10.

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Era ormai sera tardi quando Emily rientrò da scuola.Era stata tutto il pomeriggio a lavorare su un progetto per storia e aveva utilizzato un computer dell'aula di informatica della Beacon Hills high school.

-cavolo,ma dove ho lasciato le chiavi?-sussurrò la ragazza frugando freneticamente nella sua borsa. -le ho lasciate a scuola?!Maledizione!-gridò con tutto il fiato che aveva in gole voltandosi in direzione della scuola.

Prima mi dimentico della partenza del mio ragazzo,poi mi dimentico il compleanno di mio padre,e adesso questo?Vedi te se non dovevo accorgermi di non avere le chiavi con me proprio davanti a casa mia!pensò amaramente la ragazza ripensando a quanto stava andando male quella settimana.

si era trasferita solo da un paio di giorni e già tutto stava andando a rotoli...

Era a metà strada quando sentì un ringhio sordo provenire da dove era partita.

-c'è qualcuno?-gridò ma rispose solo il rumore del vento.Allora decise di voltarsi e raggiungere la scuola il prima possibile perchè,improvvisamente,sentiva centinaia di occhi puntati su di lei.

per dieci minuti l'unico rumore era quello dei suoi tacchi sull'asfalto fino a quando si aggiunse anche il rumore di qualcosa di metallo che raschiava sul marciapiede.

Emily si voltò terrorizzata ma la strada era ancora una volta deserta.

-c'è qualcuno?Sul serio Tyler se sei tu non è per niente divertente!-gridò ma le rispose l'eco di un ruggito in lontananza.-questo non è Tyler-sussurrò per poi mettersi a correre all'impazzata tentando una fuga disperata da quell'essere,qualunque cosa fosse.

dopo altri dieci minuti di corsa la ragazza si azzardò a voltarsi ma non vide altro che un ragazzo,sui diciassette anni,alto,muscoloso,con i capelli neri e gli occhi...non nera proprio sicura del colore degli occhi ma si fermò convinta di aver appena fatto la figura della stupida.

-oddio scusa!Pensavo fossi un ladro...-mentì.Il ragazzo davanti a lei invece continuò ad avanzare fino a quando non furono abbastanza vicini,cioè,tecnicamente,fin quando i loro nasi non si sfiorarono e lei potè constatare che i suoi occhi erano quasi completamente bianchi,ma si convinse che fosse un'illusione ottica provocata dalla stanchezza.

-hey,stai bene?-chiese la mora dato che lui era molto pallido e sembrava reggersi sulle gambe a stento.

ad un certo punto si allontanò di scatto e scosse la testa violentemente come per levarsi di dosso qualcosa,a Emily ricordò il cane che aveva da piccola,che purtroppo era morto quando lei e suo fratello avevano circa cinque anni.Quel giorno lui aveva avuto un violento attacco d'asma e dopo che lo ebbero portato all'ospedale mio padre mi aveva comunicato del divorzio e mi aveva trascinadomi un'altra città,da qual giorno non aveva mai più rivisto suo fratello.Se lo rivedrebbe ora probabilmente avrebbero la stessa età.

a quel punto osservò meglio il ragazzo accorgendosi che avevano lo stesso colore di capelli,la stessa mascella storta...no...non poteva essere lui.

come se avesse sentito i suoi pensieri,il ragazzo alzò la testa spaesato e quando si voltò Emily potè constatare che aveva gli occhi neri,come i suoi...

-tutto okay?-chiese la ragazza preoccupata dal suo passo barcollante.Il ragazzo non fece in tempo a spiccicare parola che cadde ai piedi di Emily,che prese a scuoterlo praticamente urlandogli in faccia di svegliarsi,finchè si arrese e chiamò l'ospedale.

-si,è proprio davanti a me ed è svenuto...cosa?Ma no che non gli ho chiesto in nome!Non vedo come...okay,vi aspetto-

a quel punto rivolse lo sguardo verso il ragazzo che,apparentemente,non dava segni di vita.

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