Spinsi la sua mano via e il suo sguardo si indurì.
Finsi un sorriso prima di afferrare uno dei suoi shots. Lo tragugiai velocemente, il liquido lasciò una scia ardente lungo la mia gola. Mi venne voglia di vomitare tutto ma lo tenni a causa dello sguardo fisso di Zayn sui miei movimenti. Ingerì lo shot in un solo colpo con una smorfia. Era il mio primo bicchierino e già mi sentivo storidita. Semplicemente fantastico.
"Ancora due e sei libera di andare a ballare con Liam laggiù." Zayn indicò una testa fra la gente. Scossi la testa per ottenere la sua attenzione e ne bevvi un altro, il gusto persisteva troppo a lungo nella mia bocca. "Questo è lo spirito!" Zayn mi mise le mani intorno alla mia vita e mi portò fra le sue gambe. Zayn mi morse un particolare punto sul mio collo e decisi di fingere un elevato stato di ubriachezza. Mi sentivo un po' stordita e non potei aiutare me stessa contro lui eccitato. "Sei già ubriaca?" Il Bradford bad boy ridacchiò. Le sue mani corsero verso l'interno delle mie cosce.
"Si, ma non sono autorizzata a questo. Ho soli sedici anni." Dissi, afferrando l'ultimo shot. "Cin cin." Esordì tenendolo teso verso lui, prima di scolarmelo. Feci finta di perdere l'equilibrio e, con mia grande sorporesa, Zayn mi fermò prima che toccassi il pavimento. Lui rise e mi circondò la vita con le sue braccia, stabilizzandomi.
"Attenta piccola, devo tenerti tutta intera." Lui ridacchiò di nuovo, prima di baciarmi sulle labbra. Un po' ubriaca, ricambiai il bacio e infilai le mie dita fra i suoi capelli. Lui afferrò il mio culo duramente e io ruppi il bacio.
"Voglio andare a ballare!" Mi lamenta, indossando il mio miglior broncio.
"Allora vai a unirti a Liam laggiù." Rispose Zayn, indicando il suo migliore amico. Cominciai a camminare nella sua direzione, ma Zayn mi afferrò il braccio fermandomi. "Se tu non vai da lui e cerchi di perderti fra la folla, giuro che ti faccio conoscere cosa sia il dolore." Mi garantì, guardandomi diritta negli occhi. Annuì e continuai la mia strada verso Liam.
Sentivo gli occhi bruciarmi sulla schiena mentre mi muovevo attraverso i corpi, contenta quando le mie braccia finalmente si agganciarono intorno al collo del ragazzo dagli occhi marroni che stavo cercando.
"Hey." Mi annunciai. Le sue mani afferrarono la mia vita e aiutandomi a oscillare a ritmo della musica automaticamente.
"Mhh.. Sei già ubriaca?" Mi sussurrò all'orecchio. Annuì vigorosamente, girandomi a strofinare il mio culo sul cavallo di Liam mentre la canzone I just had sex di Akon rimbombava negli amplificatori. Lui gemette, spingendomi ancora più vicina a se stesso e facendomi sentire la sua erezione strusciare sul mio didietro. "Stai mentendo."
Chiusi gli occhi per l'imbarazzo e scossi la testa. Merda, mi aveva letta come fossi un libro. "Stai facendo la giocherellona proprio ora, Soph. E tu lo sai." Mi morse il lobo dell'orecchio. "Ma se davvero sei ubriaca, posso fare questo."
Liam mi colse di sorpresa quando mi girò velocemente e mi baciò. Le sue mani iniziarono ad armeggiare con i suoi pantaloni, tirandosi fuori il suo membro e alzando il mio vestito allo stesso tempo. Mi staccai dal bacio, sentendo lo sfregamendo su mio interno coscia.
"Tu no-no puoi farlo! N-non in pubblico!" Gli urlai contro. Per mia sorpresa, sembrava che fosse l'unico ad avermi sentito.
"Strano, non sembri più così ubriaca Soph. Forse solo un po' brilla." Sorrise.
"Non lo farai." Lo sfidai, quando sentì il suo corpo premuto più duramente contro il mio.
"Gurdami." Rispose, prima di alzarmi su di lui. Gemetti ad alta voce e mi aggrappai forte a lui nascondendo il mio viso sul suo torso. Liam stava cantando il testo della canzone nel mio orecchio mentre mi allungava dolorosamente.
"Ho appena fatto sesso ed è stato così bello! Una donna mi ha lasciato mettere il mio pene dentro di lei."
"Io non l'ho fatto, tu sei entrato dentro di me!" Tagliai.
"Mi hai implorato per questo."
"No, non l'ho fatto!"
"E allora perché hai strofinato quel tuo piccolo culo su di me volentieri?" Le parole di Liam erano taglienti come coltelli. Perché l'ho fatto? Mi zittì e guardai altrove per la vergogna.
Lentamente, fui sottoposta a qualche tipo di attrito. Pensai che Liam desiderava questo da quando il suo sguardo si squarciò in un espressione di dolore. Era stanco di pompare se stesso dentro e fuori di me in piedi, i risultati non erano soddisfacenti.
"Muoviti, seguimi. Finiremo altrove." Liam uscì completamente fuori, ma poi gemette e chiuse gli occhi nel farlo. Mi liberai della sua presa e corsi attraverso tutte le persone che ballavano, pregando che lui perdesse le mie tracce.
"Sophie!" La musica ad alto volume coprì l'urlo di Liam in uno tranquillo. Potevo vedere i suoi capelli disordinati e la sua altezza fra i ballerini, ma non mi fermai.
Passai vicino al bar e individuai gli altri quattro ragazzi molto ubriachi che flirtavano con tutti coloro che gli si avvicinavano. Mi videro sola e le loro mascelle arrivarono a terra, i loro occhi arrabbiati. Fortunatamente il loro stato di ubriachezza rallentò la loro reazione e io stavo già correndo verso l'uscita quando loro lasciarono il loro sgabello.
Fermai un taxi non appena fui fuori, desiderando che quell'incubo fosse già finito. Salì nell'automobile, sdraiandomi sul sedile posteriore esausta.
"Dove devo portarla?" Mi chiese il tassista dallo specchio. Gli quasi dissi il mio indirizzo, ma poi mi ricordai che era stata mia mamma a vendermi ai One Direction così gli diedi l'indirizzo di Kristen, sperando che lei mi avrebbe perdonato per avere lasciato lei e Amber aspettarmi in macchina per probabilmente delle ore dopo la seduta spiritica.
"4505 Shamrock Avenue." Gli dissi. Il nome di Niall mi saltà in testa allo stesso tempo, ma non lo accettai e, invece, mi concentrai sullo stabilizzare la mia respirazione.
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Prisoner of my own body (italian translation)
ФанфикA Sophie, sedici anni, il futuro riserva più di quanto si aspettasse: i One Direction. I ragazzi, in particolare Harry, prendono subito in simpatia il suo corpo e l'atteggiamento grintoso. La rapiscono per usarla come loro piccolo giocattolo, raccon...