27.Punto di rottura

13.5K 542 38
                                    



Jessica sarebbe arrivata a breve. Era quasi una settimana ormai che non avevo sue notizie.
Le avevo scritto un messaggio per dirle di passare.

Avevo approfittavo del fatto che Ann si fosse allontanata dal mio appartamento, per prendere qualche cambio a casa sua.

Dal giorno del matrimonio non ci eravamo ancora mai separati.

Jess entrò in casa abbronzata più che mai, fasciata solo da una cortissima minigonna.

-Guarda un po' speravo proprio di non trovarti qui.- disse fredda.

-Jess mi dispiace!- le ripetei avvicinandomi.

Ero vero mi dispiaceva che fosse venuto fuori tutto così.
Di averla ferita e di aver rovinato tutto.

-Dovevi pensarci prima- disse prima di andare in camera.

-Tredici anni di stronzate Matt! Mi fai davvero schifo!- sbraitò.

-Sai benissimo in che momento ero quando è successo tutto. Non voglio giustificarmi. Ma so che ti sembrerá strano ma l'ho fatto anche per te. Sapevo che non avresti capito le mie esigenze. È stato solo sesso.- ribadii.

Lei uscì dalla stanza.

-Per favore, mi chiedo se tu mi abbia mai amata Matt?-
Chiese a bruciapelo.

Io mi avvicinai.
-Sempre e non smetterò mai di farlo.-

Lei rise.

-Comunque ora siamo pari perché ti ho tradito anche io- disse.

Fu una doccia gelata per me.

-Ora puoi pure tornare da Claudia o chiunque mi abbia mai rimpiazzata.-
Disse lanciandomi la maglietta di Ann addosso.

-Sai che c'è io a te ci tengo davvero, ma ho l'impressione di essere in una gabbia, costantemente controllato. Finalmente ho trovato la mia libertà.-le dissi.

Non riconoscevo più la donna che avevo davanti, mi aveva tradito, e nonostante ne avesse tutti i diritti la cosa mi infastidiva.

-Quindi esci di qui. Ti auguro tutto il bene possibile.-

Sentii l'ascensore e pregai non fosse arrivata Ann.

Jess mi guardò.

-Come vuoi Matt, distruggiamo tutto, continua a divertirti. Tanto sappiamo tutti come andrà a finire.- mi avvertì prima di andare via.

In quel momento avevo bisogno di una sola cosa, Ann.

Per la frustrazione lanciai i cuscini del divano contro il muro.

Poi chiamai Ann al cellulare, la volevo al mio fianco, ora.

Ma niente non rispose.

**********************************

-Allora si può sapere dove sei stata questi giorni?-
Mi chiese Kendra mentre preparavo la mia valigia.

Forse a lei avrei potuto dirlo, ero davvero impaziente.

-Annie cosa mi nascondi?- riprovò canzonante.

Take careDove le storie prendono vita. Scoprilo ora