1° Marzo

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Guardo ancora il soffitto giocando con le dita. Mike dorme beatamente accanto a me stringendomi a lui, anche se oggi é domenica io ho perso sonno alle sei del mattino quando nei miei sogni é comparsa quella famosa lettera ricevuta tre settimane fa. Lo letta così tante volte che ormai ne conosco il contenuto a memoria.

L'ultima volta che ti ho scritto ti dicevo che me ne andavo.
Sono proprio un pessimo soggetto lo so anche da solo ma adesso basta stare nell'ombra anche se so che Lexie sa della mia esistenza mia madre mi ha accennato qualcosa.
Sai non pensavo avessi mantenuto i rapporti con la mia famiglia ma sei migliore di quanto io immaginassi, nostra figlia chiama i miei genitori nonni e i miei fratelli zii non sai quanto io ne sia contento ma questo non é merito mio ma solo tuo.
Ho visto alcune due foto e devo dire che é bellissima, avevi ragione quando la immaginavi, mi assomiglia tantissimo eppure non porta il mio cognome.

Lexie Evans Rodriguez.

So che é giusto che porti il suo cognome ma é una cosa che un mi disgusta, nelle sue vene scorre il mio sangue ed é arrivato il momento che io e lei ci incontriamo.
Sto tornando.

Nathan

É sempre lo stesso.
Pensa di poter arrivare e capovolgere la vita delle persone ma sta volta non lo farà soprattutto con Lexie.
Si, sa della sua esistenza ma non ha mai espresso il desiderio di conoscerlo.
Non ha mai chiesto alla sua famiglia qualcosa che lo riguardasse, é un'estraneo per lei e anche se si presentasse qui so che non lo degnerebbe neanche di uno sguardo e non perché sarò io a dirglielo.
Non ho mai pronunciato una parola cattiva su di lui, non mi permetterò mai perché so com'è fatta mia figlia e la prima ad allontanarlo sarà lei. Ricordo come se fosse ieri il giorno in cui le ho raccontato tutti e i suoi occhi si sono riempiti di lacrime.

Mamma》urla come al solito Lexie nel frattempo che scende le scale《Tesoro ti sento》ribatto nel frattempo che metto la cena dentro il forno e finisco di sistemare la cucina aspettando che Mike torni da lavoro《Mamma》guardo la bambina che sta entrando in cucina con gli occhi lucidi e il labbro inferiore stretto tra i denti per impedire alle lacrime di uscire, mi abbasso alla sua altezza prendendola in braccio e accarezzandole la testa《Tesoro cosa é successo?》domando sedendola sul ripiano della cucina per asciugarle le lacrime che sta versando《Papà non é il mio vero papà》singhiozza nascondendo il viso tra le manine ed ecco che il mondo smette di girare《Ch-chi te lo ha detto?》balbetto stringendola a me.
Esce un foglio dalla felpa che indossa e quando lo apro leggendo le prime righe capisco che si tratta della lettera che mi ha dato Alex qualche anno fa da parte di Nathan《I-io s-st-stavo c-cer-cand-do u-un fo-glio》.
L'avevo nascosta nella scrivania di Mike ma a quanto pare non é bastato, le coincidenze credo, insegnarle a leggere a quattro anni non é stata una bella idea a quanto pare《Tesoro non c'é lo con te》 le bacio la testolina prendendola in braccio e sedendomi sul divano in salotto《Lui non mi ha voluto》 continua a dire piangendo《Lexie guardami》lentamente alza il viso facendomi vedere i suoi occhioni pieni di lacrime che continuano a scendere sulle sue guance《Vuoi che ti racconti come é andata?》lei annuisce e ci sistemiamo meglio sul divano《Il tuo vero papà si chiama Nathan, é figlio della nonna Amelia e di nonno Richard, ci siamo conosciuti ad una festa e poi ci siamo amati》dico non credendoci neanche io, mica le posso dire che abbiamo fatto sesso da ubriachi ed ecco perché lei é qui》Tanto ma eravamo giovani e si fanno degli sbagli》si indica《Io?
Tesorino mio tu non sei mai stata un'errore
E allora perché se ne é andato?》comincia di nuovo a piangere facendomi restringere il cuore《Nathan ha fatto tanto male alla tua mamma e io me ne sono andata》inspirò profondamente per cercare di non piangere anch'io《E mi sono innamorata del tuo papà
E Nathan poi se ne é andato?》 domanda arrabbiandosi《Lui ha capito che era troppo giovane per fare il papà e ha deciso che non voleva farti del male cosí se ne é andato
É UNO STUPIDO NATHAN》urla scendendo delle mia gambe tenendo i pugni stretti lungo i fianchi《Lexie non si dicono queste cose》mi lamento cercando di calmarla come meglio potevo《Ha fatto del male alla mia mamma》 continua《E tu sei una brava mamma non é giusto!》ed ecco che compare la somiglianza con Nathan nel frattempo che indurisce i suoi tratti somatici 《Ha fatto bene ad andarsene》
Lexie》provo di nuovo a dire 《No, non m'importa di lui. Io voglio bene al mio papà
Va bene tesoro, la vuoi vedere una sua foto?》domando cercando di non sembrare contenta per quello che ha detto 《No》dice mettendo il muso 《Dai tesoro vi somigliante tanto》
Non m'importa io ho solo un papà》ed ecco che ritorna su asciugandosi le lacrime.

A volte ritornano... Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora