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16

Dimitri POV:

Dannazione, non credevo che mi avesse sentito.
Adesso si spiega tutto, la sua fuga, il suo strano modo di essere, una volta tornata. I tasselli del puzzle vanno tutti al proprio posto.
Quando è tornata e l'ho vista alla festa, i miei sentimenti sono scoppiati di nuovo nel petto.
Tutto l'amore che ho sempre provato per lei è riaffiorato prepotentemente.
Anche se una parte di me avvertiva di stare in guardia, non le ho dato peso.
Mi sono tuffato in questa storia a capofitto. È così bella e dolce. Le caratteristiche che ho sempre amato in lei.
Anche quando era più formosa.
Mi sono convinto di provare dell'affetto perché era una ragazza in difficoltà.
Quando tutti la deridevano io le ero sempre accanto.
Poi quella sera famosa, mentre beccavo Gloria col suo nuovo piano di mortificazione, mi sono reso conto di amarla.
Per questo ho detto quelle cose.
Se convincevo Gloria del fatto che Taiana non era un pericolo, l'avrei salvata dalla più grande umiliazione. Mai avrei pensato che mi sentisse e scappasse.
Mentre cammino ripenso a quello che mi ha detto.
Dopo la rabbia iniziale, mi sono soffermato a pensare cosa avesse provato lei sentendomi.
Non posso darle del tutto torto.
La capisco. È sempre stata usata e fregata da tutti, sono cose che ti segnano.
Medito ancora sulle sue parole, poi decido: la perdono.
Ma da oggi niente piu bugie.
Mi guardo intorno, ho camminato così a lungo con la mente occupata che non so più dove sono.
Ah sì, questa è l'entrata del Golf Club. Mi scanso al volo prima che una Porsche nera mi schiacci al suolo.
C'è un sacco di gente fuori, alcuni li conosco. Dall'auto esce un tipo che sulle prime non riconosco.
Poi capisco, Tate!
Ma la cosa che mi lascia basito è che c'è Gloria con lui. Meno male era stato solo uno sbaglio per lei. Lo vedo, sì.

"Guarda, guarda chi c'è... il mio caro amico Evans", borioso come sempre.
Gloria ride cattiva al suo fianco.
"Non siamo amici, Tate. Io ti detesto e tu pure", controbatto.

"Ma sì che siamo amici! Gli amici si dividono le cose no?" Idiota.
Certo, come se mi importasse del fatto che è stato, e sta, con Gloria.
"Puoi tenertela, io e Gloria non stiamo più insieme", l'unico modo con lui è essere indifferente.
"Ma io non parlo di Gloria.
La tua ragazza, Taiana, non ti ha detto nulla?" Ghigna malvagio.
Anche Gloria ridacchia.
La gente è sempre più vicina è ascolta la nostra discussione.
Scoppio a ridere. È proprio ridotto male se è costretto a inventarsi di Taiana.
"Sei proprio messo male, se ti devi inventare cose sulla mia ragazza."
"Ma io non sto inventando nulla.
Domandale dove era ieri sera.
Ci siamo divertiti a cena, ma di più nel parcheggio sulla Sunset.
Oddio ho fatto tutto io, lei non collaborava molto, ma sono certo che sia per abitudine. Sei scarso anche in quello.
Ma so che non mi crederai, per cui tieni, guarda", dice lanciandomi il suo telefono.
Quello che vedo, mi distrugge.
Una foto di Taiana, mentre si mette a posto i vestiti.
Il cellulare mi cade di mano.
Tra le risate generali, giro i tacchi e me ne vado. La sua vendetta adesso è completa.
Ha ottenuto quello che voleva.
Spezzarmi, farmela pagare.
Mi ha imbambolato proprio bene con tutti i suoi discorsi, prima.
E io ci sono cascato come uno stupido. Questo è quello che voleva e lo ha avuto.
Ed io, mentre torno verso casa, col cuore a pezzi, riesco a pensare solo ad una cosa.
NON LA PERDONERÒ MAI.