Invisibile

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Era domenica pomeriggio.
E Tit suonò al campanello della casa di fronte a lei.
Secondo me dorme ancora. Spero che non apra.
Sfortunatamente per Tit alla soglia della porta comparve Luke con un sorrisetto stampato in faccia.
-cosa c'è?-
-idiota, sono qua per il progetto-
-ah..era oggi?-
-Stai scherzando vero?-
-si, muoviti ad entrare prima che cambio idea-
Tit fece di si con la testa ed entrò in quella villetta a due piani con piscina. Era da tutto il giorno che aveva una brutta sensazione.
-puoi entrare, nessuno ti mangia-
-si-
Mentre stava varcando la porta qualcosa le saltò addosso.
-MA CHE?-
-HAHAHAHAHA-
-non c'è niente da ridere!- Urlò
spostando lo strano animale peloso e marrone che ora le stava scondinzolando.
-cos'è questo?-
-è il mio cane Argo-
-il tuo cane?-
-Già-
La bestiolina era seduta e scondinzolava felice nel vedere Tit che subito, dalla paura, cambiò atteggiamento.
-Oh, che carino che sei! Chi è il cane più bello?Sei tu! Mi dai la zampina?- disse dolcemente accasciandosi davanti al muso di Argo che,come ordinato, le diede la zampa.
-oddio, Argo non fare così, perché non la mordi-
-sei molto più bello e simpatico del tuo padrone, lo sai?-
-ragazzina non incominciare, su forza Argo, vai in giardino-
E il cane uscì.
-bene, ora, ho trovato su internet curiosità sul Giappone, dalla scrittura agli sport e ho anche stampato le immagini, manca solo fare il cartellone e inserire le immagini-
-hmhm, certo- e si sedette sul divano a vedere la TV.
-Ti prego, potresti aiutarmi?-
-Ti manco così tanto?non ti preoccupare io sarò in salotto-
Idiota scansafatiche.
Un cuscino si alzò in aria dal divano e colpì Evans dritto in faccia, ovviamente era stata Tit.
-non dovevi farlo- si alzò dal divano e si avvicinò pericolosamente
-io non ho fatto niente-
-a certo, dimenticavo che a casa mia ci sono i fantasmi-
-Già-
-smettila di ridere, allora mi diverto un po' io- disse prendendole il mento
-c..che vuoi fare?-
-trovi davvero che Argo sia più bello di me?-
-io...ecco..- Le tolse gli occhiali
-spiegami come hai fatto a rimanere così bella anche dopo il cancro....-
Non sai quanto mi sei mancata Tit.
Il campanello suonò.
-UFF, chi cazzo è?! Merda- disse vedendo Martha al cancelletto
-Che succede?-
-nasconditi-
-come?-
-vai in camera mia, è su di sopra, non deve vedere che sei qua, ti ucciderebbe-
-si- e scappò su.

-ciao amore, che ci fai qua?- disse Evans stampando a Martha un bacio con lingua
Che schifo. Pensò Tit guardando la scena dalla finestra.
-non ti sei fatto sentire negli ultimi tempi....e sai quanto mi manchi....- disse Martha stringendolo a se.
Merda, proprio ora?!
-cos'è sei in astinenza?-
-non sai quanto...che ne dici? Sei da solo?-
Cazzo. E ora che m' invento?
-Be....oggi meglio di no, sai devo studiare-
Evans sei un fottuto genio! Quando mai hai aperto un libro in vita tua?
-hahaha divertente- disse baciandolo di nuovo.
Oddio che schifo! Ripeté Tit.
Ad un tratto notò Argo di fianco a lei che incominciò ad abbaiare.
-shhhh, zitto!- disse un po' troppo ad alta voce
-chi c'è con te?- disse minacciosa Martha
-nessuno, sono solo-
-Allora perché il cane abbaia?-
-che ne so?-
Prima di poter finire la frase Martha si intrufolò in casa.
Tit sentiva i passi minacciosi della ragazza e più li sentiva più aveva paura.
Se mi scopre sono morta. Che faccio? Sul soffitto!
Perse le sue sembianze di umana e si sedette sul soffitto.
Ed ora concentrati...
Subito il suo corpo scomparve.

Martha entrò in stanza
-c'è qualcuno? Vieni fuori puttana!- stravolse il bagno e l' armadio, guardò sotto al letto e nel ripostiglio. Dopo venti minuti uscì da quella stanza e Tit cadde ormai visibile sul letto di Evans.
-sono esausta, l' invisibilità richiede troppa energia...e...eeetciù!-
-chi c'è?-
-Oh no ritorna, ora dove vado?-
Uscì in corridoio ed entrò in bagno, ormai Martha le stava alle calcagna. Non Restava solo un cosa da fare.
-La piscina!-
Si sporse dalla finestra del bagno e fece un volo di circa sei metri e si tuffò facendo alcun tipo di rumore.
Ora restava nel fondo, in un angolino della piscina con gli occhi chiusi e immobile.
Ti prego, vattene via Martha.

-Allora hai trovato qualcuno?- chiese Luke vedendo la fidanzata ritornare con aria delusa
-no, sei stato fortunato, ma questa cosa non finisce qui, ti scoprirò un giorno- disse col tono abbastanza infastidito e se ne andò.
-uh, c'è mancato poco, forza bello, andiamo a vedere dove si è nascosta Tit- disse accarezzando Argo.

-Johnson, dove sei?- La chiamò Luke in giardino
-ma dove sarà finita?-
Il cane lo guidò verso la piscina dove intravise la figura immobile della ragazza.
-Merda!-disse e si tuffò dentro.
Prese Tit a mo di sposa e la tirò fuori.
-respira ti prego!- la ragazza era sdraiata sulle ginocchia di Luke.La felpa le copriva i capelli argentei, ma la pelle bianca no, per questo per Luke sembrava morta, se si aggiungeva il fatto che lei non respirava, era solo un cadavere per un semplice umano.
-TIT TI PREGO!- disse tenendole la mano.
-sto bene...- disse aprendo gli occhi. Luke, le prese il viso e la baciò.Tit recuperò l'energia persa e si sentì forte. Però...
Che sta facendo Evans?!
-ho...detto...che sto bene!- disse staccandosi dalle sue labbra
-Oh, bene, non volevo nessun cadavere nella mia piscina...- rispose Evans stupito facendo arrossire Tit.
-che...succede?-
-Mi hai chiamato Tit-
-cosa...no...cioè si...però mi sono fatto prendere dal momento, pensavo che fossi morta...-
-ma...come puoi dire...ODDIO!-
Si accorse solo in quel momento di non essere più Tatiana
-che succede?-
-devo andare in bagno,ad asciugarmi-
-si..certo-
Che cazzo hai fatto Evans?!
La respirazione bocca a bocca,no?
No.

Oddio grazie cappuccio, ho rischiato davvero tanto, ora come mi asciugo?
Si concentrò su di sé e in un lampo ritornò perfettamente asciutta e nelle sembianze di Tatiana.
-Tatiana, tutto a posto?- disse Luke entrando in bagno senza bussare.
-hm...- disse Tit notando che lui non indossava la maglia.
-che c'è?- disse facendo un ghigno malizioso
-niente-
-ah, ok- disse avvicinandosi
-devi per forza stare qua a fissarmi?-
-carina la canotta- disse guardando la canotta scollata.
Tit non rispose, non sapeva che dire.
-Ti aspetto in salotto-
-un minuto e arrivo-
-tieni questa- le passò una felpa larga, probabilmente sua.
-grazie- la felpa odorava di pulito e di vaniglia.
Che buon odore....

Ciao mondo!
Grazie per aver letto questo capitolo, se vi è piaciuto votate e commentate.
Scusate il ritardo, doveva uscire stamattina.
Sorratemi!
A presto,
Marty♡

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