Ventiquattresimo capitolo Surprise

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Apro gli occhi e quello che ho davanti mi sorprende. Pelle bianca, capelli sparsi in modo casuale sul cuscino, occhi chiusi che sognano cose che sfortunatamente non posso vedere. Una sensazione mai avuta prima si fa spazio nel mio cuore, arriva a una velocità impressionante e mi coglie di sorpresa. Penso che potrei guardarla dormire per ore, seguire il suo respiro lento e svegliarmi così tutte le mattine della mia vita. Assurdo, totalmente non pianificato, casuale e altrettanto bellissimo. Ecco cosa mi è successo. Come essere sbalzati in aria ed essere totalmente catturati dalle nuvole e dal sole, dimenticandosi cosa comporterà la caduta. L'amore è un rischio, io ho preso la rincorsa e sono saltato; adesso ho un posto privilegiato in cielo, incosciente e stupido, perché consapevole del dopo. Ma felice, Dio se sono felice.. Lo dimostra questo sorriso stupido che sono sicuro di avere in viso. Le accarezzo piano i capelli mentre i miei pensieri volano indietro di poche ore, dove i nostri corpi e i nostri respiri erano una cosa sola. Posso sentire ancora i suoi tocchi sulla mia pelle, i denti che mordevano la carne e il palpitare frenetico del mio cuore impazzito. Posso sentire Cassie che sospira il mio nome quando il piacere si impossessa di lei. Le sue labbra a cuore gonfie dai miei baci disperati e bisognosi solo di lei, gli sguardi complici e il mio corpo in fiamme. Vorrei averla di nuovo, 10, 100, 1000 volte e non sarebbe mai abbastanza. Sento che non potrò mai saziarmi di lei.
Seguo piano il suo profilo con le dita e i suoi occhi si aprono velocemente e mi scrutano attenti. Un sorriso si impossessa del suo viso e bacio piano la sua fronte senza staccare i miei occhi dai suoi.
-Buongiorno
Dico scendendo lentamente sul suo collo, baciando ogni centimetro di pelle.
-Buongiorno
Dice prima che la mia bocca è di nuovo sulla sua e le parole non servono più, diventano solo sospiri e continuo ad amarla, sempre di più.

Cassie
Bevo il mio caffè Starbucks seduta alla stazione centrale di Bruxelles, mentre il mio sexy ragazzo-fratello prende i biglietti per tornare a casa. I jeans stretti e la giacca di pelle nera lo rendono più attraente del solito e mi chiedo se sia legale tanta bellezza. Mi accorgo che non lo guardo solo io, due bionde con gambe chilometriche lo fissano come se fosse l'ultimo bocconcino rimasto sulla tavola o l'ultima fetta di pizza nella scatola. Le guardo con sguardo omicida ma da questa distanza è difficile che riescano a vedermi. Cerco in tutti modi di non alzarmi dal tavolo e gettare il restante caffè sulla loro chioma colorata, così mi concentro su qualcosa di bello, come fare l'amore con il ragazzo che ho sempre desiderato.
Molti pensano che dopo la prima volta una si senta diversa ma io mi sento soltanto estremamente felice, come se potessi spiccare il volo da un momento all'altro. Do un morso al mega muffin che Joseph ha insistito di comprarmi, non ho voluto dirgli che ero già sazia, che il mio stomaco era pieno di farfalle che sbattevano le ali a velocità impressionante. Quando alzo gli occhi vedo J che viene verso di me con il mio sorriso preferito, quello a trentadue denti, e si avvicina rapido al mio tavolo.
-Chiudi gli occhi.
Dice autoritario ma il suo viso esprime un barlume di felicità che sto conoscendo troppo bene; era da tanto che la felicità non mi apparteneva.
Faccio come dice e dopo pochi secondi mi da in mano due fogli. Apro subito gli occhi e mi accorgo che ho due biglietti andata e ritorno destinazione PARIGI per il prossimo fine settimana. Lo guardo sbalordita prima di rendermi conto di ciò che mi ha appena regalato, non solo un biglietto, non solo un viaggio, ma la realizzazione di un sogno. Saltello come una bambina di cinque anni e di slancio lo abbraccio senza pensarci.
-Grazie, grazie, grazie!!
Continuo a ripetere senza sosta mentre la gente ci guarda divertita.

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