Ritorno non desiderato

3.5K 102 7
                                    

Lexie continua a tremare non riesce a stare ferma e io a spiccare una singola parola. Posso solo guardarlo e notare che alcuni dei suoi tratti sono cambiati, si é fatto uomo ma il modo di vestire è sempre lo stesso, in quello non sembra cambiato di neanche un  giorno.

Sto tornando.

Lo aveva detto. Mi aveva avvisata e adesso eccolo qui. Davanti la porta di casa mia a reclamate quello che ormai non gli appartiene piú da anni 《Angie, Lexie che fine avete fatto?》 giro la testa verso la cucina ed ecco che adesso siamo al completo.
Mike ha l'espressione peggiore di tutti.
Me lo aveva detto e io non lo ascoltato.

《Mike》 dice il moro facendo un passò verso l'interno per poi chiudersi la porta dietro 《Nathan》risponde l'altro avvicinandosi a noi.
Quanta falsa cortesia tutta in una stanza.
Afferro Lexie e portandomela al petto, sta tremando, non lo mai vista cosí spaventata《Tesoro adesso vai con papà, va bene?》lei annuisce e la passo a Mike guardando sempre la figura davanti a me 《Vai》sussurro al suo orecchio 《E non far venire nessuno》 lo fisso negl'occhi e ardono non ha proprio voglia di andar via cosí lo bacio e poco dopo lascia la stanza con nostra figlia tra le braccia spaventata a morte.
Torno a guardare l'uomo che un tempo consideravo parte della mia vita incrociando le braccia al petto, alcuni ricordi passano veloci ma é meglio scacciarli 《Sono contento di vederti》 chiudo gli occhi mandando giù la bile bloccata a metà della trachea 《Io no》 stringo la presa attorno al mio corpo 《Se fosse stato per me non avrei  dovuto vedere la tua faccia mai piú》 tira giù la zip del giubotto di pelle mostrando la solita maglietta nera attillata 《Ancora parole velenose da quella bocca di rose》 fa un passò avanti seguito da un'altro fino ad arrivare così vicino da alzare una mano e sfiorare con il pollice le mie labbra, scaccio la sua mano spingendolo lontano 《Non toccarmi con le tue luride mani》 stringe gli occhi 《Ti piaceva avere le mie mani a dosso》che commento poco carino e schifoso 《Sinceramente voglio le mani di mio marito a dosso ogni notte, in ogni secondo se soltanto potessi》 faccio schioccare la lingua contro il palato iniziando a ridere.
Pensa davvero che il fatto che mi sia fatta toccare possa cambiare qualcosa?
Ma non si era arruolato?
Dovrebbe avere il cervello sviluppato adesso o in questo momento sarebbe morto.
《Cerci di sembrare divertente?》 domanda allontanandosi 《Si, ho maturato un nuovo senso di divertinento in questi anni nel frattempo che cullavo Lexie ogni notte ma per fortuna con me c'era suo padre》 forse questo dovrebbe zittirlo e fargli decidere di andarsene ma so che é un'idea assurda, non mollerà così facilmente《SONO IO SUO PADRE》urla sbattendo un pugno contro la porta facendomi saltare in aria spaventata. Le nocche sbiancate per quanto sta stringendo forte il pugno, riesco addirittura a vedere le vene che sporgono, inspirò profondamente ritrovando la mia solita compostezza e tenacia《Tu sei solo un verme》 non c'è bisogno di urlare come fa lui《Se volevi il posto di mio marito avresti dovuto rimanere. Cullarla durante le prime notti quando piangeva disperatamente, vederle fare il suo primo sorriso, le notti insonne quando metteva i dentini, i primi passi, le prime parole e addirittura il parto. Ti sei perso troppo per tornare qui e decidere di avere un diritto su di lei che in realtà non hai》da un'altra pugno facendo tremare l'intera porta e anche il mio corpo dalla paura, spero davvero che Mike non segua ciò che gli ho detto venendo a buttare fuori quest'individuo 《Nathan》 imploro, non voglio sentirmi cosí, oppressa da lui e da quello che vuole 《Voglio solo parlare con lei》 comincia massaggiandosi le mani 《Nathan é lei che non vuole parlare con te. Appena ti ha visto é scappata tremando》.
Si avventa su di prendendomi per il collo con tale irruenza che sbatto la testa contro il muro dietro di me non capendo cosa sta succedendo per qualche momento 《HA PAURA DI ME PER COLPA TUA》 la sua presa é forte, stringe talmente tanto che non riesco a respirare, porto le mani sui suoi polso cercando di allontanarlo da me in qualsiasi modo possibile e immaginabile ma non ne ho la forza.
É diventato troppo forte ed io non ho neanche il tempo di andare a fare una corsa, continuo a dimenarmi e la paura mi sta divorando lo stomaco nel frattempo che comincio a perdere il fiato 《LASCIALA》 la presa sparisce e cado col sedere per terra cercando di ritrovare il respiro.
Porto una mano sul petto per vedere Mike che continua a dare pugni a un Nathan che cerca di liberarsi a tutti i costi 《BEN》 urlo 《ALEX》 i due arrivano poco dopo staccando i due, il tempo sembra tornato indietro a quando se le davano nel retro della scuola 《LASCIATEMI》 si dimena mio marito nelle braccia di Ben 《QUEL PAZZO CERCAVA DI STROZZARLA》 lo sguardo si concentra su di me e allora mi alzo traballando un pò 《Angie stai bene?》 annuisco toccandomi la gola che brucia aggrappandomi a Hailay 《Portate quel bastardo fuori da casa mia prima che continui a riempirlo di botte》 dice cercando di liberarsi Mike nuovamente 《E lasciami tu voglio andare da mia moglie》 mio fratello allenta un pò la presa ma quando sta per spostarsi verso il moro lo restringe a se 《Ben lasciami, giuro che non lo tocco, devo  soltanto vedere come sta Angie》 lo lascia e si avvicina a me portando le mani sul mio volto cosí che i nostri occhi s'incastrino 《Stai bene vero?》
《Si, non preoccuparti》 sposto lo sguardo sull'intera stanza 《Mike dov'è Lexie?》 e stringo la camicia nera che sta indossa quella sera, mi accarezza la testa 《Non ti preoccupare sta bene é fuori con mia madre》 annuisco ancora vedendo le mani che stringono convulsamente la sua maglietta tremare.

A volte ritornano... Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora