La canzone "I Want" arrivava piuttosto forte alle mie orecchie quando mi svegliai intontita.
"Qualcuno potrebbe spegnere quella cosa?" Dissi con voce roca. Avevo un mal di testa enorme. Mi strofinai le tempie con entrambe le mani lentamente; quello che era successo un paio d'ore fa era annebbiato nella mia mente. Sono ancora dietro le quinte. Questo spiegherebbe la musica. Pensai, ricordando alcuni importanti dettagli di prima. Mi guardai intorno, notando che la camera era un po' diversa. Un piccolo buffet su un tavolo, con gli abiti da concerto di Harry qua e là.
Poi una cosa mi colpì completamente: ero l'unico essere vivente nella sala. Ora sarebbe il momento perfetto per fuggire, non credi Soph? Presupposi alzandomi traballante. Tremando leggermente mi diressi verso la porta che sembrava una possibile via di fuga.
Il mio cuore saltò un battito quando afferrai e girai la maniglia lentamente, contenta ma sorpresa che non fosse chiusa a chiave.
Harry non sarebbe stato così sconsiderato, o no? Voglio dire, lui continuava a sostenere che erosua, quindi non mi avrebbe lasciato questa possibilità di fuggire. O forse avrebbe pensato che avrei dormito tutta la durata del concerto... Deliberai interiormente, pensando che non ci fosse un tranello in tutto questo. Bah. La cosa peggiore che sarebbe potuta accadermi è che mi avrebbe afferrata di nuovo, e mi avrebbe scopata senza fine. Rabbrividii al pensiero sgradevole, le mie cosce concordarono sul fatto che non sarebbe stato piacevole se mi avesse preso.
Presi tutto il mio coraggio con entrambe le mani e sbirciai fuori dalla porta. Guardai su entrambi i lati del lungo corridoio, diventando un po' emozionata quando nessuno sembrava essere in vista.
Chiusi attentamente la porta della mia "prigione" dietro di me, cammina in punta di piedi prima cercando un'uscita prima di trovarla sul lato destro della sala.
Tutto il mio corpo era praticamente bombardato con spasmi di dolore e dolori muscolari, ma dovevo continuare la mia fuga e ignorare tutto il pulsare doloroso. Sentì fiocamente il finale della loro canzone. Oh cazzo! Corsi lungo il resto del corridoio prima di lanciarmi verso la porta di uscita. Le pareti intorno a me pulsavano con il tifo della folla così come l' allegro addio ai One Direction. Sentì una porta aprirsi. Il panico si impossessò di me quando le loro voci diventarono più chiare e meno lontane.
Inciampai giù per una scala molto stretta, il mio cuore batteva in modo irregolare nel petto. L'inevitabile era accaduto, ero inciampata nei miei stessi piedi rotolando giù per le scale e sul pavimento. Chiusi gli occhi per la paura, ma qualcuno aveva fermato la mia caduta, mi catturò con entrambe le braccia.
"Grinta." Aprì gli occhi per la sorpresa e per lo shock. i miei occhi erano bloccati in quelle imnotizzanti iridi blu che avrei riconosciuto ovunque.
"Che dia-" Fermai Niall bruscamente, baciandolo appassionatamente per farlo tacere. Lo sentì rilassarsi un po' tra le mie braccia e poi rispondere al bacio. "Non sei. Tu. Suppongo. Ugh. Sia al piano di sopra?" Chiese tra baci frenetici. Mi tolse la sciarpa e iniziò a baciare il mio collo, succhiare e leccare ovunque poteva. Lo sentì gemere, e spingermi contro il muro. Le sue mani afferrarono la mia vita, il suo bacino premuto contro il mio eccitati.
"Tu sei una così cattiva ragazza Soph, lo sai." Gemette lui, inchiodandosi più forte contro il mio corpo. Lo tirai solo più vicino al mio corpo, pregando che Harry non apparisse in cima alla scala. Bruscamente Niall smise di toccarmi tutto, ansimando leggermente. "Dovrei portarti da Harry, adesso." Disse molto tranquillamente, come se stesse leggendo i miei pensieri.
"Per favore non farlo! Mi ucciderà per aver tentato di fuggire. Farò qualsiasi cosa!" Supplicai. Sospirò, passandosi le mani tra i capelli. Prese attentamente il mio viso tra le mani, guardandomi negli occhi con amore, ma con un altro sentimento che non riuscivo a capire. "Bene. Non glilo dirò. Ma dovresti aiutarmi a risolvere un altro problema, per me."
"Quale?" Chiesi esitante. Premette il suo corpo che toccò ancora una volta il mio e, questa volta, sentì la sua durezza contro il mio stomaco.
"Permettimi di fare l'amore con te." Sussurrò, togliendomi una ciocca di capelli dal viso. Ero sbalordita.
"Ti prego Niall, non costringermi a farlo. Tutto, ma non questo. " Chiesi con gli occhi spalancati.
"O questo o vado a prendere Harry e lo guardo fotterti fino a farti a brandelli." La sua voce aveva assunto un tono un po' più arrabbiato. Vedendo che mi aveva spaventata, ammorbidì un po' i suoi lineamenti, prendendomi per mano. "Vieni" Anncunciò, trascinandomi con lui. Mi trascinò indietro attraverso la porta da cui era entrato, ci trovammo di fronte ad un altro corridoio pieno di porte grigio opaco. Ne aprì una, che presupposi fosse la sua, spingendomi delicatamente dentro e chiudendo la porta dietro di sé.
Sembrava esattamente come la stanza dove mi trovavo prima, tranne per il buffet di cibo che era leggermente più grande e la roba di Niall che era sparpagliata ovunque.
Senza perdere tempo, il ragazzo irlandese premette le sue labbra sulle mie, facendomi cadere sul divano. Non potei fare a meno di rispondere alle sue labbra morbide, gemendo e incontrendo i miei fianchi contro i suoi.
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Prisoner of my own body (italian translation)
FanfictionA Sophie, sedici anni, il futuro riserva più di quanto si aspettasse: i One Direction. I ragazzi, in particolare Harry, prendono subito in simpatia il suo corpo e l'atteggiamento grintoso. La rapiscono per usarla come loro piccolo giocattolo, raccon...