Gelato?

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-che ci fai qua?-
-ho bisogno di parlare con Tit-
-lei non è qua-
-dai Luke, che succede Gold?-
-Abbiamo un problema...-
-che succede?-
-Tit non so come dirtelo...ma sanno che esisti- sussurrò piano Gold.
-COME?PERCHÉ?-
-Una spia-
-Una spia?-
-nel laboratorio, pare che abbia venduto segreti militari compreso te alle forze orientali, ora il mondo sa cos'è il progetto Titanium, stanno già venendo i marine per cercarti e...neutralizzarti-
-non è possibile, sanno che sono io?-
-no, però ho paura che andranno a fare visita da tua madre-
-NO! Mia madre no!-
-corri da lei, subito, prima che sia troppo tardi-
-certo grazie Gold-
-ferma! Che sta succedendo?- La bloccò Luke
-Oh niente mia madre ha bisogno di me per dieci minuti, arrivo fra poco-
-Ti aspetto- disse Luke con un tono dolce, Tit sorrise e corse via. Aveva paura per sua madre, non doveva accaderle nulla per colpa sua e se qualcuno l' avrebbe provata a toccare, Tit lo avrebbe disintegrato o qualcosa del genere.
Devo usare il teletrasporto...pensò subito.
Mentre correva chiuse gli occhi, e ad un tratto scomparse dalla strada e comparse davanti a casa sua.
-mamma!- La sua porta si aprì e comparirono dei soldati.
-Buongiorno,chi è lei?-
-sono Tatiana Johnson, la figlia di Erika- disse disinvolta
-Oh, prego, entri pure-
-Ehm, grazie, allora buon lavoro-
-grazie mille, buona giornata-.
Appena I due uomini si allontanarono, Tit corse dentro.
-ciao tesoro, che succede?-
- Mamma, i militari...Gold mi ha avvertita che stavano venendo da te...e...sono corsa via...pensavano che ti volevano portare in carcere....hanno scoperto il Progetto Titanium...- disse col fiatone.
-si, lo so purtroppo, non ti preoccupare, non è successo nulla, siamo tutti al sicuro-
-e come? Il mondo sa....-
-il mondo sa che esiste un Progetto Titanium, ma non sa che tu lo sei, nessuno lo sa-
-ok, va bene, scusa ora devo ritornare da Luke, devo finire un compito-
-certo, ci vediamo stasera-
-ciao-.
Tit mise di nuovo le mani sulle tempie e scomparse da casa, riapparendo da Luke. Sentì delle urla.
Merda Gold!
Varcò la soglia e vide i due ragazzi che si lanciavano occhiatacce.
-Be, non so che ti ha raccontato Tit,ma io e lei non siamo cugini, vedo che sei geloso Evans-
-io geloso? Non dire cazzate Martin, piuttosto pensa ad andare ad allenarti per Basket, sei piuttosto scarso-
-come osi insulso um...-
-SONO TORNATA! CHE STA SUCCEDENDO?- Urlò Tit
-dillo a tuo cugino-
-Gold, va tutto bene, ora puoi andare-
-ne parliamo stasera se va tutto bene- il suo sguardo divenne rosso e con una strana velocità uscì di casa.
-scusa il ritardo- disse a bassa voce. Luke sbuffò e si sedette sul tavolo.
-Allora, dov' eravamo rimasti?-
Lui non rispose.
No, ti prego, non di nuovo, pensò Progetto Titanium.
Dentro di lei sentiva che stava ritornando il vuoto, quel vuoto che le faceva paura, non poteva ricaderci, lo sapeva che non sarebbe andato tutto bene, perciò si alzò e uscì da quella casa in lacrime.
Prima mi abbraccia e dice che va tutto bene, poi però continua a trattarmi una merda.
Si accasciò sul marciapiede e sentì qualcosa o qualcuno che l' aveva raggiunta.
-Cosa vuoi?-
-come mai Martin è così possessivo nei tuoi confronti?-
-te l' ho detto, è mio cugino-
-no, non è vero-
-almeno credo che sia mio cugino, mia madre ha detto di si-
-ah capisco-
-credi che ti stia prendendo in giro, vero?-
-diciamo che non so se posso fidarmi di te-
-tipico-
-Johnson...aspetta-
-il lavoro è fra due giorni, studiatela da solo, e lascia stare me-
-possibile che non si può parlare con te?-
-cosa c'entro io?-
-Come faccio a fidarmi di te dopo....-
Tutto quello che mi hai fatto patire concluse l' umano.
-dopo cosa? Averti messo in ridicolo davanti a tutti rivolgendoti la parola? Ah, giusto, dimenticavo che le sfigate come me devono stare al loro posto prendendo i pugni da Martha o facendosi buttare nella piscina!-
-io...-
-Vaffanculo Evans-
L' ennesimo ricordo di Tatiana Johnson le si formò in testa. Lei ed Luke, al parco, stavano mangiando un gelato, erano felici. Lui ad un tratto le sistema una ciocca sul viso causando i brividi su tutto il corpo della ragazza, che ora stava sentendo anche Tit, brividi e una strana sensazione di felicità. Tutto finisce, si risveglia e vede li stesso ragazzo con gli occhi spenti e dubbiosi.
Non è più lui, è cambiato.
La felicità di poco prima scomparve dal suo viso, lasciando la solita espressione, fredezza e insensibilità.
Tit si volse indietro e camminò lontano, non voleva più vedere quel umano, non poteva.
Accanto a lei si fermò una macchina da cui spuntò una chioma bionda, che conosceva benissimo.
-Tit, che ci fai qui?-
-Alexia...io...-
-Oh, ma tu stai piangendo, dai monta su-
-ok-.
Alexia guidò verso un parco.
-prendiamoci un gelato, forza-
-ok-.
Quel parco. Il gelato. Sono gli stessi del ricordo di Tatiana.
Di nuovo quel pugno al cuore.
-Eri da Luke, vero?-
-s..sì-
-Ti va di raccontarmi che è successo?-
-il fatto è che...non lo so...non riesco a capirlo, prima si comporta bene con me, poi ad un tratto mi tratta come fossi una criminale-
-e di questo ti dispiace, vero? Tu ne sei innamorata-
-io? Innamorata? Io...non so cos'è l' amore-
-come non lo sai?-
-non...non ho mai provato amore verso un ragazzo-
-ah..forse perché non hai mai trovato quello giusto-
-e cosa cambia ora?-
-Evans è quello giusto.-
-chi lo dice?-
-la tua testa, Tit, si vede quanto sei felice quando ,anche solo, ti rivolge la parola...-
-Mi potresti ,per favore, spiegare cosa ci si sente quando si è innamorati?-
-Be, un enorme forza innanzitutto...-
Merda.
-....non pensi solo che a lui, come se le tue emozioni si moltiplicassero, la gioia in un suo sguardo rivolto a te e anche l' enorme dolore quando lo vedi parlare con un' altra....lì vorresti morire.-
-Già, hai ragione. Posso farti una domanda?-
-dimmi pure-
-Ma tu sei sempre stata in questa scuola?-
-no, sono entrata l' anno dopo che tu te ne sei andata-
-e quindi non sai com' era Luke dopo la mia....scomparsa?-
-Be...me ne ha parlato un giorno Cris, prima Luke era un ragazzo spensierato,allegro sempre allegro e anche gentile. Poi però qualcosa o qualcuno l' ha trasformato nel Luke di oggi, quello arrogante e antipatico, molti pensano che sia colpa di Martha-
È solo tutta colpa mia.
-posso solo capirlo, alcuni eventi mutano permanentemente le persone-
-Tu ne sai qualcosa vero?-
-Già-

Era ora di cena, a casa sua venivano a mangiare il dottor Martin e Gold, dopo la scenata di qualche ora prima, Tit aveva paura di come si sarebbe comportato con lei.
-Tit! Sei pronta?-
-si mamma, arrivo-.
Erika scese tutta in ghingheri con un abitino scuro e capelli biondi raccolti per la cena e Tit ne era affascinata.
-come sto?- chiese titubante sua madre.
-sei bellissima mamma-
-grazie, anche tu tesoro-.
Ciao mondo!
Grazie per aver letto questo capitolo se vi è piaciuto votate e commentate.
Lo so che mi odiate, sono una persona orribile, è da tanto che non aggiorno più e mi dispiace, volevo solo dirvi che mi sto "concentrando" su un' altra storia fatta con una delle mie più care amiche.
A presto, spero, Lol.
Marty

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