.
La testa girava ancora di più,non sentii più le gambe e caddi a terra, poi il nero più totale: nonno sto arrivando.
Ariana's POV
Avevo comprato un pacchetto di patatine per Ariana, il posto in cui l'avevo lasciata era circondato da molte persone tra cui i professori e il preside, <<chiamate un'ambulanza presto!>> urlò il preside, mi avvicinai ancora di più e vidi Ariana a terra svenuta, L'infermiera le teneva le gambe in alto e aggiunse <<intanto portiamola in infermeria>>, sicuramente ero bianco in viso, era colpa mia se era svenuta non dovevo lasciarla sola <<la porto io>> esclamai, <<okay, Bieber>> la presi in braccio e la portai in infermeria, l'appoggiai delicatamente sul lettino e dopo qualche minuto arrivò l'ambulanza e la caricarono sulla barella, <<posso venire con lei?>> chiesi a un'infermiere, non mi risposero neanche e partirono verso l'ospedale: brutto stronzo.
Saltai in macchina e andai verso la casa di Ariana : dovevo avvertire la madre.
Scesi dall' auto e bussai alla porta della sua casa, <<signora mi apra, presto>> urlai, <<ciao, perché non sei a scuola?>> chiese incuriosita, <<Ariana, è svenuta>> dissi quasi urlando, era bianca in viso e per poco svenne anche lei <<portami da lei>> mi urlò, <<subito>>.
Appena arrivati in Ospedale, la madre di Ariana si mise a gridare contro il primo medico che passava <<dottore come sta mia figlia?!>> aveva le lacrime agli occhi e balbettava, <<come si chiama?>> <<Ariana Grande>>, il dottore sfogliò i pezzi di carta che aveva in mano e indicò con il dito una scritta sul foglio, alzò gli occhi verso la donna e << mi segua>> disse.
Arrivammo davanti a una porta e a fianco c'era una finestra gigantesca, <<per il momento non può entrare nessuno, solo il personale autorizzato>> sospirò e aggiunse indicando la finestra <<per il momento potete osservarla da lì>> <<ma che ha? Perché è svenuta? Vi prego ditemi qualcosa!>> strillò la donna, <<ha la febbre molto alta e ha un basso livello di zuccheri nel sangue, si suppone abbia l'ipoglicemia>> <<lei ha l'ipoglicemia!>> urlò la madre, il dottore se ne andò e iniziò a scrivere qualcosa su quei fogli che aveva in mano, <<lo sapevo, non sono una buona madre non so curare i miei figli, sono davvero una poco di buono!>> disse in lacrime, <<non è vero signora>> la consolai, <<invece è vero! Non dovevo lasciarla andare a fare quel stupido giro ieri sera! Stava piovendo! Sembrava il diluvio universale e lei è uscita allo stesso senza neanche l'ombrello con se! Poi è ritornata a casa più di due ore dopo e la mattina non ha neanche fatto colazione, dovevo capirlo da subito che aveva la febbre, ma lei è una brava attrice, sai? Ha fatto finta di stare bene per non farmi preoccupare, sono davvero una sciocca!>> <<su non dica così, ora andiamo a vedere come sta>> lei annuì e mi seguì verso la finestra che ci permetteva di vedere Ariana: era sdraiata sul letto con un filo che le passava nel braccio e si collegava ad una busta con dentro del liquido:la flebo, aveva un panno con dentro del ghiaccio sulla fronte che aveva il compito di abbassarle la febbre.
Io e la signora eravamo seduti sulle panchine d'attesa e io per togliere quel silenzio assordante le chiesi <<io non so ancora come si chiama, signora>> <<oh, è vero! Mi chiamo Joan, e grazie ancora di tutto quello che hai fatto per noi, ma anch'io non so il tuo nome>> a queste parole mi venne in mente alla porta che avevo rotto ieri <<io sono Justin e mi scusi tantissimo Joan, le ripagherò la porta della camera di Ariana, l'ho dovuta sfondare perché non apriva e mi stavo preoccupando>> confessai, <<è tutto okay e comunque dammi del tu>> <<va bene>>.
Ariana's POV
Dopo quel nero vidi una sagoma, era senza volto ma subito dopo l'immagine si mise a fuoco: era il mio amato nonno!
<<Nonno!>> urlai, si sentiva l'eco forse ero capitata in un'altra dimensione, <<piccola mia devi resistere>> <<ma ora sono qui con te! Voglio abbracciarti!>> cercai di avvicinarmi, ma più mi avvicinavo il nonno si allontanava, <<bellissima, non è possibile, ora tu ritorna da tua madre,tuo padre, nonna e i tuoi amici anche loro ti amano come ti amo io>> <<nonno anch'io ti amo!>> <<lo so ho sentito quello che hai detto in spiaggia, ma tu non devi morire così presto! E non uscire mai più mentre piove senza ombrello, eh Piccolina! su ora ritorna sulla terra, devi solo essere forte come io ti ho insegnato! Sappilo: io ti voglio bene>> sul suo volto comparve un sorriso e anche sul mio, la sagoma scomparì lasciandomi sola in quel posto mai visto prima, <<devo essere forte>> mi dissi, ad un tratto una luce mi abbaglio gli occhi e capii che mi trovavo sulla terra,ero in una stanza d'ospedale e nel mio braccio c'era un filo che si collegava a quella maledetta flebo: mi facevano venire il panico gli aghi conficcati nel mio braccio, cercai di non pensarci troppo e mi guardai attorno: la stanza era tutta bianca c'era solo un comodino bianco e una grossa finestra da cui potevo vedere il mio riflesso, cercai di avvicinarmi verso quella finestra ma, appena appoggiai i piedi a terra, la testa mi fece malissimo e gemetti dal dolore forse un po' troppo forte che qualcuno entrò in camera, <<Ariana!>> urlò: era Justin, <<Justin!>>dissi sorridendo, <<vado a chiamare il dottore>> mi disse e corse fuori dalla stanza, dopo poco si presentò con un uomo basso e pelato e dietro di loro sbucò mamma che sicuramente in questo momento voleva abbracciarmi, <<buongiorno signorina, come si sente?>> mi chiese il pelato, <<sto bene, mi fa un po' male la testa se mi alzo in piedi>> confessai, <<allora deve dormire un po' signorina Grande>> <<posso ricevere visite?>>chiesi, <<prima deve riposare>> <<ma non ho sonno, basta solo che mi sdraio sul letto e mi sento meglio>>sbuffai, <<no mi dispiace signorina, questo non è possibile>> cazzo quanto odio quando i dottori fanno così, <<ma se ho dormito tutto il cazzo di giorno! Almeno ora che mi sveglio posso ricevere visite?!>> gli urlai contro, mi stavo arrabbiando e questo non era un buon segno, <<Ariana calmati, ci vedremo dopo>> mi disse Justin, mamma era spaventata a quella reazione di prima e quindi decisi di calmarmi per non spaventarla ancora di più <<okay, ma io non ho per niente sonno>> dissi sdraiandomi sul letto, <<okay signorina, può avere il pomeriggio per le visite ma poi deve riposare>> e se ne andò sbattendo la porta, emisi un piccolo urlo di gioia e Justin venne ad abbracciarmi, <<mi hai fatto preoccupare molto>> mi sussurrò all'orecchio, <<ora sono qui>> e lo strinsi più forte, ci lasciammo e io guardai mamma era ancora sulla soglia della porta e non sapeva che fare, <<mamma?>> dissi piegando la testa di lato, lei corse verso di me <<tesoro,è tutta colpa mia se sei qui ora>> disse mamma e poi mi abbracciò, <<mamma ma che dici! sono io la incoerente che va fuori casa senza ombrello, non è colpa tua! stai tranquilla per favore!>>la tranquillizzai stringendola più forte, <<grazie amore, ma non cambierai la mia idea su questo>> disse e io sbuffai ma poi mi misi a ridere per come aveva reagito prima di abbracciarmi e dirmi che era tutta colpa sua <<sei così strana>> le dissi, <<perché?>> <<perché all'inizio mi guardi malissimo e poi arrivi qui tutta felice e mi abbracci>> dissi ridendo più forte, <<certo tu gridi in faccia al dottore è ovvio che mi spavento! Mica vengo lì a dirti 'bravissima Ariana fagli vedere di che pasta sono fatti i Grande' non sarebbe corretto>> Justin rise come un pazzo seguito da me e mamma ci guardava malissimo ma poi si fece scappare una risata, <<avete fame?volete qualcosa?>> chiese a me e Justin, io scossi la testa e Justin rispose <<per ora no, grazie comunque Joan>>, <<beh, io vado a prendermi qualcosa da mangiare ho una fame! Prendo anche qualcosa per te Ariana! Stanne certa>> io le alzai il pollice all'insù e uscì veloce dalla porta.
Guardai Justin e gli feci gesto di sedersi sul letto, dopo essersi seduto disse <<riguardo al bacio di ieri sera>> lo interruppi <<non dobbiamo parlarne più, okay?>> e lo guardai negli occhi, <<a me però è piaciuto>> disse, okay in quel momento volevo solo nascondermi <<a me no>> mentii, lui mi guardò male e poi fece un sorriso malizioso <<però hai ricambiato>> e mi diede una spallata amichevole, gli tirai un cuscino che lo colpì in faccia <<era un momento di debolezza>> dissi balbettando?! Ma che cazzo mi succede?! <<oh ma guarda sei tutta rossa>> mi toccò una guancia e si mise a ridere, <<vaffanculo>> e risi anch'io ma poi aggiunsi <<puoi chiamare Selena e Jennette per dirgli di venire qua a trovarmi?>> <<okay>>, e digitò il numero di Selena sul telefono e poi, appena finito di chiamarla, anche quello di Jennette, mamma ritornò con un tramezzino in mano e una brioche per me <<Ari, io ora vado a prenderti qualcosa per sta notte ci vediamo dopo! Intanto mangia questa>>e mi porse la brioche <<okay mamma>> lei mi diede un bacio sulla guancia, ricambiai e poi la vidi uscire dalla porta.
<<tesoro! Ho saputo cosa ti era successo 'sta mattina ma i professori non ci hanno lasciavamo uscire dalla scuola!>> disse Jennette che subito dopo mi abbracciò, dopo poco entrò Selena che mi guardò con disprezzo e poi passò a Justin, <<Justin amore mio! Andiamo a casa che mi fanno venire ansia gli ospedali!>> disse prendendolo per un braccio, io la guardai scioccata e dissi <<non siamo qua mica per divertirci, cara>> <<oh già ci sei anche tu! Scusa ma non ti avevo notato!>> io,Jennette e Justin la guardammo male <<ma Selena che ti sei fumata prima di arrivare qui? Ti ho detto di venire all'ospedale perché c'era Ariana! Mi ascolti mentre parlo?>> le gridò Justin, penso proprio che Selena sia ritornata ancora antipatica, <<non me ne frega di Ariana io sono venuta solo per te>> Justin si alzò dal letto e prese per un braccio Selena e uscirono fuori dalla stanza senza dire una parola, io guardai scioccata Jennette che fece lo stesso e poi dissi <<ma cosa sta succedendo?>>.
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ED ECCO FINALMENTE UN NUOVO CAPITOLO, SPERO VI PIACCIA!
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I'm Just Thinking About You ||Jariana
FanfictionOh, non ti ho qui con me Ma almeno ho i ricordi Cerco di farcela durante la notte Ma non riesco a controllare la mia mente. Ariana Grande - Justin Bieber