Trentesimo capitolo: un mese dopo

89 5 0
                                    

Un mese dopo
"Mi faceva male starti lontano. Mi sembrava di avere un uncino piantato sotto le costole.  Con qualcosa che tirava in senso opposto. Come se fossi fisicamente legato a te. A prescindere dalla distanza"

Cerco di memorizzare l'ultimo capitolo, lo leggo e lo rileggo mille volte ma niente da fare, oggi non è proprio giornata. Accendo la sigaretta e subito un senso di tranquillità mi invade, prendo l'iPhone e vado su YouTube. La mia calma viene interrotta da Matty che sbatte la porta della sua stanza con la finezza degna di un elefante.
-Cazzo no, non mi dire che stai studiando. Gesù, un mese che sei attaccato a quei libri, non ti basta aver passato tutti gli esami con il massimo? Ti ho perso, lo sapevo. Però io so cosa ti serve.
Va avanti e indietro nella stanza come un pazzo mentre si tira i capelli davanti.
-So già cosa vuoi dirmi
Dico alzando gli occhi al cielo.
-Hai bisogno di scopare
Dice infine e mi guarda preoccupato, lo stesso sguardo che utilizza da un mese a questa parte. Dal giorno in cui lei se n'è andata..
-Devi dimenticarla, come lei ha fatto con te
Lo guardo male mentre il vuoto dentro al petto si spalanca. Faccio un altro tiro e mi concentro sulla mia playlist che è composta da un mix di canzoni deprimenti. Mi ha cancellato dalla sua vita con estrema facilità, ha infranto la nostra promessa, ha capovolto ogni cosa.
-Non voglio andare a nessuna festa, né sfondarmi di alcol o droga. Non voglio scopare nessuna, voglio solo concentrarmi sullo studio ed entrare all'università. Tutto qui, riesci a capirlo?
Dico scocciato mentre spengo il mozzicone della sigaretta nel posacenere davanti a me. Mi sento vuoto, svuotato di tutti i miei sentimenti, privato di ogni minima sensazione. Non riesco a provare più niente, si è portata via tutto.
-Senti J, ti conosco dalle elementari e non ti ho mai visto così. Ti ha bloccato ovunque ed è chiaro il messaggio: non vuole più avere niente a che fare con te. È una stronza, Dio penso di odiarla, ma devi andare avanti. Studi abbastanza, adesso hai solo bisogno di svagarti!

Lo guardo e quante cose vorrei dirli. Vorrei dirli che non mi capisce, che non sa come fa male un cuore rotto, una promessa distrutta, una speranza annientata. Come fa male svegliarsi ogni mattina e sentire il suo odore ovunque, cercarla nella folla, pensare di vederla negli occhi di un passante e convincersi ogni santissimo secondo di riuscire a dimenticarla. Cosa vuol dire non averla fra le braccia, non ridere con lei, non respirare più il suo profumo. E soprattutto torturarsi giorno e notte chiedendosi il perché mi ha fatto questo, perché mi ha distrutto.
-Voglio solo farmi un giro sulla moto, andare in palestra e farmi una canna per addormentarmi senza problemi. Sto andando avanti ma per adesso non voglio nessun tipo di divertimento, voglio solo concentrarmi sul mio futuro. Stasera ho anche promesso ai miei di andare tutt'insieme al ristorante messicano. Da quando mio padre è tornato a vivere con noi non abbiamo quasi mai cenato insieme perché loro lavorano sempre.

Apro Facebook e cerco il suo profilo, niente non lo trovo. Faccio un giro su Instagram ed è la stessa cosa, profilo bloccato. Non ho nemmeno il suo numero italiano; mi sento uno stalker, devo smetterla.
-Ok, ho capito. Quando ti renderai conto che hai quasi diciannove anni e che stai sprecando giorni preziosi di divertimento con il tuo migliore amico.. Allora fammi uno squillo!
Esce sbattendo la porta, me lo aspettavo. Matty è così, odia vedermi in questo stato e odia il fatto che non lo ascolti, il fatto è che ho paura di fare qualche danno, l'alcol non annega i miei pensieri, non sopisce il dolore, anzi risveglia ogni sentimento, mi fa essere esposto e vulnerabile. Mi fa dimenticare per pochi minuti, poi tutto ritorna a velocità e non sono pronto per pensare, per ricordare. Preferisco vivere così, pensando al futuro e godendomi il ritorno di mio padre. La mia famiglia è di nuovo riunita e so che mia sorella è felice, perché lei diceva sempre che "se noi siamo felici allora anche lei lo è". Vorrei averla qui, chiederle come si fa a dimenticare ed andare avanti. Forse ho solo bisogno di tempo ma più i minuti passano, e più io mi sento triste.

Host-brotherDove le storie prendono vita. Scoprilo ora