I'm Just Thinking About You ||Jariana

CAPITOLO 3

Ariana's POV
*DOPO UNA SETTIMANA 7:00*
Svogliatamente mi alzai dal letto.
Quella settimana l'avevo passata a sistemare la casa e a uscire con Jennette,Victoria,Selena,Justin e Jason ,un amico di Justin che non frequentava la nostra stessa scuola, ero in buoni rapporti con tutti loro, tranne Selena e Justin, lui non mi toglieva mai gli occhi di dosso e Selena cercava in tutti i modi di farsi notare da lui e lo osservava con uno sguardo a dir poco inquietante: che coppia particolare.
Feci una doccia,stranamente avevo voglia di farla la mattina, indossai dei jeans, un maglione bianco e le mie Vans, mi truccai con una riga di eye-liner, mascara e un lucidalabbra rosa.
Scesi e prima di andare fuori casa urlai <<ciao mamma, oggi vado da Starbucks a fare colazione>> <<okay amore, ciao divertiti a scuola!>>, la salutai con la mano ed uscii fuori di casa e mi diressi da Starbucks.
<<un Frappuccino al cioccolato per favore>> <<certo, signorina>> aspettai il mio Frappuccino e appena mi arrivò corsi a scuola, per fortuna dovevano ancora entrare in classe.
Notai Jennette in un gruppetto con altra gente quindi andai verso di lei,<<ciao!>> esclamai e subito dopo sorseggiai la mia colazione <<ciao Ari>> disse lei abbracciandomi <<buono il Frappuccino?>> chiese indicando il mio bicchiere <<il mio preferito>> dissi alzandolo sorridendo, in quel gruppetto c'erano: Victoria, Selena, dei tipi che non conoscevo e ovviamente, che teneva per mano Selena, Justin. C'era un silenzio assordante nel "nostro" gruppetto e quindi io sfilai dalla tasca il cellulare e girai per Instagram, poco dopo lo rimisi in tasca e buttai il mio bicchiere nel cestino e quando tornai chiesi a quei ragazzi a me sconosciuti <<come vi chiamate?>> sono tre ragazzi molto carini,<<io sono Chaz>> disse il primo ragazzo, <<io Brian>> disse il secondo accennandomi un sorriso, <<io sono Ryan, tu sei Ariana giusto?>> mi porse la mano e mi sorrise, <<hai indovinato>> gli risposi sorridendo:sembrava che ci stesse provando con me, Jennette mi guardava maliziosamente e il resto del gruppetto pensava ad altro:allora è vero che il lunedì mattina è il giorno dei morti viventi, Justin invece guardava malissimo Ryan: l'avevo sempre detto che era un ragazzo strano.
Era intervallo, stavo girando per la scuola e appena girai l'angolo vidi una scena pietosa: Justin stava picchiando di Santa ragione un ragazzino del primo anno, intorno a loro c'era un gruppetto e io mi unii a loro <<ragazzi che cazzo succede? Perché Justin sta menando questo povero ragazzino?!>> dissi indicando il ragazzo <<non lo sappiamo, comunque la scena è molto divertente>> disse un ragazzo alto con i capelli marroni, li guardai malissimo e urlai a Justin <<che cazzo fai?! Lascialo stare! Così lo ammazzi!>> appena mi sentì venne verso di me <<non lo lascio stare, si è comportato male e quindi lo faccio ragionare>> disse in tono tranquillo <<e cosa ti ha fatto? Su dimmi>> non rispose e ritornò a picchiare il povero ragazzino <<basta questo è troppo>> andai da Justin e lo spinsi facendolo cadere a terra e poi aiutai il ragazzino ad alzarsi e lui scappò via ringraziandomi velocemente, tutti mi guardavano a bocca aperta... Sapevano solo guardare, nessuno ha aiutato quel ragazzo... Che stronzi, <<come ti permetti di picchiare un ragazzino indifeso? Mi fai schifo>> gli urlai e me ne andai in bagno per tranquillizzarmi.
Justin's POV
Ma che cazzo stavo combinando?!Ariana aveva ragione: facevo schifo,il ragazzo che avevo picchiato non mi aveva fatto niente, volevo scaricare la rabbia su qualcuno, non riuscivo a controllarmi.
andai per la scuola cercando Ariana: in classe non c'era, quindi mi avvicinai alla sua amica Jennette e le chiesi <<sai dov'è Ariana?>> <<perché? Cosa è successo? Che le hai fatto?!>> <<niente, non è successo niente.... Ehm... Il professore mi ha detto di cercare Ariana e di portarla in classe>> mentii <<uhm... Sinceramente non lo so , prova a guardare nel bagno delle ragazze>> dopo aver detto quella frase rise dicendo <<scusami, mi ero dimenticata che fossi maschio>> e rise più forte <<Fottiti>> e andai a cercare Ariana.
Arrivato davanti la porta bussai e domandai, camuffando la voce, <<c'è Ariana Grande qui? Il professore la cerca>> di scatto uscì Ariana <<che cazzo ci fai qui?>> chiese fredda: molto fine mi dicono, <<che ci facevi lì dentro,piangevi?>> le chiesi tranquillamente, lei alzò il sopracciglio e rispose <<ma ti pare?avevo voglia di andare in bagno tutto qui>>fece spallucce e subito aggiunse <<ehm, cosa deve chiedermi il professore?>> <<niente, ti volevo chiedere scusa per quello che ho fatto prima, non volevo ma la rabbia si stava impossessando di me>> dissi velocemente imbarazzato, <<come mai eri arrabbiato?>> oh cazzo, non lo sapevo nemmeno io perché <<ehm... Selena oggi mi ha fatto incazzare niente di che>> <<ah...comunque non è il motivo valido per picchiare un ragazzino, dovresti scusarti con lui... non con me, sai?>>, <<okay, dopo andrò a scusarmi, promesso>> e subito le chiesi <<ehm...mi perdoni?>>, lei mi guardò per un'attimo e poi rispose <<okay, ma che questa sia la prima e ultima volta che fai così davanti a me, promesso?>> <<cercherò di prometterlo>> lei mi porse la mano che subito strinsi, <<l'altra volta non mi ha stretto la mano, antipatico>> e fece un finto broncio, io risi <<certe volte sono antipatico lo so>> <<certe volte?>> e rise anche lei, <<ora vado, ciao! grazie del perdono>> le dissi, <<ciao Justin>> esclamò lei.
Ero con il mio gruppo e Selena non si staccava più da me, <<amico, quella regazzina te le ha suonate oggi>> mi disse Brian mentre rideva << sono caduto apposta e poi non me le ha suonate>> dissi con affare ovvio <<e noi ci crediamo>> Selena alzò un sopracciglio in modo confuso e poi urlò <<chi cazzo è sta troia che ti ha toccato?!>> la volevo uccidere: non poteva chiamare Ariana così, <<Ariana Grande>> rispose Ryan <<lo sapevo, quella zoccola continua a toccarti e io l'ho avvertita di non farlo, giuro che se me la ritrovo davanti non so cosa le faccio>> urlò Selena e intanto muoveva le braccia su e giù come una psicopatica, <<cosa dovresti farmi?>> disse una voce dietro di noi...