Chapter 25.

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Provo ad avvicinarmi alla porta della loro camera,per cercare di sentire e capire cosa sta succedendo.
Poco dopo però,ne esce Gabriele,quasi infastidito.
Io faccio per scostarmi per non fargli capire che stavo,ovviamente,origliando.

"Gabri,ma che sta succedendo?"gli chiedo,sperando che soddisfi la mia curiosità.
"A quanto ne ho capito io,Andreas ha detto che a suo parere Lele non è il tuo tipo.Lui se l'è presa e ora discutono."mi spiega molo velocemente Gabriele.

Mi fa segno di entrare.
"Solo tu puoi tentare di risolvere la situazione."
Sussurra lui,accarezzandomi la spalla.

Annuisco e decido di entrare.
Nel momento in cui varco la porta,i due ragazzi di fronte a me si voltano e mi guardano.
"Ma che state combinando?"chiedo guardando prima Andreas e poi Lele.
Loro due si guardano e poi posano nuovamente i loro occhi su di me.
"Niente Ari,meglio che esci."mi dice Lele.
"Assolutamente no.So che stavate parlando di me,ho chiesto a Gabriele,quindi fareste meglio a dirmi tutto."sputo fuori arrabbiata.

Sono stanca di essere messa da parte,anche quando quello che sta accadendo riguarda me in prima persona.

"Oh in breve é successo che,durante una chiacchierata,Lele ha detto che stasera sarebbe venuto a parlare con te.Poi siamo arrivati a dire che secondo me,lui non è il tuo tipo e improvvisamente si è innervosito,tutto qua."
dice Andreas,gesticolando fin troppo,e sedendosi sul letto.
Subito dopo anche Lele si siede e inizia a parlare.
"Non eri interpellato Andre,potevi evitare."dice lui.

Io guardo entrambi e trovo questa "litigata"piuttosto stupida.
"Secondo me non ha senso discutere per questo.
Tu,Andreas,puoi pensare quello che vuoi ma l'ultima parola a riguardo ce l'ho io.
E tu,Lele,non devi prendertela se una persona dice quel che pensa,è normale."esprimo il mio parere con tono molto sicuro.

"Andreas non parla a caso,ho imparato a conoscerlo.Se dice certe cose vuol dire che ha un interesse nel farlo."dice Lele.

Non capisco cosa intende.
Lo guardo con aria confusa.
"Non dico niente Aria.Non parlo a sproposito e non quando si tratta di altri.Detto questo vado a fumarmi una sigaretta e ti aspetto in stanza,per parlare."mi dice ancora Lele salutandomi con un cenno.
Ignora completamente Andreas quando esce dalla stanza.

"È proprio un cretino certe volte.."sussurra Andreas,quasi come se non volesse farsi sentire.
"A che si riferiva?"gli domando.
Lui si alza e si dirige verso il balcone.
Lo seguo,infastidita.

Continuo a guardarlo,invitandolo a rispondermi.
"Non lo so Aria.Non sono nella sua testa come lui non è nella mia.Non devi andarci a parlare?Vai vai."mi risponde quasi urlandomi contro.
Lo guardo esterrefatta.
Ma che diavolo gli prende?
Deve addirittura sfogarsi su di me ora?
Non lo concepisco.

Rimango bloccata davanti a lui e lo fisso con espressione confusa.
Lui sembra accorgersi del mio stato e fa per avvicinarsi.
Mi allontano immediatamente.
"Io me ne vado."dico a tono basso,rientrando in stanza e dirigendomi verso la porta.

"Aria aspetta,dai."sussurra Andreas,nel momento in cui sto per aprire la porta.
Lo sento avvicinarsi e posare le sue mani sui miei fianchi.
Sposta i miei capelli,lasciando il mio collo scoperto.
Vi lascia una scia di baci.
Rabbrividisco al suo tocco.
"Smettila Andre.."sussurro a mia volta.
"Fammi smettere tu."mi dice.
Poggio le mie mani sulle sue e le allontano dai miei fianchi.
Mi volto e siamo viso contro viso.
Poggio la mia fronte sul suo petto.
"Dobbiamo smetterla di fare così.."sussurro.
Sento il suo capo annuire.

Mi allontano e apro la porta per dirigermi in camera,dove mi aspetta Lele.
"È successo qua?"mi dice Andreas,prima che cominci a percorrere il corridoio.
"Cosa?"
"Che t'ha baciato,è successo qua?"insiste.
Annuisco.
"E com'è che ha fatto?"chiede ancora.
"Così?"dice con espressione maliziosa.
Prende il mio viso tra le sue mani e comincia a baciare le mie guance,la fronte,il collo.
Poi passa al mento e alla punta del mio naso.
È fin troppo vicino alle mie labbra e sto per andare completamente al fuoco.
"Non era proprio così,ma ci eri vicino.."sussurro con voce flebile.
"Alle cose ci arrivo piano io."mi dice,prima di lasciare il mio viso,sorridermi e sussurrarmi un "Buonanotte e in bocca al lupo con Lele,te ne servirà!"
Ricambio il sorrido e mi avvio verso la camera.

"Ci arrivò piano alle cose io."
Si riferisce per caso a me?
Vuole arrivare a me?

No.Devo smetterla di farmi questi film mentali.

Busso e ad aprirmi è Elodie.
Vedo Jessika dirigersi in bagno ma non trovo Lele.
"Elo,hai visto Lele per caso?"chiedo sperando riesca a rispondermi con certezza.
Fa segno di no con la testa.
Sono ormai le 23:30 e sono stanca.
Non ho intenzione di cercarlo per tutto l'hotel.
Così decido di mettermi a letto e di addormentarmi,domani avremo finalmente questa benedetta chiacchierata e capirò una volta per tutta cosa ha da dirmi.

Prendo il cellulare per fissare la sveglia.
Entro su Instagram e rimango colpita dai post numerosi in cui sono taggata e,ancora di più,dalle foto con Andreas e dalle frasi che vi lasciano sotto.
Numerosi sono i pensieri delle persone sul rapporto tra me e Andreas.
Anche su me e su Lele non sono pochi e non so minimamente come comportarmi.
Nonostante tutto,rispondo a qualcuno dei post e a qualche messaggio.

Mi compare sulla home,proprio in questo momento,una foto di Jessika.
Lei ed Andreas seduti sul divanetto della sala relax.Lei con il capo sulla sua spalla e lui che le bacia la fronte.

"Sei soltanto,incanto.."

La frase sotto la foto mi colpisce particolarmente.
Un misto di rabbia e gelosia si fa spazio dentro di me.
Chiudo il telefono con rabbia.
Mi rigiro numerose volte nel letto prima di riuscire a trovare la posizione giusta.

Ma,nonostante tutto,quella foto,quella frase e loro due,restano impregnati nella mia mente,finché non mi addormento e il tutto sembra trovare pace.

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ECCO A VOI UN NUOVO CAPITOLO,FRESCO FRESCO!
CHE NE DITE?
FATEMI SAPERE TUTTO COME SEMPRE!
UN BACINO :*

Non è mai abbastanza. •Andreas Muller•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora