~capitolo 29~

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Apro gli occhi di scatto e sbatto le palpebre velocemente. Mi trovo nella mia camera dell'hotel sotto le coperte e sento ancora freddo. Mi giro di lato e mi stringo nelle coperte per ceracare di scaldarmi, anche se invano. Non ho dormito per tutta la notte, mi sono alzata più volte a causa del mal di corpo e degli incubi che ho fatto riguardanti Isaac.
《Hei, ti sei svegliata.. come ti senti?》 Mi chiede Rose interrompendo i miei pensieri.
《Bene..diciamo.》 rispondo tossendo, mentre lei si avvicina a me e mi tocca la fronte.
《Scotti.. hai la febbre.》 Dice per poi andare in bagno. Uscita la vedo con uno straccio bagnato in mano, si avvicina a me e melo appoggia sulla fronte.
《Piano!》 Mi lamento, mentre lei mi sorride. 《Che ore sono?》 Chiedo.
《Ehm..》 prende il cellulare e gli dà un'occhiata. 《Le dieci.. dovrei andare. Tu non puoi venire.》mi dice.
《Perche? Vedi che sto bene..》 dico alzandomi in piedi. Per poco non cado per terra. Mi gira la testa e mi fa male tutto il corpo, dalla testa ai piedi.
《No! Non sene parla.. tu starai a letto!》 Mi ordina facendomi sdraiare sul letto.
《Uffi..》 mi lamento. Ma forse ha ragione, sarà meglio stare qua e non uscire.
《Ma come hai fatto ieri?》 Chiede sedendosi sul letto di fianco a me.
《Allora, in pratica vi siete allontanati tutti da me e sono rimasta da sola. Si sono avvicinati a me due turisti chiedendomi indicazioni. Mi sono concentrata così tanto con loro che quando mi sono girata per cercarvi, non vi ho più visti..》 rispondo con difficoltà a causa del mal di gola.
《Ah..che sei scema. Comunque vuoi che resto con te?》 Mi chiede la mia amica con un sorriso.
《No, no tranquilla.. posso stare anche da sola.》 Rispondo ricambiando il sorriso.
《Sicura?》 Chiede.
《Sisi..》 rispondo.
《Va bene allora come vuoi.》 Dice alzandosi. Io guardo il soffitto stesa sul letto.
《Ma..come ho fatto a salire in camera?》 Chiedo interrompendo il silenzio che si era creato.
《Isaac.. eravamo tutti alla hall ad aspettarti. Dopo tre ore penso, verso le otto - otto e mezza, è entrato Isaac tutto inzuppato con te in braccio coperta dalla sua giacca, ti ha portata lui in camera e ti ha messa a letto. Però ti ho vestita io il pigiama, ovviamente.》 Dice ricominciando a ridere. Mi ha portata in camera in braccio davanti a tutti, fregandosene di quello che dicevano? Uau.. sono stupita e non penso di meritarlo...
《Ah..》 rispondo solo.
《Già.. appena gliel'ho detto che ti abbiamo persa, ti è venuto subito a cercare.. strano vero? Non pensavo..》 dice lei.
《Già.. manco io, sinceramente..》dico. Lei mi sorride.
《Ma come sta..? 》 chiedo sussurrando cortoncendomi le mani.
《Bene, penso.. un po di mal di testa ed è ferito al sopracciglio ma.. niente di grave.》dice sorridendomi. Dopo un po bussano alla porta interrompendo la nostra conversazione.
《Aperto!》 Urla Rose.
《Ehi, buongiorno..》 dice Jonathan avvicinandosi a me nel letto.
《Ehi..》 dico sorridendo debolmente per poi tossire.
《Come va?》 Chiede il mio amico ricambiando il sorriso.
《Benino..》rispondo.
《Menomale che non ti è successo niente.. ci hai...mi hai fatto spaventare a morte!》 Dice guardandomi negli occhi.
《Mi dispiace..》 rispondo abbassando la testa.
《Non lo fare più, per favore..stai piu attenta.》mi sussurra mettendomi due dita sotto il mento facendomi alzare la testa per guardarlo.
《Va bene..》sussurro mentre lui si avvicina sempre di più e io mi allontano. Rose si mette a tossire e la ringrazio per averlo intertotto.
《Ehi, mi dispiace interrompere ma ci sono pure io.. andiamo?》chiede lei.
《Si..》risponde Jonny scocciato. 《Ci vediamo dopo Alison.》continua dandomi un bacio sulla fronte e io gli sorrido debolmente.
《Ci vediamo.. tu riposati.》mi dice Rose indicandomi.
《Si, si》 rispondo. Escono dalla porta chiudendosela alle spalle. Io rimango da sola a guardare il soffitto, poi mi addormento..

Li vedo ancora davanti a me. Quei occhi che dicono tutto quello che vuole farmi. Ho paura, ma non riesco a muovermi perche i suoi amici mi hanno bloccata.
《Lo sai che sei proprio carina..》 mi dice il ragazzo di fronte a me. Mi accarezza la guancia per poi scendere sempre piu giù leccandosi le labbra. Io sposto il collo all'indietro in contatto con la sua pelle e le lacrime incominciano a scendere silenziosamente. Voglio urlare ma non ci riesco la voce non vuole sentirne di uscire dalla mia bocca. All'improvviso sento urlare.
《Lasciatela stare!》 La sua voce mi rimbomba nelle orecchie. La riconoscerei tra mille.
《E tu saresti?》 Chiede il ragazzo che stranamente perla un inglese perfetto.
《Il suo ragazzo.. quindi lasciatela!》 Ringhia incominciando a camminare lentamente verso di noi.
《Sei sicuro??》 Chiede il ragazzo inarcando il sopracciglio.
《Si. Lasciatela o vela vedrete con me.》 Li minaccia Isaac.
《Davvero? Noi siamo in quattro e tu da solo.》 Fa il francese con la voce finta triste.
《Telo dico per l'ultima volta: LASCIALA ANDARE! 》esclama urlando con voce minacciosa scandendo le ultime parole.
《Ragazzi. Prendetelo!》 Ordina il ragazzo ai suoi amici. Loro si scagliano su Isaac, ma lui sembra che riesce a tenerli a bada. Volano pugni, calci, ma ad un certo punto il ragazzo che era davati a me, tira fuori un coltello dalla tasca e si allontana da me. Va verso Isaac.
《Noo! Isaac!》 Urlo mentre lui gli conficca il coltello allo stomaco. Vedo i suoi occhi sbarrarsi e guardarmi con una lacrima che scende bagnadogli la guancia. 《NO! NO! SMETTILA! SMETTILA, PER FAVORE! ISAAC NO!》 Grido con tutta l'anima piangendo ma non la smette, non smette di conficcargli quel maledetto coltello nel petto.

Uno Splendido DisastroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora