~capitolo 25~

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Apro gli occhi sbattendo le palpebre, ma non mi alzo. Sono così comoda sotto le coperte che non voglio alzarmi. All'improvviso mi sento spingere e finisco con il sedere per terra.
《Ben svegliata!》 Urla Rose mentre io sono ancora per terra.
《Ma sei scema?!》 Chiedo toccandomi il sedere perche mi fa male.
《Ti dovevo svegliare in qualche modo..》 risponde ridendo come una pazza.
《Si, ma potevi fare con più delicatezza..》 dico alzandomi in piedi.
《Lo sai che ti voglio bene io》 dice abbracciandomi.
《Ah.ah.ah》dico staccandomi e stendendomi di nuovo sul letto.
《Dai. Ci dobbiamo preparare. Che dobbiamo andare!》 Dice andando in bagno.
《Si.. fai prima tu!》 grido per farmi sentire guardando il soffitto. Dopo venti minuti esce dal bagno truccata e lisciata.
《Dai, alzati.》 Mi dice prendendo dei vestiti dal mio armadio. Prendo la grande decisione di alzarmi finalmente. Vado in bagno, mi lavo la faccia, i denti e mi trucco con solo fondotinta e mascara perche non ho tanta voglia. Mi lego i capelli in una crocchia ed esco dal bagno.
《Non ti trucchi?》 Chede la mia amica guardandomi.
《Mi sono truccata.》 Dico cercandomi dei vestiti.
《Ah si.. ma non si vede molto.》
《Lo so.. l'ho fatto apposta..》 dico con ovvietà. Lei annuisce. Mi metto dei jeans strappati con una maglietta nera semplice, la collana e le Stan Smith. Mentre lei si è messa dei pantaloncini a vita alta e una maglietta nera dentro.
《 mi piace come tu sei aggiustata!》 Dice la mia amica sorridendomi.
《Grazie anche tu.》 ricambio il sorriso. Usciamo e scendiamo sotto ritrovando tutti i ragazzi.
《Hei!》 Mi saluta Jonathan dandomi un bacio sulla guancia.
《Giorno.》rispondo.
《Ragazzi ora andiamo al louvre. Mettetevi in fila in silenzio e in ordine per andare sul pulman.》 Dice la professoressa facendo avanti e in dietro da noi come un sergente quando parla ai suoi soldati.
《Buongiorno》 sento una voce roca alle mie spalle che riconoscerei ovunque.
《Giorno amore. 》 Risponde Rose ad Isaac. Mi giro e li vedo baciarsi. Rimango a guardarli fino a quando lui non si stacca girandosi verso di me per guardarmi negli occhi e staccarsi da lei. Mi fa cenno con la teata e io gli sorrido debolmente. Lui la saluta con un bacio sulla guancia per poi allontanarsi e andare con la sua classe. Usciamo fuori ed entriamo sul pulman. Io e Rose ci sediamo dove ci eravamo messe ieri.
《Comunque avevi ragione di Isaac.》 Dice lei interrompendo il silenzio.
《su?》 Chiedo alzando il sopracciglio.
《Sul fatto che gli serviva tampo.. abbiamo parlato e abbiamo chiarito. Anche se non so perche era tipo.. assente.. come se non c'era. Ma sta migliorando. Mi ha detto che ci tiene a me.》 Mi racconta.
《Cioè? Ti ha detto il ti amo che ti aspettavi?》 Chiedo con il cuore in gola.
《Beh..no..》 dice triste. Tiro un sospiro di sollievo poi mi accorgo che mi guarda strano.
《Ehm..lo farà prima o poi, non preoccuparti..》 dico dandole delle pacche sulla spalla.
《Speriamo..》 dice con un sorriso che ricambio.
Ci fermiamo ed usciamo. Davanti a noi c'è come una specie di piazza con una fontana al cetro bellissima.
《Uau... è bellissimo...stupendo》 sento dire dagli altri e penso che abbiano ragione. Da fuori il mueseo è bellissimo ed enorme un vecchio palazzo. Poi allentrata del museo viene un signore che dovrebbe essere la nostra guida.
《Bonnejour ragazzi.》ci dice e noi gli sorridiamo. Fa un po ridere. Sta dritto davanti a noi come un maggiordomo, come se gli avessero messo un bastone della scopa nel sedere. 《Allor, questo è le lovre, che prende il nome del palazzo che lo ospita. Originariamente era una fortezza cosrruita nel XII secolo..》 continua ma Rose mi distrae.
《Ecco che cominciano a parlare. Che noia!》 Si lamenta, mentre Isaac si stacca dalla sua classe per venire verso di noi.
《Shh.》 Le faccio mettendomi un dito davanti le labbra. Vedo Isaac guardarmi per poi mordersi il labbro inferiore. Resto a guardare le sue labbra rosee essere morse dai suoi denti bianchi, e mi viene voglia di saltargli addosso. Poi mi accorgo di fare la sua stessa cosa e smetto. Lui mi guarda ridendo. Rose non sene accorge perche sta litigando con Jonathan per qualcosa che non ho ascoltato.
《Si invece! Vero Alison?》 Mi chede lei facendomi ritornare dal pianeta Isaac. Faccio cenno di si con la testa anche se non so di cosa parlano.
《Ecco! Vedi?!》 Continua.
《No! Ti ho detto che lo hanno costruito nel XII secolo! Non nel XX.. Lo ha appena detto!》 Dice lui.
《Ah si, ha ragione lui..》 dico capendo di cosa parlano.
《E perche hai detto che ho ragione io?》 Mi chiede Rose.
《Perche sincetamente non vi stavo ascoltando..》 dico ridendo.
《Ah..》 dice lei avvicinandosi ad Isaac e parlando con lui. Da quando in qua stanno sempre insieme?! Si, lo so.. da tanto.
《Okay, allor ora entriamo dentro e vedrete le opere d'arte dei più famosi dei pittori.》 Dice la guida entrando e noi lo seguiamo. Entrando vedo che è enorme tutto di bianco con dei quadri attaccati al muro. Ci dirigiamo verso una stanza con le pareti color crema dove si trovano le opere più importanti. Ci fa vedere delle tele con vari disegni e poi ci fermiamo davanti ad uno.
《Allor, cett'est la Gioconda di Leonardo da Vinci un'opera molto famosa e importante. Un attimo.. Voi guardate pure..》dice andando a parlare con delle persone che lavorano al museo. Io la ammiro. È davvero bella. Mi piace disegnare e sono abbastanza brava, ecco perché ero interessata fuori, prima che Rose ed Isaac con quelle sue labbra, mi facessero distrarre non facendomi piu capire niente.
《Ti piace?》 Mi chiede una voce. Mi giro e vedo Isaac vicino a me intento a guardare il dipinto.
《Si, molto..》dico girandomi verso di esso.
《E perché? 》mi chiede e io sento i suoi occhi su di me ma non mi giro.
《Beh, perché è bello, lei ha un'espressione che..non so..calma? Ceh è così enigmatica.. poi i colori, le sfumature, la luce.. vedi qui?》 Chiedo indicandogli il viso della gioconda. 《Vedi come la luce viene da qua?》 continuo mostrandogli.
《Si, molto bella e molto misteriosa.》 Dice.
《Gia..》 mi giro verso di lui ma noto che non sta guardando il quadro.. rimaniamo a guardarci negli occhi.
《Non sapevo fossi così esperta.》 Dice distogliendo lo sguardo.
《Non sai molte cose di me..》 dico guardando il dipinto.
《Già, ma ora lo so.. come so che ti piacciono le macchine.》 Dice con un sorriso malizioso.
《Ha.ha.ha》 dico arrossendo ma poi rido veramente.
《Ehi che state facendo?》 Chiede avvicinandosi Jonathan e mettendosi in mezzo tra di noi.
《Niente..》 dice Isaac. 《Stavamo parlando prima che tu ci rompessi i coglioni.》 Continua guardandolo. Ma che ha?
《Beh, scusate.》 Risponde Jonathan.
《no, vabbe.. tranquillo》 dico io sorridendogli al che Isaac mi lancia un'occhiataccia per poi andarsene.
《Non lo sopporto.》 Dice quando Isaac si allontana.
《Perché? 》 chiedo.
《Perche cosi.. è un coglione!》 Risponde.
Anche lui pensa la stessa cosa di te. Gli vorrei dire ridendo, ma non sarebbe il caso.
《Boh..andiamo avanti.》 Dico spingendolo e facendolo ridere.
Giriamo per non so quanto tempo per tutto il museo, guardando tutti i quadri come: "la vergine delle rocce", "le due prigioni", "amore e psiche" ecc. Per poi uscire fuori. Io, Rose, Jonathan e Isaac andiamo verso la fontana e decidiamo di stare la per mangiare. Rose ed Isaac stanno sempre insieme e... è così strano che mi da fastidio ancora? Forse si. Quando finiamo ritorniamo sui pulman per andare di nuovo all'hotel.
Arrivati all'hotel io vado subito sopra e mi butto sul letto, stanca morta perche dopo aver visitato tutto il museo, siamo andati un po in giro e sono gia le otto di sera. Sono stata tutto il giorno con Jonathan e Isaac mi lanciava delle occhiataccie.
《Dai, dobbiamo scendere per mangiare.》 Mi dice Rose mentre si veste.
《No, non mangio.. ho mangiucchiato tutto il giorno con Isa.. ehm, Jonathan! Jonathan! 》 dico accorgendomi che stavo dicendo il nome del suo ragazzo.
《Stavi dicendo Isaac? 》 chiede guardandomi.
《Si, non so il perche..》 dico diventando rossa in faccia e sentendo subito caldo.
《Vabbe io vado..》 dice dorigendosi verso la porta per poi chiudersela alle spalle. Io rimango da sola, guardo il soffitto e dopo um po mi addormento..
Dopo non so quanto tempo, sento Rose rientrare, ma non mi va di chiederle niente, quindi mi giro dall'altra parte e mi riaddormento.

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