Invidia

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-buongiorno signorina-
-hm..mamma...ancora cinque minuti-
-no, sei già in ritardo, poi l' umano Evans si preuccupa-
Umano?
-GOLD!-
-Ti sei spaventata?-
-si!-
-ahahahah-
-non c'è niente da ridere!-
-ripeto, sei in ritardo, alzati forza-
-ok-.
Tit prese una felpa larga a caso e lo stesso fece con dei leggins neri.
Andò in bagno, e la spazzola cominciò a muoversi tra i capelli argento e lo stesso fece lo spazzolino tra i denti bianchi.
-mi spieghi che ci fai qua di mattina?- Urlò dal bagno.
-sono venuto qua col furgone dell' agente Smith e il dottor Martin-
-è perché?-
-perché forse devi venire con noi per raggiungere la scuola? La dottoressa Johnson è fuori mentre parla con "mio padre", e mi ha detto di svegliarti con la scossa, però ho preferito adottare metodi umani- rispose Gold con la sua immagine riflessa sullo specchio.
-mi ci devo abituare-
-certo progetto Titanium-
-sono Tit-
-certo Tit-.

-Bene, ci vediamo dopo, divertiti Tit- l' abbracciò la madre di fronte la scuola.
-ok,ciao mamma-
-come mai hai cambiato il tuo aspetto?-
-per sembrare di più ad un' umana, o meglio a quella di cui ora sto vivendo la vita-
-ah, ti preferisco con i capelli argento-
-e tu?non ritorni mai al tuo aspetto originale?-
-molto raramente, quando mi arrabbio tanto- disse facendo un ghigno.
La loro vicinanza non passò per niente inosservata tra i coetanei, anzi tutto il contrario, Gold aveva attirato molte attenzioni tra le ragazze soppratutto tra le amiche di Martha.
-oddio,ma sapete se stanno insieme?- chiese Francy
-Nah, lui è troppo figo per una così- disse Martha attaccata a Luke, nero di rabbia.
-lui è un coglione- disse infine
-come lo sai?-gli chiese Francy
-lo so e basta, poi Tit..voglio dire LA JOHNSON non starebbe con uno così-sussurrò.
Sentito il suo nome Tit si girò di scatto verso il gruppetto di ragazzi, lanciando una strana occhiata.
Lasciali perdere, non è gente per te. Ripetè a mente.
La campanella suonò e presto tutti erano in classe.
Per peggiorare la situazione, anche quel giorno Evans era seduto a fianco di Tit, la quale lo ignorava sempre più. Sapeva che lui portava solo guai.
-come mai siamo così silenziose? Oh, il tuo ragazzo si ingelosisce...come biasimarlo-
-come? Di che stai parlando?-
-del tuo ragazzo-disse mettendo i piedi sul banco, sdraiandosi di più sulla sedia e indicando con lo sguardo Gold dall' altra parte della classe che parlava con una delle amiche di Martha.
-non è il mio ragazzo-
-Allora perché tra ieri e oggi non vi siete staccati gli occhi di dosso?-
Pensa Tit pensa...
-è mio cugino-
-tuo cugino?-
-si-
-come mai in tutti questi anni non me ne hai mai parlato?-
-ah ora sono la Tatiana Johnson? Non più la sfigata che si fa passare per lei?- Lui fece finta di niente, rubò gli occhiali da sole suoi e se li mise.
-Ehi!-Lui sorrise.
-dopo vieni a casa mia? Così finiamo il progetto- disse con un tono diverso dal solito, lo stesso tono che usava la dottoressa Johnson con Tit,un tono...dolce.
Sto sicuramente dormendo, pensò la ragazza stupita dallo strano tono di Luke.
-Luke...voglio dire Evans, non avevamo già finito il progetto? Ieri ti ho passato le fotocopie che devi studiare-
-quali fotocopie? Ah...ecco..-
-non mi dire che le hai perse?-
-Be....diciamo che non so dove le abbia messe-
-non ci possono credere!ok, passo a casa e te le ristampo dopo vengo a casa tua-
-ottimo- mise il mani dietro la testa.
-ascoltami bene, io non sono la tua servetta per i compiti, voglio che vada bene questo progetto e lo sarà intesi? Non mi farò mettere un voto basso perché tu non ti vuoi impegnare- minacciò Tit guardandolo negli occhi.
-non provocarmi Johnson- ribattè con lo stesso tono serio.
-stesso vale per te, Evans-
-bene, oggi pomeriggio non tardare, ah giusto avverti il tuo cazzo di cugino che oggi sarai a casa dell' idiota-.
Tit e Gold si scambiarono un' occhiata poi, accidentalmente, Luke cominciò a starnutire e a ridere come un bambino.
-Evans, che succede?- chiese la professoressa
-credo....la prego...posso andare in bagno?!-disse alzandosi.
-si, si sbrighi-.
Il ragazzo corse via dalla classe e lo sguardo di Tit si mise su Gold. Era seduto esattamente dalla parte opposta della classe, ma il peggio era che aveva di fianco Martha che giocava con i suoi capelli e faceva continui sorrisetti da barbie,ed Gold l' assecondava.
-Sentiamo, Gold qual'è la capitale della...-
-Bangkok-disse senza staccare gli occhi di dosso da Martha.
-...giusto...comunque ricordo che domani dovrete esporre il vostro progetto-disse la prof.
-sì prof!-.

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