Quarto capitolo

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Nathalie ride, deve essere abituata ad avere un figlio psicopatico. Io giro lentamente la mia zuppa, cerco nella mia mente una scusa per non mangiarla. È finito il primo tempo della partita, Joseph toglie il volume e si gira verso di noi, con un sorriso da angelo peccatore. Guarda la mia zuppa ancora intatta e inizia a mangiare la sua, senza distogliere lo sguardo su di me.

-Perché non la mangi?

Chiede in francese, in modo che sua madre possa capire. Divento subito rossa e guardo Nathalie, che sembra aspettare speranzosa la mia opinione sulla sua cucina. L'assaggio velocemente e sì.. fa davvero schifo. Fingo un sorriso e apprezzo con pochi complimenti la zuppa. Joseph trattiene a stento una risata e io lo guardo malissimo, sperando che gli vada di traverso la sua.

- Cassie dove abiti in Italia?

Chiede Nathalie, distraendomi dal mio piano immaginario di uccidere mio fratello ospitante nel sonno o in qualsiasi altro modo.

-Sicilia, in un paesino vicino Taormina.

Bevo un'altra cucchiaiata e spero di non vomitare.

-Ah.. Sei mafiosa allora! Tuo padre è in qualche giro?

Chiede Joseph con un sorriso stupido stampato in faccia. Stringo più forte il cucchiaio, la rabbia per i pregiudizi mi attraversa a velocità abbastanza alta, fatico per cercare di tenere un tono calmo.

-No, non sono mafiosa. Sai è una frase vecchia, cambia repertorio.

Dico con tono calmo; porto la zuppa sulle labbra e la bevo con un sorriso accennato, certa che i suoi occhi sono fissi su di me.

-Cassie domani inizi la scuola. Con Intercultura abbiamo pensato di iscriverti nella classe di Joseph, in modo che lui posso aiutarti quando ne avrai bisogno.

Dice Nathalie con tono basso, spaventata dalla nostra eventuale reazione.

-COSA?!?!?

Dico all'uniscono con Joseph, ho alzato un po' la voce, lui ha letteralmente gridato. Cerco di riprendermi, cosa ho fatto di male nella mia vita precedente?

-Non preoccupatevi, andrete d'accordo.

Ne dubito fortemente, soprattutto mentre guardo i lineamenti del viso di Joseph, sembra arrabbiato. Poi un sorriso malefico spunta improvvisamente sulla sua faccia. Nathalie si alza per prendere altro cibo.

-Mi divertirò tanto con te.

Dice Joseph, ha gli occhi più scuri adesso e un'espressione diversa. Divertita direi. Ci guardiamo in cagnesco per una quindicina di secondi poi dico:

-Ne dubito.

Tengo gli occhi dentro i suoi, non devo distogliere lo sguardo. Cerco di mantenere un'espressione decisa. Nathalie arriva con due piatti di pollo e Joseph distoglie lo sguardo, guardando affamato il suo cibo. Affonda subito la forchetta e porta un pezzo di pollo alla bocca, masticando con gusto. In una frazione di secondo penso che vorrei essere quel pollo.

Ma cosa sto pensando?

Nemmeno un giorno in questo posto e già sono diventata pazza.

Prendo una forchettata anche io e inizio a mangiare, è davvero buono. Mangiamo per qualche minuto in silenzio, c'è soltanto la partita in sottofondo, siamo al secondo tempo e Joseph ha alzato di poco il volume.

-Cassie domani hai il treno alle 7:25, andrai alla stazione con Joseph, non è molto lontana da qui. Ti ho preso un biglietto ma dopo la scuola andrai con Joseph a fare l'abbonamento. La scuola finisce tutti i giorni alle quattro, tranne il mercoledì, che dura fino alle dodici. Il sabato e la domenica sono liberi, puoi fare quello che vuoi, basta che me lo dici. Io lavoro tutti i giorni fino alle nove. Puoi pranzare a scuola o portarti qualcosa da casa. Come preferisci.

Dopo tutte queste informazioni riprende a mangiare. Ha appena spiegato che passerò la maggior parte della mie giornate insieme a suo figlio che ha evidenti problemi mentali. Voglio sprofondare, non avevo immaginato niente di simile. Joseph renderà la mia vita un inferno. Non era questo quello che avevo immaginato prima di partire.

-Ok

Rispondo dopo un po' di tempo.

Finisco il pollo e guardo la partita, è quasi finita, la Juve sta vincendo. Joseph non ha più aperto bocca ed è concentrato sul suo iPhone 5. Guardo le sue braccia muscolose e il petto che si solleva al ritmo del suo respiro.

-Volete il dessert?

Chiede Nathalie, rompendo quell'imbarazzante silenzio.

-Ovviamente

Risponde Joseph, senza distogliere lo sguardo dal suo telefono. È più simpatico quando sta zitto. Dopo il dessert aiuto Nathalie a sparecchiare e le do la buona notte. Joseph adesso è seduto sul divano e guarda la tv, non ho voglia di salutarlo. Nathalie mi guarda e io non posso fare altrimenti.

-Notte Joseph

Dico a voce bassa e inizio a camminare verso le scale.

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