Il Sogno Di Una Rider

Capitolo 10

"Bella? Vuoi allenare il tuo cavallo o no?" Era Andrea, a quanto pare ci avevamo messo troppo a dar da mangiare ai cavalli e a portarli nei paddock.
"Sì arrivoo"
"Oh eccovi finalmente, vi siete persi nei paddock?"
"Ehm...quando posso allenare il mio cavallo?"
"Ma anche subito direi. Ho pensato che potremmo farlo saltare da solo e poi girarlo alla corda, poi vediamo come va, okay?"
"Certo!! Vado a pulirlo!" e corsi via.
Finalmente, non vedevo l'ora di andare da lui.

Corsi fino alla nuova parte di scuderia, con Leo dietro di me.
Appena mi vide, Poseidone nitrii.
"Ciao bello" lo salutai.
Lui ricambió abbassando il muso sulla mia spalla.
"Allora piccolo, è ora di farvi belli."
"Ciao Re del Mare" lo salutò Leo con una pacca sul collo.
Lui non si mostró neanche tanto irritato.
Una volta portato fuori dal box, inziai a toglierli la coperta, poi passai la striglia e la spazzola; pettinai coda e criniera e lo condussi all'aperto; lo feci brucare un pó, mentre aspettavamo Leo che puliva Sky.

"Dai portalo qui" mi disse Andrea.
Lo portai da lui nel campo coperto, lo accarezzai e gli tolsi la capezza e la longhina.
Mi allontanai e gridai:
"Vai piccolo!" Non ci fu neanche bisogno di prendere la frusta o di far niente per farlo partire; iniziò a galoppare per il campo e dopo qualche giro lo feci fermare e gli feci cambiare mano.
Dopo qualche giro, il maestro mi disse di fermarlo, mentre lui montava gli ostacoli.
Iniziammo con delle croci, che superò brillantemente, poi i verticali, gli oxer e le gabbie, tutte perfette.
Wow, quello era il mio cavallo.

Lo chiamai e lo portai a pascolare, così da asciugarsi nel tiepido sole mattutino.
Dopo un pó vidi Leo corrermi incontro.
"Ehi, che c'è?"
"Stanno arrivando i cavalli nuovi, vieni, c'è bisogno di te, sono tanti e sono arrivati tutti ora!"
Sì rimise a correre.
Lasciai Poseidone nel paddock, gli diedi uno zuccherino e corsi dietro Leo.