Take care

13.Grow up

Rientrai a casa, ero passato da Rino e avevo preso due porzioni di pasta al forno.
-Jess ci sei?-
Sentii dei rumori provenienti dal bagno.
-Non ti av-vicinare!- urló.

Posai le chiavi della moto sull'isola della cucina e proseguii verso il bagno.

Jessica era piegata sul bagno a vomitare.
-Tutto bene?-
Mi avvicinai a lei e le raccolsi i capelli.
Lei continuò a vomitare.

La sollevai da terra e la portai sul letto.

-Ti prego esci, lo sai che non mi piace essere vista in queste condizioni.-
Si voltò dall'altro lato.
Le accarezzai una guancia.

-Ti ricordo che sono un medico. Posso benissimo prendermi cura di te.-
Lei si voltò sembrava ferita.

-Sai una cosa, credo che probabilmente da ora in poi dovrai imparare a farlo più spesso.-

Non capivo perché fosse così incazzata.
-Che intendi dire?-
Si portò le ginocchia al petto.
Aveva gli occhi lucidi.

-Ho un ritardo, non è sicuro ma credo di essere incinta-

Bang

Scossi la testa per cercare di riprendermi.
Presi la sua mano.

-Non era quello che volevi?- dissi.
Lei annuì, continuando a guardare davanti a se.

-Se sarà così, avremo un bellissimo bambino e lo ameremo moltissimo!- le sussurrai.

Si voltò dall'altro lato.

-Voglio riposare- disse.

Erano ormai ore che si era rifugiata in camera.
Jess era così, un momento appereva dolce e l'altro distaccata.
Io non mi ero mosso dal divano.

Se fosse stata incinta avrei dovuto sposarla ancor prima di quello che avevo programmato.

Dopo un'attimo di smarrimento mi resi conto che alla fine dopo tutti quegli anni passati insieme era anche giusto.

Finii il rum nel mio bicchiere.
La mie abitudini da coglione sarebbero finite,quella volta sul serio.

Un figlio.

Volevo  parlarne con Ann.
Non è forse quello che fanno gli amici?

Così mi precipitai sotto casa sua, sperando che fosse tornata dall'appuntamento con George.

Ero in sella alla mia moto quando li vidi a qualche metro più in là.
Dai suoi sorrisi sembrava che fosse andato tutto per il meglio.
Ero contento visto la marea di consigli che mi era toccato dare a George.

Poi lei lo bació e decisi di lasciarle quel momento.

Una parte di me peró era furiosa, perchè pensavo che fosse sbagliato.
Avevo bisogno di lei come non mai, la mia donna forse era incinta, e lei invece era lì tutta contenta.

Alquanto sconvolto tornai indietro.

Rientrai a casa, questa volta senza pasta al forno da Rino.
-Matt?-
Jessica era davanti a me a piedi nudi.

-Ho fatto il test- disse di getto.
Porgendomi la mano chiusa.
-Lo hai visto?-
Il cuore iniziò a battere prepotentemente.
Lei scosse la testa.

Ispirai.

Presi il test dalle sue mani.

Stringevo quel bastoncino tra le mie mani.
-Allora?-
Si avvicinò.
Glie lo mostrai.

-Una linea, mi dispiace tesoro.-
provai a stringerla ma lei si allontanò da me.

-Ei non fare così, forse non era il momento adatto. Vedrai che arriverà.-

Mi sentii una merda, perché una parte di me era contento per quella unica linea.

Il cerca persone entrò in azione.
Continuai a guardare gli occhi lucidi di Jess.
Il cellulare vibró.
Continuai a fissare lei.
Mi mossi verso di lei e la presi tra le mie braccia.

Per un attimo si lasciò abbracciare, per poi staccarsi.
-Ti cercano- disse prima di andare.

Afferrai il cellulare.
Avevo un messaggio da parte di Kyle.
-Ho seguito le tue orme queste tirocinanti hanno davvero qualcosa in più.-

Eliminai immediatamente quel messaggio.

Ma che cazzo gli saltava in mente a mandarmi messaggi del genere, sul cellulare poi.

-Matt ti prego, devi andare e poi vorrei restare da sola.-

Jess era in lacrime e mi fissava.

Per un momento valutai l'idea di restarmene lì con lei, di tenerla stretta a me fino a farla riprendere.

Sarebbe stato inutile.

Afferrai la giacca di pelle e il casco, e uscii nuovamente da quella casa.

*************
Hey,
Un nuovo breve capitolo...cosa ne pensate?
Riguardo la mancata gravidanza di Jess, vi siete sentiti sollevati o avreste preferito che sul test fossero comparse due linee?

Fatemi sapere!
Grazie per il supporto 😘

⭐️⭐️⭐️