~capitolo 74~

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Alison's Pov
Mi sento osservata già da un po. Mi guardo in giro, ma non c'è nessuno. Ho paura a stare qua da sola, che poi si sta facendo buio e dell'auto nessuna traccia. Sono passati tutti tranne che il mio. Passa una macchina grigia davanti a me. Si ferma al rosso. La guida un ragazzo molto familiare; rimango a fissarlo per un po, ma poi si gira e... oddio. Non può essere lui. Io non ci credo. Non so se sto vedendo bene perché ha i finestrini alzati. Rimaniamo a guardarci, ma poi un autobus che si ferma davanti a me facendo distogliere i nostri sguardi. Guardo il numero ed è il mio. Finalmente. Salgo e mentre mi vado a sedere guardo fuori per cercare la macchina grigia, ma è come se si fosse volatilizzata. Se ne sarà andato. Mamma mia mi sembro una pazza, o forse lo sono diventata veramente. E se fosse tutto frutto della mia immaginazione? E se lui non esistesse veramente? Se mi stessi inventando tutto perché la botta che ho preso alla testa mi fa brutti scherzi? Ma no.. io l'ho visto con i miei occhi. O forse no. Ma non ha senso.. e allora il panda? Il biglietto? Le immagini che mi vengono davanti? I sogni? La sua voce? Il suo profumo? Non posso aver inventato tutto da sola. Non può essere.
Penso e ripenso a tutto. Lui deve esistere, perché non posso...oddio mi sto confondendo. Non so cosa pensare. È tutto così strano. Sento la testa che tra un po può esplodere. Devo parlarne con qualcuno, ma mi prenderebbero per pazza. Arrivo finalmente a casa e scendo. Busso alla porta e mi apre mia madre.
《Hei tesoro ben tornata..》mi abbraccia.《è arrivato un ragazzo a farti visita.》mi informa. Trattengo il respiro. Può essere lui? Spero che sia lui, così potrei capire cosa sta succedendo. Voglio vederlo, toccarlo, parlargli per avere la conferma della mia sanità mentale. Tutti i miei pensieri, le mie immaginazioni si annullano quando vedo Jonathan seduto sul divano. Ci sono rimasta un po male.
《Hei Jonathan.》vado verso di lui.
《Ciao Ali.》mi prende dal fianco e mi da un bacio sulla guancia.
《Che ci fai qui?》gli chiedo ancora sorpresa.
《Volevo vederti. Pensavo che mi aprivi tu, ma poi è venuta tua madre.》ride.
《Oh...ha parlato tanto?》mi porto una mano tra i capelli.
《No, forse un po. Mi ha fatto vedere le tue foto di quando eri piccola》sghignazza.
《Non lo ha fatto veramente. Mamma!》urlo per farmi sentire da lei che è in cucina.
《Si, tesoro?》si affaccia.
《Perché gli hai fatto vedere le foto?!》le chiedo andando verso la cucina mentre Jonathan mi segue.
《Oh tesoro eri così carina》odio profondo.
《È vero.》mi sorride lui. Ricambio il sorriso e vado verso il frigorifero per prendere il succo d'arancia.
《Emery mi passi un bicchiere?》domando a mia sorella.
《Si tieni.》prende il bicchiere e melo porge.
《Vuoi?》gli chiedo.
《Si, dai.》Emery mi passa un altro bicchiere, lo riempio di succo e glielo passo.
《Ehm..allora da quanto ti piace mia figlia?》domanda all'improvviso mia madre. Cosa?!
《Mamma!》la richiamo.
《Che c'è? È solo una domanda. Allora Jonathan? 》fa mio padre con tono minaccioso.
《Beh..》si schiarisce la voce visibilmente in imbarazzo.
《Papà anche tu ti ci metti?!》ma che hanno questi due?!
《Ma dai tesoro non c'è niente di male. Sono solo delle domande per esssere sicuri.》
《Ma voi siete matti. Vieni Jonathan andiamo sopra》lo prendo dalla mano trascinandolo con me fino in camera mia. Appena entriamo lui si siede sul letto mentre io chiudo la porta.
《Scusami per i miei. Non so cosa abbiamo in testa.》sorrido imbarazzata.
《No, tranquilla.》ride. 《Hai una bellissima camera..è la prima volta che ci vengo.》
《Davvero?》mi siedo vicino a lui.
《Si.》
《Va bene, ma come mai sei venuto a casa mia.》
《Tel'ho già detto. Volevo vederti.》mi stringe la mano.
《Come mai?》sorrido alzando il sopracciglio.
《Boh così.》mi sorride.《dove siete andate quando Helena ci ha interrotto?》mi chiede. E ora che gli rispondo? Non posso di certo dirgli che non voleva che lo baciassi.
《Beh..dovevamo..andare un attimo...dalla professoressa di geografia..p-per chiederle una cosa.》mento.
《Ah va bene.》mi butto a peso sul letto.
《Quindi tu eri il mio migliore amico?》domando guardando il soffitto.
《Già. 》si sdraia con me e appoggia la testa su un braccio guardandomi.
《Come ci siamo conosciuti?》
《Beh.. eri entrata in classe e ti eri presentata. Poi il professore ti ha detto di sederti vicino a me e da lì abbiamo incominciato a parlare.》risponde.
《Quindi sei stato la prima persona che ho conosciuto a scuola?》
《Si, vabbe poi Rose, Isaac. Poi siamo andati alla festa di Josh ed hai incontrato Helena.》sorride.
《E invece a...》schiocco le dita cercando di ricordarmi i nomi.
《Isaac? 》
《No..》non so manco chi sia.《Tra..ehm..Travis?》
《Ah.. Travis, Josh e Nick? 》
《Si!》batto le mani.
《Ah..a Josh...non so come lo hai conosciuto sinceramente. La prima volta vi ho visti venire insieme a scuola e non lo so. Mentre a Travis e Nick in punizione.》
《In punizione? Io?》
《Si..》ride.《avevi buttato il tuo pranzo in testa al professor Sanders.》
《Sul serio? Come?!》mi alzo a sedere incrociando le gamebe.
《Beh..ti avevano fatto lo sgambetto e lui era davanti a te.》
《Uau non ci credo!》rido.
《non dimenticherò mai la faccia che aveva fatto!》ridiamo insieme.《eravemo molto amici io e tu..》si alza a sedere pure lui.《ma io provavo, anzi provo qualcosa per te Alison.》mi accarezza la guancia sorridendomi.
《Cosa?》non ci credo.
《Si..prima che facevi l'incidente noi..ci siamo baciati.》sussurra mettendomi una ciocca dietro l'orecchio. Il cuore comincia a battere forte. Non so cosa dire. Si avvicina a me sempre di più. Sento il suo respiro caldo sulle labbra, i nostri nasi si sfiorano, ci guardimo dritti negli occhi e...
《Alison, Jonathan venite a mengiare che è pronto!》sento le grida di mia madre. Giro la testa guardando di lato e chiudo gli occhi.
《Ci interrompono sempre eh?》sorride.
《Già, ma sarà meglio scendere.》mi alzo e lo prendo per mano facendo alzare pure lui. Scendiamo le scale e andiamo in cucina.
《Resti a cena da noi?》gli chiedo.
《No, ehm si è fatto tardi è meglio che mene vada.》si porta una mano sulla testa grattandosela.
《Ma rimani.》fa mia madre.
《Mi scusi, ma veramente dovrei andare.》è troppo carino.
《Va bene allora ci vediamo.》gli sorridono tutti.
《Arrivederci.》li saluta.
《Ti accompagno fino alla macchina?》gli chiedo.
《Se vuoi.》annuisco.
《Torno subito.》
《Stai attento a quello che fai!》grida Col per farsi sentire.
《Zitto Col! 》ruoto gli occhi e li sento ridere. Usciamo fuori dalla porta.
《Fa un po freschetto, sicura di volermi accompagnare? Ho parcheggiato un po lontano.》
《Si, dai.》chiudo la porta e cominciamo a camminare.
《Sei molto bella sta sera.》mi prende per mano.
《Mh..non direi, sono come tutti i giorni.》
《Infatti sei sempre bella tu. Tutti ci provano con te.》guarda avanti.
《Cosa?》
《Si, beh..Josh, Travis e se Isaac non era fidanzato pure lui secondo me.》ma chi è questo. Lo nomina ogni volta e ancora non l'ho visto.
《Ah..ma no..non penso.》rido.
《Si vedi.》mi guarda corrugando la fronte.
《Ma sarai mica geloso?》lo prendo in giro.
《Forse..》fa il vago.
《Scemo. Non devi esserlo.》abbasso la testa e guardo le mie scarpe.
《Finché non srai mia, non posso essere sicuro.》
《Non sono un oggetto Jonathan.》
《No, non lo sei. Sei speciale per me.》
《Perché? Cosa ho fatto per piacerti così tanto?》non alzo lo sguatdo perché mi vergogno guardatlo in faccia.
《Non lo so..mi hai colpito dalla prima volta che ti ho vista le..puff》ride. 《Poi che ci siamo baciati solo due volte e che sei la mia migliore amica, dopo Rose, e poi che non mi dai corda...tutto questo mi fa..come dire...mi fa lottare ancora di più per piacerti come tu piaci a me..non so se mi faccio capire.》fa una risata isterica. Lo guardo mentre lui cammina e fissa avanti a se. È molto carino. Davvero tanto.
《Si, si certo. Uau. Non pensavo.》sorrido.
《Ma tu non ricambi.》abbassa la testa.
《Forse non ricambiavo..non si sa ora.》sorrido guardando avanti. Lui si gira e mi fissa sorridendo.
Intanto siamo arrivati davanti alla sua macchina lui si appoggia ad essa prendendomi dai fianchi. Rido.
《Grazie per essere venuto a trovarmi. Sia oggi che in ospedale.》gli metto le braccia al collo.
《E di che?》sorride. Si avvicina al mio viso.《sei stupenda...》sussurra.
《Non è vero.》bisbiglio a mia volta corrugando la fronte.
《A me piaci..》sorride dandomi un bacio sul naso. Non dico niente, mentre lui si avvicina ancora mi sfiora le labbra e sta per baciarmi, quando suona un clacson e delle luci ci accecano. 《Ma che cazz..?》ci giriamo verso di essa. Mo porto una mano davanti agli occhi per coprire la luce. La macchina riparte e se ne va sgommando. Ma chi era.
《C'è gente proprio pazza in giro.》rido.
《Gia..vabbe io vado. Ci vediamo domani, buonanotte.》mi lascia un leggero bacio sulla guancia e sale in macchina.
《Notte.》lo slauto con la mano mentre parte. Prendo a camminare verso casa mia. Chiassà chi era quello nella mcchina che ci ha interrotti. Mah. Arrivo a casa mia entro e salgo subito in camera mia mettendomi sotto le coperte.

Uno Splendido DisastroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora