Chapter 6.

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Sulle note di Hello di Adele inizia la mia domenica mattina.
La serata di ieri è stata proprio come me l'aspettavo,ho conosciuto tutti,stretto amicizia quando più possibile.
Ho scoperto quanto io e Lele siamo simili e allo stesso tempo ci piacciano cose opposte.Oppure quanto io e Sergio sfruttiamo la nostra arte allo stesso modo.

Ho avuto modo di avvicinarmi a tutti.Tutti.Eccetto Andreas che ,come era facilmente ipotizzabile, è stato attaccato tutta sera a Jessica.

La cosa mi ha poco infastidito,mi sono divertita a prescindere.
Stamattina riesco a sentire la stanchezza dovuta alle poche ore che ho dormito,ma in programma per oggi c'è di tornare a casa e prendere le cose che mi mancano,dopodiché ritornare qua prima di sera e vedere cosa organizzano stavolta.

Mi alzo controvoglia,lego i capelli in una coda alta e mi vesto il più semplice possibile,con un leggins nero e una felpa.

Saluto Chiara ed Elodie,ancora insonnolite e avvolte nelle coperte del letto,ed esco cercando di fare meno rumore che posso.
Scendo in fretta le scale e mi blocco quando trovo,poggiato ad una delle poltrone della hall,Andreas.
È intento nello scrivere un messaggio almeno credo e questo mi permette di osservarlo meglio.
Ha un cappello con visiera grigia al contrario,una maglia bianca e un pantalone nero stretto.Non nego che non mi susciti interesse a vederlo così,ma da come si comporta riesce a smorzare qualunque cosa.

Lo saluto,visto che è di spalle.
"Buongiorno Muller!"
"Non ti avevo vista Aria,buongiorno."
Mi saluta con un bacio lieve,raso pelle,sulla guancia e la cosa mi stupisce.
"Dove te ne vai così presto?" mi chiede incuriosito,quasi.
"Devo andare a prendere alcune cose che mi mancano a casa.E tu invece!" gli chiedo,perché me lo immagino come un tipo più da letto e tante ore di sonno piuttosto che sveglia presto e corsa mattutina.
"Sinceramente non lo so,non riuscivo a dormire.Gabriele russa e non poco!"ride giustificandosi.
"Aja ti è capitata la sfiga allora!" dico ridendo a mia volta.
"Vivi distante da qui?"mi chiede sviando il discorso.
"Non molto,un'oretta di macchina senza traffico."rispondo non sapendo come mai mi faccia questa domanda.
"Andiamo allora,vengo con te visto che sono senza fare niente!"si propone allungando le mani e chiedendomi le chiavi dell'auto.
"Mh non farmene pentire,mi raccomando."gli dico con sguardo di rimprovero.

Saliamo in macchina ed è una delle prime volte che sono al posto del passeggero.Mi metto comoda,poggio i piedi sul cruscotto e accendo la radio.
"Parti già accendendo la radio?Cosi eviti proprio di sentire la mia
voce eh?" ha sempre questo tono incredibilmente ironico.
"Obbiettivo centrato,non ti facevo così intelligente."lo guardo con aria ironicamente sorpresa.
Fa per scendere dall'auto,ma lo fermo.
Non voglio che se ne vada,sono davvero curiosa di vedere come passeremo il tempo insieme,oggi.
Gli tiro la maglia e gli mimo un "tregua" indicandogli di restare.
Ci stringiamo la mano sempre scherzosamente e mette in moto la macchina.Solo ora noto che ha delle gran belle mani,venose come piacciono a me.

Durante il tragitto comincio a canticchiare qualche canzone che passano alla radio e che lui sembra conoscere bene proprio come me.
Ad un certo punto parte una canzone che per me ha un significato enorme.

Se,ti chiedessero se c'è
qualcuno che ti ha amata al punto
di pensare che poi in cambio non voleva niente..

La canto sottovoce e vedo Andreas guardarmi di tanto in tanto dopo aver dato un'occhiata alla strada.
"Tutto apposto?"mi chiede sfiorandomi la gamba.
"Si,è solo che adoro questa canzone e mi ricorda tante cose."rispondo con aria un pó chiusa.
"Cose tipo?"mi chiede con voce molto dolce.Non l'avevo mai né sentito e né visto così.
"Meglio andare passo per passo Muller,non così di fretta."gli sorrido guardandolo dritto in faccia.
Lui ricambia e in quell'istante tutta la nostalgia scompare proprio come se qualcuno l'avesse appena soffiata via.

Nel frattempo siamo anche arrivati,resto anche sorpresa nel vedere che a casa c'è solo mia sorella maggiore,Hanna.
Avrei voluto rivedere mia mamma ma sarà per un'altra volta.

Scendiamo dall'auto e veniamo accolti calorosamente dal mio cagnolino,noto che Andreas si trova subito a suo agio e la cosa non mi dispiace anzi,mi fa quasi piacere.

Lo invito ad entrare a mi segue mentre mi dirigo nella mia stanza.
Mia sorella ha le cuffie e probabilmente non ci ha sentiti,per questo le faccio una sorpresa abbracciandola fortissimo.Mi era mancata tanto.
Le dico brevemente tutto quello che è successo in questi giorni e le presento Andreas specificando che è un mio amico e niente di più,per evitare fraintendimenti.

Cominciano a parlare tra di loro mentre io raccatto le cose che più mi servono,poi mia sorella ci saluta e restiamo io ed Andreas.
Comincia a chiedermi delle fotografie che ho in stanza,dove ci sono io piccola,io con mia mamma e con mia sorella e poi io con mio padre.
Su quella non mi soffermo e sorvolo il più possibile per non affrontare l'argomento,lui sembra capirlo e per questo posa la fotografia chiedendomi di mostrargli il resto della casa.
Dopodiché ci dirigiamo verso la macchina nuovamente.

Durante il viaggio mi addormento e sento solo la mano di Andreas scuotermi la gamba una volta arrivati all'hotel.
Mi accompagna fino in stanza e una volta aperta la porta mi giro per ringraziarlo della compagnia e della pazienza avuta oggi.
"Grazie per oggi.Per aver sopportato due ore e anche di più di viaggio."
"Mi sono divertito stranamente e poi casa tua è davvero bella,per non parlare di Angus,il cane."sorride mentre mi parla.
E io faccio fatica a non perdermi nel suo sorriso,giuro.
"Allora entro tanto molto probabilmente ci rivedremo stasera per cena."gli rispondo.
"Esattamente,a dopo!"mi dice,dandomi un pizzicotto sulla guancia e avviandosi verso il corridoio

Qualche secondo dopo lo sento quasi urlare per farsi sentire.
"Dobbiamo rifarlo Ari."
E si volta continuando a camminare verso la sua stanza.

Aveva ragione,dovevano passare ancora un pomeriggio così,al più presto.

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RAGAZZII ECCO UN ALTRO CAPITOLO.SPERO VI PIACCIA,STO CERCANDO DI FAR PROCEDERE TUTTO MOLTO GRADUALMENTE E IL PIÙ REALISTICO POSSIBILE,SPERO SI NOTI.
ALLA FINE DEL CAPITOLO PRECEDENTE HO MESSO QUALCHE FOTO DI COME IMMAGINO ARIA,DITEMI CHE NE PENSATE.
AH,ULTIMA DOMANDA:VORRESTE CAPITOLI PIÙ CORTI O LI PREFERITE COSÌ COME LI FACCIO SEMPRE?
UN BACINO :*

Non è mai abbastanza. •Andreas Muller•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora