Tit al liceo

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Verso la fine del 2015, Tit iniziò il liceo.
-hai tutto, tesoro?-
-si mamma, ho lo zaino, i libri, e il cellulare-
-perfetto allora siamo pronti- disse il dottor Martin, quel giorno lui, sua madre e il militare che doveva controllarla,l' avrebbero accompagnata a scuola.
Tatiana era già stata in quella scuola, al primo anno, solo che a causa del cancro non riuscì neanche a finire il primo quadrimestre. Tit quel giorno doveva andare in quarta superiore, nella vecchia classe di Tatiana. Probabilmente qualcuno l' avrebbe riconosciuta,ma lei si era già preparata.
-Allora ripassiamo Tit, chi sei?-
-ciao, sono Tatiana Johnson e ho 17 anni, frequenterò i prossimi anni del liceo con voi-
-perfetto, se qualcuno si ricorda di te?-
-i miei genitori hanno dovuto trasferirsi in un altro paese, così li seguii, però l'anno scorso mio padre morì e così io e mia madre siamo ritornate qua-
-molto bene-
-sono un po' tesa-
- è normale esserlo Tit-
-Lo so, solo è che la prima volta che incontro ragazze umane, come me, su questo non sono mai stata preparata-
-Tit, l'amicizia e l'amore non sono cose che vengono insegnate, non puoi capirle, accadono e basta, sono sicura che andrà tutto bene-
Tit annuì
-siamo arrivati dottoressa Johnson- disse l' agente
- perfetto, Tit, ora diventa Tatiana-
-certo- e prese l' aspetto di sua figlia
-dovrò sempre farlo?-
-temo di si, sai non ci sono molte persone coi capelli argento e occhi che cambiano colore, per non parlare della pelle bianca come un cadavere-
-ha ragione-.
Tit si affacciò dal finestrino della macchina e vide un edificio enorme con finestre e cancelli, dove a loro volta c'erano ragazzi che parlavano e sorridevano con in spalla uno zaino.
-bene, allora ora andiamo dal preside, che poi ti accompagnerà nella tua classe dove starai li per circa otto ore, quando alle 4 uscirai troverai l' agente Smith aspettarti a fianco questa macchina,capito?- spiegò dolcemente Erika
-chiaro-
-bene, allora siamo pronti ad affrontare il primo giorno di liceo?-disse il dottor Martin
-si- rispose Tit
-Allora, mi raccomando, anche se troverai persone gentili nei tuoi confronti,non fare mai vedere i tuoi poteri e non dire neanche chi in realtà sei, capito?-
-certo-
-Allora andiamo-
L'agente Smith aprì la portiera della macchina e Tit con sua madre scesero. Tit portava dei jeans e una felpa larga rosa e come scarpe delle converse basse. Portava i capelli in una treccia e anche gli occhiali da sole perché in quel momento era tesa e i suoi occhi erano arcobaleno e alla fine uno zaino con la stampa di un cielo stellato che le aveva regalato il dottor Martin poche settimane prima. Era osservata da tutti i ragazzi all' entrata e lei si sentiva un po' a disagio.
-ma ho l' aspetto di Tatiana,vero?- chiese a sua madre
-si-
-e allora perché tutti mi fissano?-
-è normale, sei nuova tesoro-
-ok-
Aveva il passo svelto e non rivolse nemmeno uno sguardo ai suoi coetanei che, al contrario la fissavano incuriositi. Non era troppo normale che una novellina arrivasse accompagnata da un agente e da una donna e un uomo con gli occhiali scuri e il cappotto lungo, doveva essere qualcuno di importante.
-bene, siamo arrivati dal preside,prego ragazze, io devo lasciarvi- disse il dottor Martin aprendo la porta della presidenza.
-grazie mille Andrew- rispose Erika
-auguri Tit-
-grazie dottor Martin, volevo dire Andrew- sua madre le spiegò che al di fuori da casa sua, doveva chiamare i dottori gli scienziati o le persone che conosceva con i loro nomi, per non destare sospetti.
-buongiorno, io sono il preside Knox- disse un uomo alto, robusto e stempiato.
-buon giorno, io sono Erika Johnson e lei è mia figlia Tatiana-
-buongiorno- disse dolcemente Tit
-buongiorno signorina Tatiana, è un vero piacere riaverla qua tra noi-
-Lo stesso vale per me-
-bene, allora signora Johnson, la prego di andare in segreteria per completare l'iscrizione di sua figlia, mentre Tatiana, ti accompagno in classe-
-va bene, grazie signor Knox,ci vediamo oggi pomeriggio- ed Erika se ne andò
Tit si rivolse ancora verso il preside che cambiò subito espressione.
-mi stia bene a sentire signorina Johnson, quest' anno sarà diverso, non le permetterò di causare altri guai, intesi?-
-come?- Tit si spaventò dal tono minaccioso del preside.
-ora, signorina Cooper trovi qualcuno che accompagna quest' indisciplinata in classe sua- Urlò
-come mi ha chiamato?-
Il preside non rispose
-subito signor Knox, le va bene, Evans?- rispose una voce femminile
-Mi faccia indovinare, è fuori dal mio ufficio?-
-Già, l' ha mandato la professoressa-
-che disgraziato, lo faccia entrare!-
La porta si aprì e comparve un ragazzo alto, bello con occhi e capelli scuri. Nonostante il suo bel aspetto Tit sentiva una strana sensazione nei suoi confronti.
-mi ha chiamato?- disse con tono di sfida
-si, è ritornata la Johnson, la prego le faccia rifare il tour della scuola e l' accompagni in classe sua-
-non è possibile...Tatiana...è.. -
disse, però si fermò appena vide Tit seduta
-Be mi sembra possibilissimo, ora andateneve via dal mio studio-
-certo, forza Tatiana andiamo-
-hmhm-
Tit si alzò e segui il ragazzo,ma prima fissò il preside che beveva il caffè,
-esplodi- sussurrò e la tazza dal nulla esplose mandando tutto il caffè sulle pareti e sulla camicia del preside
-MA CHE?!- sentì prima di chiudere la porta.
Le scappò da ridere,
-che hai da ridere Johnson?-
-al preside è appena esplosa la tazza-
-ah-
-Ma,tu per caso mi conosci?- disse senza pensarci lasciando il ragazzo senza parole
-conoscevo una Tatiana Johnson, ma credo che tu non sia lei, sei troppo sfigata-
-simpatico-ironizzò
-facciamo che non mi parli, annuisci e basta,ok?- Esiste qualcuno più antipatico del dottor Lee, pensò la ragazza. Attraversarono l'atrio e salirono una rampa di scale
-come fai a sapere che Tatiana è morta?-
-sai cosa vuol dire 'non parlarmi'?-
-Ti ho fatto una domanda, rispondimi-
-eravamo amici, mi ha detto del cancro...-
-ah-
-...ed è morta, so perfettamente che tu non sei lei-
-ok, convinto tu-
-che fai mi prendi per il culo?-
-forse, non posso?-
-no che non puoi, stammi a sentire cretina, questa è la mia scuola, qui comando io, se tu provi a ribattere, finisci male,chiaro?-
-no, come fa ad essere tua se vieni sempre chiamato dal preside? Sei il meno affidabile a cui affidare la scuola-
-Abbiamo voglia di scherzare ragazzina-
In quel momento si materializzò un ricordo di Tatiana in mente.
-chi credi di essere? Fai il figo e scommetto che sei un asino a scuola!- disse Tatiana quando era ancora una ragazzina
-abbiamo voglia di scherzare oggi ragazzina?eh?- La ragazza stava parlando con lo stesso ragazzo che Tit aveva davanti
-Già-
-Comunque come ti chiamavi?-
-sono Tatiana Johnson, tu? Almeno sai qual'è il tuo nome?-
-Hahaha, sono Luke Evans- e i due ragazzini si diedero la mano.
-Luke?- disse togliendosi gli occhiali
Il ragazzo si voltò di colpo
-come fai a sapere il mio nome?! Chi cazzo te l'ha detto?!- si avvicinò a Tit con fare minaccioso
-Be....-
-Ehi Evans! Siamo in ritardo o sbaglio?- disse una donna giovane con una valigetta in mano dietro di noi
-prof, il preside mi ha chiamato chiedendomi di far da guida a lei- disse indicando Tit.
-Oh, sei l'alunna nuova?-
-si, sono Tatiana Johnson-
-Oh, ciao Tatiana, sono la professoressa Gomez, la prof di storia e geografia-
-piacere-
-in quale sezione sei?-
-nella mia classe- disse Luke
Fantastico, dovrò stare con uno che mi odia per tutto il liceo, ma che bella giornata.
-Oh perfetto,allora entriamo così conosci la classe-
-hmhm- Luke le lanciò un ochiataccia, Tit capì che la questione non finiva lì.
La professoressa aprì porta e tutti i ragazzi si alzarono a farle il saluto.
-buongiorno ragazzi, oggi abbiamo una nuova alunna, prego vieni-
Luke superò Tit colpendola a una spalla e andò a sedersi sul suo posto.
-presentati pure ai tuoi compagni-
-certo...ehm sono Tatiana Johnson e ho 17 anni- stava tremando, troppi occhi puntati addosso.
-scusa, eri qua quattro anni fa, giusto?- fece una ragazza
-ssi,ehm io e i miei ci siamo trasferiti in un altro paese, poi però l'anno scorso è morto mio padre...e io e mia madre siamo tornate qua-
-Ohh, Ehm bene, noi due ci siamo già presentate, ora vai pure a sederti dietro Luke-
Oh no, dietro lui no.
Si precipitò subito al suo posto,di fianco ad una ragazza bionda e gli occhi scuri.
-ciao, sono Alexia, però chiamami Ale-
-ciao- disse Tit sorridendo
-Quindi sei quella Tatiana Johnson?-
-non è lei, non dire cazzate Alexia- disse Luke
-saprò io chi sono- ribattè
-non credo proprio ragazzina-
-idiota, comunque mi potresti chiamare Tit?-
-si certo, stai qua a mensa, giusto?-
-hmhm-
-bene, allora mangiamo insieme-
-certo!-
-scusa, ma come mi hai chiamato?!- disse Luke
-idiota, I D I O T A-
-questa me la paghi, stronza-
-Ma come ti permetti!-
Lui rise e non disse nulla.
-Tit, potresti togliere gli occhiali?- chiese la professoressa
-certo, mi scusi- disse e se li tolse, lasciando tutti gli altri senza parole, era uguale alla Tatiana Johnson di qualche anno prima.
Anche Luke non la smettevano di fissare, non era lei...non poteva essere...eppure come sapeva il suo nome?
-scusa, ma tua mamma è una poliziotta?- chiese il ragazzo moro a fianco a Luke
-Cris, non rivolgerle la parola- disse Luke
-zitto te,allora?-
-Be,no solo che....il suo compagno sì- inventò Tit
-deve essere allora qualcuno di importante tua madre-
-perché?- chiese Luke
-oggi era circondata da guardie del corpo-
-no, non erano le mie guardie del corpo, solo degli accompagnatori-
-tua madre come si chiama?- chiese Alexia
-Erika Johnson-
-non è possibile....!- Urlò Luke
-signor Evans, qualche problema?- intervenne la professoressa
-no.-

La ore passarono velocemente e presto giunse l' ora di pranzo.
-dai Tit, andiamo-
-arrivo Ale-
Giunsero in mensa che era piena di studenti, dove Tit trovò un sacco di cibo che non conosceva, così prese solo l'acqua e una mela.
-Wow, ha così poca fame?-
-Si- e si sedettero su un tavolo verso l' uscita.
-Allora, per caso non mangi per quello che ti ha detto Evans?-
-chi? A no...-
-non ti preoccupare, ci farai l' abitudine-
-hmhm, e dimmi...ecco...come sono le tue amiche?-
-Be...diciamo che...non ne ho molte-
-Oh, quelle delle nostra classe non sono tue amiche?-
-sono tutte Troie e sbavano dietro a Evans-disse Ale indicando un tavolo dov'era Luke e altri ragazzi con in braccio delle tipe bionde,abbronzate e truccate.
-non capisco una cosa....siamo in inverno, perché si mettono i pantaloncini corti?non hanno freddo?-
-perché non hanno molta materia celebrare, o è inesistente-
Scoppiarono a ridere entrambe
-Comunque, posso essere io la tua amica, io ho la materia celebrare-
-Hahaha, lo sai sei davvero buffa-
-hahaha-
Parlarono del più e del meno, fin quando non finirono il pranzo ed Tit andò in classe a controllare il cellulare e perché aveva una strana sensazione.
Infatti il cellulare non c'era.
-ma dov'è?...-
-perso qualcosa?- Luke chiuse la porta della classe
-ridammi il cellulare!-
-quale, questo?- rispose facendo vedere un IPhone bianco con la cover scura con stampato un cielo stellato.
-ridammelo!-
-perché?-
-perché si Luke-
-non mi chiamare mai e poi mai Luke- disse scandendo le parole
-ma se prima ti piaceva? Eri sempre solare a scuola....che ti è successo? Non mi dire che alla fine ti sei messo con Martha!- appena finì di parlare si mise una mano davanti alla bocca
-cos'hai detto?-
-scusami, non dovevo...mi dispiace-abbassò gli occhi e uscì dalla classe
-e il cellulare....?- sussurrò Luke senza accorgersi che Tit se l' era già ripreso.

Dopo circa mezz'ora tutti erano in classe, Tit e Luke non si scambiarono nemmeno uno sguardo,però il suo amico Cris era curioso
-Wow, che lenti porti?-
-Ehm? -
-Ti ho chiesto che lenti porti, cambiano sempre colore-
-Ma che..?- questa volta si girò anche Luke a vedere e si accorse che quei occhi erano piuttosto familiari.
-ora sono rossi,stamattina erano neri....non sarai mica una vampira di Twilight?-
-Ehm? No,sono lenti arcobalenate,me li ha regalate Papà prima di...-
-Oh capisco, mi dispiace per tuo padre-
-grazie Cris-
Ora sa anche il suo nome! pensò Luke.
-niente- rispose il ragazzo sorridendo. Se io avessi mai avuto un padre o una vera madre....forse capirei come ci si sente nel perdere uno di loro pensò Tit.
Anche le ultime ore passarono in fretta e alla fine suonò l' ultima campanella.
-Allora ci vediamo domani Tit!- disse Ale abbracciola
-certo, a domani!-
Tit stava per uscire quando una tipa la bloccò.
-Tu sei Tatiana Johnson?-
-Ehm ciao anche a te-
-Quindi penso proprio che lo sei-
-si, piacere-
-anche no-
-scusa?-
-non sei per niente mancata, quindi facciamo che ritorni da dove sei venuta e non rompi le palle a noi-
In quel istante si materializzò l' immagine di quella ragazza nella mente di Tit
-ma tu sei Martha!-
-Già,cos'è non ti ricordi di me stronza?
-stronza? Vai a fanculo-
-ripeti Johnson?- Luke stava dietro di lei
-ho detto vai a fanculo-
-questa me la paghi, lascia stare la mia ragazza-
-Lo sapevo che vi eravate messi insieme, mi hai deluso Evans- disse a bassa voce in modo che la sentisse solo lui e se andò.

-buon giorno signorina Tit-
-buon giorno agente Smith-
Entrò in macchina dove c'era sua madre
-Allora com'è andata il primo giorno di scuola?-
-dove vogliamo incominciare?-
Ciao mondo!
Grazie per aver letto questo capitolo, se vi è piaciuto votate e commentate.
Lo so, è un capitolo lungo però volevo fare tutta la giornata di Tit.
Se vi sta sul culo anche a voi il preside, commentate un si come risposta, Lol.
Marty





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