~capitolo 51~

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Sento un botto e mi alzo di soprassalto. Noto subito che non sono in camera mia. Non ricordo molto di cosa sia successo ieri sera. Mi ricordo che eravamo alla festa e andava tutto bene fino a quando Isaac non ha buttato il mio cellulare contro le bottiglie di alcool al pub. Ero molto arrabbaiata con lui per il fatto che ha letto i miei messaggi e mi da fastidio che non si fidi di me. Dopo che siamo venuti a casa sua stavamo 'litigando' ma lui ha incominciato a baciarmi e poi... è suaonato il cellulare e lui è uscito dalla stanza per parlare con non so chi. Ci ha messo così tanto, o forse ero io sia un po stanca sia un po brilla, che mi ero addormentata subito. Si apre la porta interrompendo i miei pensieri.
《Hei buongiorno piccolina.》mi saluta Isaac sorridendo mentre entra con un vassoio in mano.
《Giorno.》ricambio il sorriso alzandomi a sedere.
《Ti ho svegliata per caso io?》domanda appogiando il vassoio sopra le mie gambe, facendomi scoprire che mi ha preparato la colazione. Uova e bacon con un succo d'arancia.
《Beh..veramente è stato un botto a svegliarmi.》rispondo.《Cos'era》chiedo.
《Ero io..》si ferma per fare una risata. 《Mentre ti preparavo la colazione ho fatto cadere tutte le pentole per terra quindi.. è meglio se non vai di la.》ride ancora.
《Ah..magari poi ti aiuto a sistemare tutto.》propongo ridendo.
《Davvero?》chiede.
《Certo.》sorrido prendendo un boccone di bacon e uova insieme. Lui ricambia il sorriso e mentre sto per assaggiare la colazione, mi ruba la forchetta e si mangia  il boccone.
《Hei, non si fa.》lo rimprovero.
《È davvero buono.》si lecca le labbra.
《Si ed è mio!》esclamo prendendogli la forchetta e girandomi con tutto il vassoio dall'altra parte.
《Ma l'ho fatto io.》
《Per me.》alzo il sopracciglio. Lui mi guarda socchiudendo gli occhi. 《Scherzo..fai aaa》gli faccio. Lui fa  un sorriso e io lo imbocco.  Dopo aver finito tutto, bevo il succo d'arancia e lascio il vassoio sopra il comò. Ci sdraiamo sul letto.
《Ma non sei piu arrabbiata con me vero?》mi chiede.
《La colazione a letto ti ha riscattato.》rispondo sorridendo.
《IO dovrei essere quello arrabbiato.》fa lui guardandomi negli occhi.
《Va bene dai..siamo pari.》gli do un bacio sul naso.
《No, veramente tu non hai fatto niente per farti perdonare..》dice malizioso.
《Che dovrei fare? 》chiedo ricambiando il tono.
《hehe avrei tante idee io, tanti pensieri su cosa farti fare..》sorride.
《Non sapevo che tu pensavi..》lo prendo in giro alzandomi.
《Cosa?!》chiede prendendomi dal polso per non farmi alzare.
《Niente, niente.》rido cercando di scappare dalla sua presa.
《Ripeti se hai il coraggio.》mi dice in segno si sfida. Mi giro e lo guardo dritto negli occhi.
《Non. Sapevo. Che. Tu. Pensavi.》scanidsco le parole.
《Davvero?!》mi tira a se e mi si mette di sopra bloccandomi i polsi sopra la testa.
《E ora? Che mi farai?》alzo il sopracciglio.
《Vuoi davvero saperlo?》chiede mordendomi il labbro inferiore.
《Lasciami. 》dico.
《Ti devi fare perdonare!》esclama baciandomi intensamente sulle labbra. Mi allarga le gambe con le ginocchia e mi si posiziona davanti. Io gli stringo la vita con le gambe mentre lui mi tiene ancora i polsi. È cosi eccitante questa cosa. Continua a bacirmi per poi scendere sul collo facendomi sussultare per il piacere. All'improvviso sento la porta aprirsi. Dallo spavento spingo Isaac facendolo cadere per terra mentre la porta si apre facendo rivelare che si tratta di Collin. Oh mio Dio! Rimane a guardarci. Io sono sopra il letto con solo addosso la maglietta di Isaac mentre lui è steso per terra con addosso dei miseri boxer.
《Ehi..ho per caso interrotto qualcosa?》ride.
《No! No!》rispondo scuotendo la testa per poi alzarmi di scatto e chiudermi in bagno a chiave. Che vergogna! Chissa cosa starà pensando ora suo fratello! Ceh, ma non gli do torto..eravamo tutti e due mezzi nudi, sul suo letto e io ho buttato Isaac per terra.. Mi guardo allo specchio e sono rossissima in faccia. Mi lavo il viso per ceracre di.. raffreddarmi..chesso. li sento parlare ma non capisco di cosa. Metto l'orecchio sulla porta per ascolatare cosa dicono.
《Quindi avete fatto pace eh?》sento dire da suo fratello.
《Gia..》risponde. Hanno la voce quasi uguale che fa impressione.
《Ma che cazzo hai fatto di là? !》
《Poi metto apposto, tranquillo.》
《Va bene ma..Le hai detto che dovremmo-》
《No!》esclama senza farlo finire.
《E quando pensi di dirglielo?》
《Prima o poi lo farò. .》
《Al piu presto però. 》
《Ci proverò. 》risponde, poi sento la porta sbattere.  Esco subito.
《Di che cosa stavate parlando?》chiedo.
《Hei non si ascoltano le conversazioni altrui!》mi rimprovera scherzando.
《Sono seria Isaac.》lo guardo male.
《Anche io Alison.》ricambia lo sguardo.
《Dai, muoviti.. si tratta noi?》non so il perché gli chiedo questo, ma boh.
《 no no..ma niente, lascia stare.》dice mentre si veste.
《Isaac dite tutti sempre così.. non mi volete mai dire niente.》sbuffo sedendomi sul letto.
《Perché lo vuoi sapere?》mi chiede sedendosi vicino a me.
《Perche si..ma se non melo vuoi dire, non ti costringo.》
《È che si tratta della mia famiglia e..niente. Non è importante.》
《Va bene.》mi alzo e mi dirigo verso il suo armadio.
《Tela sei presa?》mi chiede prendendomi dai fianchi.
《No.. se sono problemi familiari e non tela senti di parlamene va bene..》mi giro verso di lui e gli do un leggero bacio sulle labbra per rassicurarlo. Lui mi sorride dolcemente.
《Metteti questi.》dice dandomi uno dei suoi pantaloncini.
《Grazie.》li prendo e li indosso. Mi stanno larghi, così come la maglietta. Mi giro per guardarlo e lo vedo che mi fissa come un maniaco. 《Che c'è?》chiedo.
《Niente.. è che sei così bella con i miei vestiti.》sorride. Ricambio il sorriso.
《Senti, ma che ore sono?》chiedo mentre mi lego i capelli in una crocchia disordinata.
《Le tre..》risponde.
《Cosa?!》sgrano gli occhi.
《L-e T-r-e!》scandisce.
《Ho capito scemo..ma davvero abbiamo dormito fino alle tre? E poi devo andare a casa!》esclamo.
《Tu, hai dormito fino alle tre..   Ma non puoi chiamare e dire ai tuoi che stai tutto il giorno da Rose?》mi chiede.
《Ti ricordo che 'qualcuno' ha rotto il mio cellulare ieri. 》dico.
《Ah è vero..beh chiama dal mio tanto il numero di Rose non ce l'hanno vero?》propone.
《Gia..ma non lo so..》
《Dai piccola..》mi prende dai fianchi. Non posso dire di no se mi guarda così negli occhi.
《Eh va bene, così ti aiuto a mettere tutto apposto. 》cedo alla fine. Lui sorride va verso il comò e mi passa il suo cellulare.
"Emeri puoi chiedere a mamma e papà se posso stare da Rose fino a sera perché vuole che mangio a casa sua, che poi dobbiamo fare i compiti per domani.."   scrivo ed invio. Isaac viene verso di me e mi prende il cellulare.
《Bella scusa ma...sono le tre Alison quando mangiate?》mi fa notare.
《Ah..ma vabbe dai, è la stessa cosa.》faccio un gesto con la mano.
《Ha risposto: 'aspetta che ora chiedo'..》legge ad alta voce. 《Ora le scrivo 'va bene, fammi sapere'》dice.  Io sorrido prendendogli il cellulare dalle mani.
"Hanno detto di si ma che non devi fare tardi okay? "   ha scritto.
"Va bene."  Rispondo.
《Che ti ha detto?》
《Che posso stare!》esclamo.
《Si! Lo sapevo..》mi sorride malizioso prendendomi dai fianchi. Gli metto le braccia al collo e gli do un bacio leggero sulle labbra.
《Dai, mattiamo a posto!》urlo guardandomi in torno.
《Ma dicevi sul serio allora..》si lamenta buttandosi a peso morto sul letto.
《Si, certo! Dai alzati.》lo prendo dal braccio per farlo alzare, ma la mia forza in confronto alla sua non è niente. Mi sforzo e mi risforzo ma non cala faccio. 《Isaac!》dico cercando ancora di alzarlo. Alla fine si alza sbuffando. 《Bravo.》sorrido compiaciuta. Prendo le coperte da terra e inizio a piegarle. Le metto apposto per poi rifare il letto e lui mi aiuta.
《Come cazzo si mette questo?!》chiede mentre mettiamo il lenzuolo per rifare il letto.
《Così Isaac. .è facile.》gli mostro come si mette sotto il letto. Lui mi sorride. Dopo aver rifatto il letto e messo tutto apposto la stanza, ci dirigiamo in cucina.
《Vuoi mangiare qualcosa?》mi chiede una volta arrivati in cucina. Vedo tutte le pentole per terra. 《E dopo metteremo a posto.》 Conclude la frase.
《Va bene.. che facciamo?》domando battendo le mani.
《Chesso..so fare benissimo la pasta.》mi fa l'occhiolino. Io annuisco. Io metto l'acqua bollire mentre lui prepara il sugo. È così bello e divertenete vederlo concentrato mentre cucina. I suoi occhi concentrati mentre taglia la cipolla, le sue labbra strette tra i denti, la vena che gli pulsa di lato sulla fronte, è troppo...troppo perfetto. 《Perche ridi?》alza il sopracciglio.
《Sei troppo buffo..》rido ancora.
《Sono sempre buffo per te.》dice fingendosi offeso mentre mette il sugo sul fuoco.
《Non è vero..》gli metto le braccia al collo. Lui ride e mi da un bacio.
《Che bei piccioncini.》dice Collin entrando in cucina. Io mi stacco subito da Isaac.
《Perché spunti così coglione?!》fa Isaac.
《Ehi! Attanto con le parole! Comunque elegantissima Alison..》mi fa l'inchino.
《Grazie pure tu..》ricambio l'inchino. Ma lui lo è veramente. Indossa una camicia bianca con una giacca blu notte e dei pantaloni anch'essi blu notte.
《Grazie lo so..che fate di buono da mangiare? Isaac! Che avete fatto con le pentole? ! Lo avete fatto dentro gli scaffali?!》ride all'ultima affermazione. Io sento subito le guance scaldarsi. Mamma di sicuro ora sembrerò un peperone.
《Cosa..?》chiede Isaac ridendo e scuotendo la testa.
《Non trovavo un'altra scusa per questo casino.》ride pure lui.
《Beh..veramente è stato Isaac mentre mi preparava la colazione a letto, ma stai tranquillo dopo aver mangiato metteremo tutto apposto.》dico a bassa voce. Non so perché mi è uscito tutto quasi in un sussurro.
《T- tu le hai preparato la colazione?》chide ad Isaac sorpreso. Quest'ultimo annuisce. 《Okay..》sorride come se avesse pensato ad una cosa che lo ha fatto divertire.
《Comunque stiamo preparando la pasta.. lui ha detto che è molto bravo a farla..》dico.
《Non dare retta a tutto quello che dice..》mi bisbiglia per non farsi sentire da Isaac. Io mi metto a ridere. Dopo aver finito di preparare la pasta, ci mettiamo a mangiare sul tavolo della cucina.
《Ma..tuo padre?》chiedo ad Isaac. Lui si scambia delle occhiate con Collin.
《Ehm..è partito sta mattina.》risponde suo faratello al posto suo.
《Ah..》dico anche se vorrei fare altre domande, ma so che non avrei nessuna risposta. Dopo aver finito di mangiare sparecchio e Isaac mi aiuta mentre Collin va a lavoro, siccome ha detto che era ritornato a casa solo per mangiare. Metto le pentole apposto così come l'intera cucina, per poi adare a lavare i piatti.
《Mmm..mi paice quando fai le pulizie.》mi prende da dietro.
《Davvero? Perché? 》chiedo mentre lavo.
《Boh..sei la cosa più bella.》mi sussurra all'orecchio facendomi venire dei brividi su tutto il corpo. 《Mi fai stare bene tu.》dice ancora.
《Anche tu..》rispondo.  Sto per finire di lavare i piatti perché non cene sono molti.
《Ti va di venire con me?》mi chiede.
《Dove?》
《Nel locale dove eravamo ieri.》risponde.
《A fare?》
《Vieni o no?!》
《Si va bene, ma stai calmo.》dico asciugandomi le mani con un strofinaccio.
《Andiamo a vestirci?》mi chiede.
《Si, tanto ho finito le pulizie.》rido. Ci dirigiamo verso la camera di Isaac. Lui va in bagno mentre io prendo la gonna e la maglietta di ieri e li indosso.
《Eieiei che cosa ti sei messa?!》chiede appena esce.
《Vestiti (?)》ironizzo.
《No! Cacciali subito.》
《Ma non ho nient'altro..》
《Prendi qualcosa da me. 》dice con ovvietà.
《Ma non è chissà che cosa quello che mi sono messa..》dico.
《Va bene allora..ma questa la metti così》viene verso di me e mi abbassa la gonna fino a sotto le ginocchia.
《Ma che dici?! Non posso uscire così. A parte che la maglietta è corta e mi si vede la pancia.》protesto.
《Allora ti devi mettere per forza qualcosa da me.》sorride.
《Ma tanto non penso ci sarà qualcuno al locale a quest'ora. 》
《Si che ci sarà. È sicuro che stanno aggiustando il guaio di ieri, quindi..mettiti qualcos'altro!》esclama.
《Va bene. .quanti problemi che ti fai.》dico andando verso l'armadio. Prendo una maglietta nera, siccome ha solo questi colori,  un pantalone della tuta e li indosso.《Ma mi stanno troppo grandi. E se ci sarà qualcuno che ti conosce?》chiedo mettendomi davanti a lui.
《Non preoccuoarti al massimo ci saranno dei vecchi che lavorano là e se mi conoscono dirò che sei mia cugina..e poi ti stanno bene i miei vestiti.》mi accarezza la guancia. Arrossisco e gli faccio un sorrisino dandogli un bacio sulle labbra. Ci mettiamo le scarpe, io i tacchi e usciamo di casa. Entriamo in macchina e lui accende il motore.
《Mi sono vestita benissimo:maglietta nera larghissima, la tuta e i tacchi! Uau all'ultima moda sono!》ironizzo facendolo ridere.
《Tanto starai in macchina quindi..》mi dice appogiando la sua mano sulla mia coscia.
《Cosa?》chiedo.
《Perché vuoi uscire e venire con me dal proprietario?》
《Certo! Non starò in macchina.》
《Va bene allora, hai vinto tu.》ride ancora.《Ma senti una cosa..》interrompe il silenzio che si era creato. 《Chi era quella ragazza con te nelle foro sul tuo cellulare?》mi domanda. No! Ha guardato pure le mie foto?
《Cosa?! Hai osato guardare le mie foto?》grido.
《Ma dai rispondimi..》
《Ma perché ti interessa?》chiedo stritolandogli la mano che aveva appoggiato sulla mia coscia.
《No, così. .mi sembra familiare..boh.》risponde alzando le spalle.
《Ah..comunque è una mia vecchia amica Beatris..le volevo molto bene ma non ci stiamo più sentendo..la devo contattare in qualche modo.》penso ad alta voce. Lui mi guarda sorridendo per poi rigirarsi e guardare la strada. Appena arriviamo davanti al locale, non c'è quasi nessuno quindi penso che siano tutti dentro. Isaac scende dalla macchina ed io faccio lo stesso. Guardo il locale completamente diverso da ieri, sembra quasi un bar all'antica, senza le luci blu o il suono della musica assordante.
《Mi aspetti un attimo qua? Torno subito. 》Mi dice Isaac.
《Va bene dai.》gli sorrido. Lui annuisce e lo guardo mentre si allontana entrando dentro il locale. Mi guardo un po in giro non sapendo cosa fare da sola. Mi appoggio alla macchina aspettando il ritorno di Isaac, guardando le nuvole sopra la mia testa. Oggi sono molto grandi e sembrano così soffici che ti viene quasi voglia di dormirci sopra. Voglio entrare dentro il pub per vedere se hanno messo apposto il disastro che ha combinato ieri Isaac. Non penso sia molto difficile cambiare uno specchio enorme e rimettere di nuovo gli scaffali, forse. Penso a cosa fare, se entrare o meno, fino a quando non sento una mano sulla mia spalla.
《Che ci fai tu qui?》chiede una voce alle mie spalle..

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