Finalmente Marco aveva abbandonato quell'aria saccente che aveva infastidito Federico per tutto l'arco del suo racconto. Ora invece l'uomo passeggiava pensieroso avanti e indietro calpestando rumorosamente il pavimento del proprio soggiorno, e rendendo l'altro ragazzo ancora più nervoso.
Marco si fermò improvvisamente di fronte al più giovane - seduto sul divano - e incrociò le braccia al petto.
«Quindi, vediamo se ho capito bene il tutto» cominciò con la sua voce fastidiosamente roca.
Federico annuì per invitarlo a proseguire.
«Michael ha avuto la proposta per un contratto discografico a Londra, ma non l'ha accettata perché contemporaneamente anche tu hai avuto il tuo contratto qui in Italia e lui non vuole che vi separiate. Giusto?»
«Perfetto.»
Federico si impose una certa calma nonostante l'atteggiamento irritante dell'uomo, che a malapena sopportava. Doveva riuscirci, però, se voleva aiutare Michael, perché quella era l'unica soluzione possibile e Marco era l'unico uomo che avrebbe potuto aiutarlo.
«Prima di continuare... sei sicuro che sia davvero così o ti stai solo facendo delle seghe mentali?»
Federico boccheggiò perché non ci aveva pensato. Ma poi immediatamente sopraggiunse un altro pensiero che lo aiutò a convincersi.
«È così, ne sono sicuro. Ha avuto vari atteggiamenti che me lo hanno confermato.»
Marco annuì e cambiò completamente atteggiamento. Federico ringraziò mentalmente per questo, perché l'uomo adesso sembrava volerlo aiutare seriamente.
«Va bene, ho capito. Praticamente mi stai chiedendo di aiutarti a spezzargli il cuore.»
Federico deglutì e abbassò lo sguardo. Messa su quel piano, così schiettamente, il solo pensiero gli faceva male. Ma spezzare il cuore a Michael era l'unico modo per farlo allontanare da lui e seguire il suo sogno. Il tatuato annuì debolmente e Marco proseguì.
«In sostanza questa sera voi andrete a ballare in discoteca e ad un tuo messaggio dovrò raggiungervi e appartarmi nel bagno. Tu troverai la scusa di dover fare pipì e ci metterai più tempo del dovuto, così Michael verrà a cercarti e ci beccherà che stiamo limonando. È così?»
«Sì, è così.»
Federico non impazziva all'idea di dover limonare con un uomo tanto più grande di lui, né di dover limonare con l'uomo con cui una volta Michael lo aveva tradito. Ma l'unica altra possibilità era Danny, e non se ne parlava proprio. Meglio Marco, a quel punto.
«E questo lo ferirà a morte, così tanto che secondo te prenderà il primo volo per Londra e addio.»
«Tu cosa ne pensi?»
«Penso che può funzionare.»
Il tatuato si sentì più sollevato, per quanto quell'imminente futuro glielo permettesse.
Marco si alzò e si diresse verso la vetrinetta in cui teneva i liquori.
«Rum?»
«Va bene» sentenziò Federico sospirando e gettando la testa all'indietro contro il divano.
Marco riempì i due bicchieri di vetro e ne porse uno al ragazzo, che annuì in segno di ringraziamento.
«Ti ringrazio per quello che stai facendo.»
Marco si sedette accanto a lui sul divano e sorseggiò dal bicchiere.
«Sto dicendo addio alla mia amicizia con Michael, ma lo sto facendo per lui. Perché gli voglio bene e so che merita di diventare quello che vuole.»
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Potremmo respirare sott'acqua {Midez, AU}
Hayran KurguLe vite di Michael e Federico si incrociano per caso, in un bar, e da quel momento molte cose non saranno più le stesse. Midez, AU.