Pubblicato il 19 marzo 2016.
"Allora spiegami, cos'è, lei ti piace? Visto che la difendi sempre!"
"Stai scherzando? Piacermi non direi proprio. Ho solo pensato che essendo grassottella e un po' bruttina dovessi essere gentile con lei, visto che non...
Mi sono svegliata verso le quattro di pomeriggio. Sono scesa in piscina e poi in palestra. Direi che ho smaltito i pancake. Torno in camera, più sudata che se fossi stata ad un concerto, mi spoglio, quando sento aprire e chiudere la porta d'ingresso. La sua voce mi arriva dritta al cuore... "Irina, ci sei? Sono Dimi! Sono passato per invitarti alla festa". Mia mamma non c'è e io di sicuro non voglio farmi vedere. Addio effetto sorpresa altrimenti! Corro a chiudermi in bagno. Prima o poi si leverà di torno, no? Sta salendo le scale. Beh se sto zitta penserà che non ci sia nessuno. Entra in camera mia, e solo a quel punto ricordo di aver lasciato i bagagli per terra. "E questi? Di chi cavolo sono?" Chiede tra sé e sé. Mi immobilizzo senza emettere suoni... "Ohhhh cavolo, Taiana sei tu?" Col cavolo, bello,che ti rispondo. "Tai sei tu? Sei tornata?" Insiste. Sento che si aggira per la stanza, speriamo non venga in bagno, se no come gli spiego la porta chiusa a chiave? E poi non lo voglio vedere. Ho tutto un mio piano e non posso permettermi ostacoli, di nessun genere! I passi si fermano davanti al bagno. Bussa... Bussa di nuovo. Prova ad aprire la porta. Niente è chiusa. Bussa così forte che rischia di buttarla giù. Metto su il piano b in cinque secondi. "MA INSOMMA, CHE DIAVOLO C'È, STO FACENDO IL BAGNO. NON SI PUÒ NEANCHE STARE IN VASCA TRANQUILLI" Urlo. "Taiana?" Titubante, mi chiama. "No sono babbo Natale! Ovvio che sono Taiana, ci abito io qui. Tu chi sei? Cosa vuoi e soprattutto, come sei entrato? Ti avverto che sono armata", oddio che ridere! "Sei stata via solo sei mesi e già non mi riconosci più", afferma. "Ehm, no... scusa ma proprio non riesco a riconoscere la tua voce" tiè, prendi e porta a casa. "Sono Dimi", sembra triste mentre parla. "Ah ciao, scusa ma non posso uscire devo finire di prepararmi. La mamma tornerà tra poco, se vuoi aspettare", il mio tono indifferente mi piace. "Ma come, non ti va di parlare con il tuo vecchio amico? E poi, non vieni stasera alla festa?" La delusione nella sua voce è un balsamo per me. "Ho un po'da fare. Parleremo un'altra volta. E non so se verrò alla festa, non sono sola e non posso decidere io. Ma è stato bello parlarti, ci sentiamo", dopo questa accendo il phon. Brava Tai, sono proprio fiera di me! Sento i suoi passi che scendono giù per le scale, poi la porta che si chiude. Sbircio da dietro la tenda, non è cambiato per nulla. Guarda verso la mia stanza, entra in auto e se ne va. Tiro un sospiro di sollievo. Mi butto sotto la doccia e mi lavo. Nel mentre, penso al viso triste che aveva. Benvenuto nel mio mondo, caro. Mi scuoto dal pensiero ed esco dalla doccia. So già cosa mettere, vestito nero come seconda pelle, sandali col tacco. Il vestito ha una sola spallina ad incrocio, è corto, con degli strappi sul lato sinistro.
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Mi sta divinamente! Mi sistemo i capelli in una coda alta. Mi metto una tuta e scendo. La mamma sta preparando la cena. "Accidenti tesoro sei un incanto", mi loda. "Grazie mamy, ho sudato ma ne è valsa la pena. Io vorrei solo un insalata, alla festa ci sarà molto cibo e mangerò lì qualcosa". Fa una faccia buffa, ma non dice nulla e mi accontenta. Finita la cena anche lei si va a cambiare. Partita a carte con le amiche. Mi vesto, mi trucco e metto i gioielli: collana e orecchini abbinati, con farfalle. Bracciale di diamanti. Sono pronta. Saluto la mamma ed esco. Salgo in auto e, con la musica a palla, mi dirigo verso casa sua. Che lo spettacolo abbia inizio!