Jealous

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 "I One Direction sono richiesti al gate H. Il vostro jet vi sta aspettando". La voce della signora all'altoparlante risuonò attraverso l'aeroporto. Harry sorrise sfacciatamente.

"Adesso dimmi quanto sono grande". Si vantò.

"Non così in fretta, riccio". Dissi, schioccando la sua bolla di felicità. "C'è qualcosa di strano". Mi guardai intorno. Le ragazze li cercano ovunque, sussurrando tra di loro. Un gruppo di loro ci guarda. Il riconoscimento infiamma i loro occhi alla vista dell'abigliamento firmato One Direction. Cominciano ad urlare all'impazzata, correndo verso di noi come animali selvatici.

"Corri!" Urlò Niall, prima di afferrarmi. Giusto. Ora ricordo. Ha paura di essere assalito.

Gli sguardi sulla faccia del ragazzo quando iniziano a correre non hanno prezzo, le borse per la spesa che volano avanti e indietro nelle loro mani. Niall mi tira con lui mentre lui e i ragazzi iniziano la corsa, seguendo le indicazioni su alcune tabelle che inidicano l'uscita H.

Mi stavo divertendo come mai, ridendo come una pazza mentre loro scorrazzavano come delle prede terrorizzate.

"Smettila di ridere e muoviti!" Disse Niall, con un sorriso che si formava sul suo volto. Schiamazzai ancor di più e aumentai leggermente il ritmo per recuperare il distacco con il resto della band. La mia sciarpa mi frustava il viso mentre correvo. Le ragazze continuavano a stridere come matte, facendomi venire mal di testa con tutte le loro rischieste stupide.

"Harry! Lascia che ti tocchi!"
"Firma il mio reggiseno, Liam!"
"Baciami Niall! Anch'io sono irlandese!"
"Zayn! Ti amo Zayn!"
"Louis, scopami!"

Un altro urlo. A quel commento, Louis si girò durante la sua corsa e mi lanciò un occhiolino. Alzai gli occhi e ridacchiai. La sicurezza arrivò in fretta e ci aiutò, mantenendo i fan impazziti dietro di loro.

Arrivammo alla porta ansimando. Strinsi forte il mio stomaco ridendo, trovando ancora la cosa divertente.

"Dovremmo farlo di nuovo qualche volta!"

Liam, Harry e Zayn mi guardarono increduli, ma Niall e Louis si unirono alla mia risata.

"Dovete ammettere che, chiaramente, i vostri travestimenti non erano dei migliori". Ridacchiai ancora un po'. Qualcuno si schiarì la gola dietro di noi. Mi voltai verso il suono e la mia mascella cadde a terra. Arrivò un meraviglioso uomo in uniforme da pilota con gli degli occhi per cui si potrebbe morire. Era di medie dimensioni, ma tutto di lui gridava 'sexy'. Sentì le mie ginocchia indebolirsi e mi appoggiai a Niall per mantenere l'equilibrio. Lui mi sorrise, esponendo due file di denti bianco perla. Guardai lontano e gemetti piano nel collo di Niall. I ragazzi si girarono di riflesso a guardarmi, i loro occhi bruciano di gelosia. Si pongono tutti accanto a me e Niall mi afferra la vita, abbracciandomi a lui. Oh, grande. Stanno giocando a fare i possessivi. Non potei evitare di pensare.

"Signori, signora". Parlò l'uomo, fermandosi a guardarmi per un secondo. "Il mio nome è Ian. Sarò il vostro pilota per oggi. Quindi, se volete procedere a bordo del jet. I bagagli sono già stati caricati. Potete anche consegnarmi il resto dei bagagli, mi limiterò a portarli in aereo e lasciarli a vostra completa disposizione". Sorrise di nuovo. Louis, Liam, Zayn e Harry gli rifilarono le borse. Povero ragazzo. Ha un aspetto dolce. Lo guardo con aria sognante mentre lotta un po' con tutte le borse. "Sono un po' in ritardo, sarebbe buono se riusciste ad imbarcarvi ora". Aggiunse Ian, indicando con la testa il jet. Harry, Niall, Zayn, Liam e Louis gli lanciarono uno sguardo geloso, prima di dirigersi verso l'aereo. Niall mi lasciò andare mentre camminavamo e Harry prese il suo posto, portandomi molto più vicina a se stesso.

"Perché hai gemuto?" Sussurrò nel mio orecchio. Cercai di scrollarmelo di dosso, ma la sua presa si rafforzò. "Sophie. Perché hai gemuto?" Harry tagliò le sue parole. Non risposi. Salì le scale che portavano dentro il jet, merdendomi il labbro nervosamente. Harry mi stava alle calcagna. I ragazzi mi seguirono e Ian chiuse il portellone alle sue spalle. Appoggiò i sacchetti per terra e si raddrizzò, in qualità di professionista.

"Ci vorrà un massimo di cinque ore per raggiungere Londra, quindi spero che vi godiate il volo". Finì. Annuì e gli sorrisi, anche se i ragazzi mi stavano inviando sguardi omicidi. Mi guardò e raggiunse la sua cabina, probabilmente per avviare i motori.

Feci spallucce ai ragazzi e mi presi il tempo di valutare le parti interne del jet. Mi resi conto che i jets privati sono come dei salotti su un aereo. E' così bello e lussuoso e- le mie fantasticherie vengono interrotte quando Liam mi spinse al centro del 'salotto' facendomi sedere sul tappeto. Piagnucolai quando il butt-plug venne spinto più in profondità dentro di me. "Vogliamo sapere perché hai gemuto alla vista di Ian". Disse Liam, guardandomi diritto negli occhi.

"Perché è sexy". Risposi. "E io ho un sex toy nel sedere che aumenta la mia eccitazione". Aggiunsi sfacciatamente. I loro volti si trasformarono in smorfie, gelosia scritta dappertutto.

"Forse hai bisogno che ti ricordiamo che non puoi avere fantasie su nessuno, eccetto noi". Sussurrò ribollente Liam, abbastanza forte perché tutti sentissero.

"Non ho detto che voglio che mi scopi, ho solo detto che è sexy". Mi lamentai.

"Uguale". Rispose Zayn.

"Credo che non abbiamo finito la nostra prima partita, dico bene ragazzi?" Disse Louis, mettendosi seduto dietro di me. Oh no.

Tutti annuirono e presero il loro posto in un cerchio attorno a me ancora una volta. "Feci una corsa intorno ad esso, ma Liam mi afferrò la caviglia, tirandomi verso di lui.

"Allora" Iniziò Liam.

"Voglio vestirla prima di cominciare. Sarà più divertente". Tagliò Harry. Guardò dentro le sue borse e frugò in un paio. Finì per tirare fuori un vestitino da cheerleader molto rivelatrice.

"Inizieremo con questo". Disse, gettando il costume ai miei piedi.

"Inizieremo?" Chiesi con coraggio.

"Oh, ne ho molti di più. Per il nostro piacere di osservazione. Non che il pigiama non sia sexy, ma abbiamo bisogno di un piccolo cambiamento di tanto in tanto". Sorrise maliziosamente. E, solo per farti sapere, nessuno dei costumi richiede la biancheria, quindi puoi riconsegnarmela".

"Harry, tutte le tue borse sono piene di costumi?" Chiese Louis. Mi stavo chiedendo la stessa cosa ma non avevo il coraggio di chiederlo.

"Quelli e altri sex-toys. Quella boutique di Ann Summers era così da acquolina in bocca". Rise sommessamente. Sono inorridita. "Basta. Ora, cambiati". Batté le mani, sedendosi con gli altri.     

Prisoner of my own body (italian translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora