POV LIDYA
-Emily-sussurrò il ragazzo,sfinito.
Il leijah lo teneva bloccato come in una gabbia nella sua testa.
Era legato con delle corde fatte di strozzalupo e gettato in un angolo nascosto della sua mente,sprecando energie cercando di riaffiorare,di capire.
Ormai era rimasto solo il ricordo sfocato del vero Alpha. Scott McCall era cambiato,al punto che della sua vita l'unica cosa di cui gli era importato durante il periodo della sua prigionia era una persona.
Erano passati quasi due mesi dall'ultima volta che l'aveva vista ma il ricordo del sorriso di Lesley Smith stava già scomparendo dalla sua testa,ormai non rimaneva che quell'immagine evanescente che popolava i suoi pensieri.
-sul serio?-
Rise una voce gutturale.L'Alpha cercò-inutilmente-di capire da dove provenisse,ma sembrava essere tutto intorno a lui.Copriva ogni buco,apriva ogni ferita e non gli lasciava via di fuga.
-ancora pensi che i tuoi stupidi amichetti vengano a salvarti?Ma non capisci?Tu morirai,Scott. Morirà i soffocato dai tuoi stessi pensieri,dalle tue stesse paure.-
Finalmente il lupo mannaro vide un'ombra,una figura lontana e vicina allo stesso tempo.Piano piano la figura,dapprima solo una macchia scura,prese la forma di un uomo dai capelli lucidi neri,gli occhi quasi completamente bianchi e numerose cicatrici sparse sulle braccia scoperte.Indossava solo una canotta nera e dei pantaloni del medesimo colore.
-che vuoi ancora?-sussurrò terrorizzato Scott.
-vedi,Scott-disse lui a sua volta,inginocchiandosi di fronte a quello che ormai era un corpo magro e sanguinante.-io voglio TUTTO.Tutto quello che ami,anche quello che odi,quello che conosci,il tuo passato,il tuo futuro,il tuo presente e-
-tu vuoi essere come me-lo interruppe la voce tremolante ed insicura del ragazzo.
L'uomo tremò impercettibilmente e chiuse gli occhi, cercando di calmarsi.Quel ragazzino impertinente lo mandava in bestia.
-Tu non hai capito-disse parlando con voce ipnotica-io non voglio essere come te,non voglio essere te!!Io DEVO essere meglio di te!!-gridò in faccia al lupo,prima di tirare fuori gli artigli neri,colpendo l'Alpha allo stomaco.
Scott urlò di dolore e-con le poche forze che gli rimanevano-gli torse il polso fino a sentire le ossa cedere e l'atro cadere a terra tenendosi il polso.
L'uomo ridacchiò divertito prima di alzarsi e spolverarsi i pantaloni.
-sei tenace,te lo devo-disse guardandolo con aria di sfida-ma non abbastanza-
Con entrambe le mani prese il povero ragazzo,spezzò le corde di strozzalupo e lo scaraventò a terra,iniziando una battaglia senza esclusione di colpi.
E così,fra ringhi,ruggiti e grida di dolore, l'uomo misterioso ne uscí-inevitabilmente-vincitore,reggendo fra le braccia il corpo inerme di Scott McCall,che gettò nello stesso angolo dive lo aveva trovato.
Quindi,con gli artigli imbrattato di sangue girò le spalle al ragazzo e se ne andò.UN ORA DOPO
Scott era immobile da un'ora,non si muoveva,non reagiva e non dava segni di vita.
Solo dopo un'altra mezz'ora buona,l'Alpha si risvegliò di nuovo,incatenato, questa volta,su una sedia fatta di chiodi,legato ai polsi,sul busto,sul collo e sulle caviglie con del filo spinato ed imbavagliato con uno straccio imbevuto di acqua e trozzalupo.
Scott gridò con tutto il fiato che aveva in gola finché quell'urlo non si mescolò con un'altro,uno disumano,penetrante e che non lasciava spazio alle preghiere.
Ma quello non era un urlo qualunque,era una sentenza di morte.Proprio in quel momento,da qualche parte nella città abbandonata di New York,Lidya Martin si svegliò in un bagno di sudore,gridando.
POV STILES
Un urlo disumano mi svegliò di mattina presto e,purtroppo,non era per niente un buon segno.
Mi alzai dal letto,mi infilai le pantofole e mi diressi verso la sua camera.Quando arrivai,Lidya era rannicchiata sotto la coperte e le lacrime le scendevano copiose sulle guance.
-hey-dissi avvicinandomi al letto e sedendomi sul bordo.
-tutto bene?-
Lei mi guardò. Aveva gli occhi rossi,lucidi,sotto i quali si notavano delle borse mostruose.
-Stiles-sussurrò appoggiandomi la testa in grembo e iniziando a singhiozzare.
-hey,Lidya che succede?-le presi le spalle e la guardai negli occhi.
-che cosa hai visto?-
Lei distolse lo sguardo,come se mi avesse fatto un torto grave.
-è Scott-disse in un sussurro praticamente impercettibile.
Io sentii il cuore salirmi in gola.Avevo giurato a me stesso che non gli sarebbe successo nulla...
-cosa?-dissi-cosa è successo?-ripetei più deciso.
Lei mi guardò ,terrorizzata,e prese a tormantersi una ciocca di capelli.
-Lidya,ti prego-le presi il volto fra le mani e la costrinsi a guardarmi,a parlarmi.
-Io...non lo so-*SPAZIO AUTRICE*
Salveeeee!okay,dopo questo pubblicheró forse un altro paio di capitoli,l'epilogo e poi partirò con il secondo libro!!Wow,non vedo l'ora!!
mi scuso per tutti gli errori ma è tardi,e sono stanca.
Cercherò di aggiornare più frequentemente!!Nella foto ho messo Lesley,almeno così l'ho immaginata io.
STAI LEGGENDO
Let All Go
FanfictionLa rossa si portò le mani alle tempie mentre milioni di voci insinuanti le sussurravano all'orecchio,le sussurravano una storia,una condanna,una maledizione,una profezia che parlava di morti,di dannazione eterna,della perdizione,dell'inferno nei cuo...