Chapter 21.

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Quei pochi secondi nell'ascensore rappresentano l'inferno per me.
2 settimane e mezzo sono trascorse.
Così intense e difficili.
Poche ma necessarie per farmi stare così male.
Un giorno trascorso in questa scuola corrisponde a tre giorni vissuti al di fuori.
È tutto amplificato e conosci le persone in maniera completamente diversa.
Forse è per questo che mi ritrovo in questa situazione con Andreas.
È per questo che piango,cosa che non faccio mai.
Rabbia,nervoso e dolore riempiono le poche lacrime che rigano le mie guance.
Quelle guance che proprio poco fa erano dolcemente accarezzate dalle sue mani.

Come può farmi così bene e male allo stesso tempo,stare con lui?
È paradossale.Incredibile.
Mi rialzo.Asciugo il viso con la giacca nera.
Esco dall'ascensore e con passo deciso e spedito mi dirigo in camera.
Busso e,fortunatamente,Elodie mi apre.
"Che ti è successo?"mi chiede fermandomi poggiando le sue mani sulle mie spalle.
"Secondo te?"la guardo con espressione ironica,dando vita a nuove lacrime.
Mi abbraccia e mi accarezza la schiena dolcemente.
Tolgo le scarpe e la giacca.
Mi siedo sul letto e incrocio le gambe.
Elodie è posta difronte a me.
"Spiegami,prima che torni Jessika,non voglio che ti veda così."mi dice la ragazza.
Ha già capito tutto.
"Andreas.Non lo capisco.Si comporta con me e Jessika allo stesso modo.Si avvicina incredibilmente a me,proprio come stasera,e poi me lo ritrovo con Jessika.Mi ha detto cose importanti e le ha ripetute nei confronti di Jessika.
Poi giustifica il tutto dicendo che non sa come comportarsi e ha paura di stare male come con la sua ex,Elena."sputo fuori tutto d'un fiato,tra le lacrime.
Elodie mi guarda e poco dopo inizia a parlare.
"Si sta comportando da ingenuo.Nemmeno lui sa cosa sta facendo,fidati.Probabilmente è vero che ha paura di stare male ma,chiediti,ne vale la pena stare così per un ragazzo che per primo non sa cosa vuole?"mi risponde.

La fisso e senza darle una risposta mi rifugio nelle coperte e le do la buonanotte.
Lei sembra capire e ricambia.

Dopo quella che è sembrata un'eternità riesco ad addormentarmi e mi risveglio
alle 7:30.
Mi preparo velocemente,prendo il necessario e mi dirigo in sala per la colazione.
Prendo velocemente un cornetto e lo mangio lungo il corridoio per andare in Aula 3.
Non ho salutato nessuno questa mattina e va bene così.Non ha importanza.

Le mie prove procedono bene.
Sono concentrata e non penso a nient'altro se non alla coreografia che sto improvvisando per mantenermi in allenamento.

Durante la domenica pomeriggio siamo liberi e non abbiamo lezioni.
Perciò, lascio l'aula e mi dirigo in sala relax dove dovrebbero esserci Chiara ed Elodie.
Entro e,con mia grande sorpresa,trovo Andreas sul davanzale con gli auricolari e le due ragazze sul divanetto.
Rivolgo uno sguardo veloce al ragazzo seduto senza che lui se ne accorga e poi mi dirigo verso le mie due amiche.
Mi butto a peso morto sul divano e sussurro un "Esausta!".
"Come stai?"mi chiede Elodie.
"Tutto bene,grazie"le sorrido sapendo a cosa allude.
"Oggi vi va di fare un giro in centro?"propone Chiara.
"Mh si dai,tanto siamo libere!"rispondiamo io ed Elodie.

Prendiamo tutte le nostre cose e rivolgendo un saluto generale agli altri presenti in sala relax,ci dirigiamo a piedi verso l'hotel.
Qui ci cambiamo e indossiamo abiti che non siano leggins e tute quotidiane.
Dopodiché,con un bus,raggiungiamo il centro di Roma.

Rimaniamo piacevolmente sorprese nel notare quante persone ci conoscano e ci chiedano foto o un abbraccio.
La cosa mi fa davvero piacere e sono più che felice di tutto questo supporto.
Moltissime sono le persone che mi sussurrano all'orecchio,durante un loro abbraccio,"sei la migliore!"

Dopo aver salutato quante più persone possibili,ci dirigiamo verso un piccolo self service e prendiamo qualcosa da mangiare.
Scambiamo quattro chiacchiere sulla puntata del giorno precedente e ci facciamo complimenti a vicenda per le nostre esibizioni.
Tentiamo anche di fare qualche previsione per la prossima puntata e per le sfide che si effettueranno lunedì.

Finito di mangiare,posiamo i nostri vassoi e prima di dirigerci verso l'hotel,facciamo un giro tra i negozi e riesco anche a trovare qualcosa di carino.
Poi,finalmente,dopo aver perso almeno 2 bus,arriviamo in albergo verso le 6:30.
Stremate ci stendiamo sul letto e quasi come se fossimo d'accordo,ci addormentiamo tutte e tre.

7:40.
Mi sveglio di soprassalto.
Sono sola in stanza.
Alzo lo sguardo e mi sollevo dal letto poggiando la schiena al muro.
Dritto davanti a me c'è un bigliettino.
"Siamo in stanza di Alessio,le chiavi le abbiamo lasciate sul comodino."
Capisco che il biglietto è stato scritto da Elodie e Chiara.
Ma che fine aveva fatto Jessika?

Mi alzo e decido di cambiarmi.
Indosso un jeans nero a vita alta e una magliettina a righe nere e bianche corta.
Rimango in calzini e mi dirigo anche io in stanza di Alessio.

"Aria!"sento qualcuno chiamarmi e toccami una spalla.
Lele ha il respiro affannato e sta davanti a me mentre mi rivolge un sorriso più timido del solito.
"Lè dimmi,mi hai fatto spaventare!"gli rispondo,soffocando una risata.
"Volevo scusarmi per l'altra sera.So che mi hai portato di peso in stanza,assieme ad Elodie."mi guarda con espressione imbarazzata.
"È stato divertente.Tranquillo è tutto ok!L'avresti fatto anche tu con me!"gli dico sorridendogli.
"Proprio per questo,per ricambiare il favore,volevo sapere se ti andava di prenderci una pizza e mangiarla in stanza,una cosa tranquilla"mi propone sfoderando il suo irresistibile sorriso.
"Va bene,vado a mettermi le scarpe e porto le chiavi ad Elodie!"gli rispondo.

Il ragazzo annuisce e mi dice di dirigermi direttamente nella hall,dove mi aspetterà.
Infilo velocemente un paio di Vans nere e corro in camera di Alessio per portare le chiavi ad Elodie.
Busso e ad aprirmi è Michele.
Rivolgo un saluto generale e mi accorgo della presenza di Jessika e Andreas alla finestra,intenti a fumare una sigaretta.
Mi rivolgono entrambi uno sguardo che io cerco di non ricambiare assolutamente.
"Dove vai Ari?"mi chiede la ragazza dai capelli viola.
"Vado a prendere una pizza con Lele e poi stiamo in stanza,a dopo!"le rispondo.
Do un bacio sulla guancia alla mia amica e dopo aver salutato tutti e rivolto uno sguardo quasi di disprezzo alla coppietta felice di fumatori,mi dirigo fuori dalla stanza e verso la hall.

Lele è davvero bello stasera e sento che mi troverò realmente bene con lui.
Mi tende il suo braccio e in modo ironico mi sussurra "Madame?"
Scoppio a ridere e mi aggrappo al suo braccio.
Lungo il tragitto fino alla pizzeria parliamo di tutto e di più.
Non manca mai un argomento di cui discutere e tantomeno di cui ridere.
C'è un feeling particolare e mi fa stare bene,sempre.

"Due margherite!"dice Lele al pizzaiolo.
L'attesa sembra lunghissima e il ragazzo di fronte a me si accende una sigaretta,fuori il locale,mentre aspettiamo.
Mi scompiglia dolcemente i capelli e mi dà un pizzicotto alla guancia.
Come se fosse la cosa più normale del mondo mi rifugio in un suo abbraccio e restiamo così per almeno qualche minuto.

Il tutto è interrotto da un messaggio che mi arriva.

"Procede bene la serata?"

Resto ancora più stupita quando leggo il mittente.

Andreas.

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SCUSATE PER L'ATTESA RAGAZZE,MA ERO UN PO GIÙ DI MORALE VISTO CIÒ CHE E' SUCCESSO.
NONOSTANTE TUTTO IO CONTINUERÒ A SEGUIRE ANDREAS ANCHE PIÙ DI PRIMA.
COSA NE PENSATE DEL CAPITOLO?
DITEMI TUTTO NEI COMMENTI.
UN BACIO :*

Non è mai abbastanza. •Andreas Muller•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora