"Per favore... No!" Piagnucolai e lottai sotto di lui.
Harry mi ignorò e si mise a cavalcioni sui miei fianchi per immobilizzare il mio corpo che era più basso dal momento che le mie braccia erano già bloccate a causa del fottuto divano.
Cercai di sollevare il ginocchio per dargli un calcio lì dove il sole non splendeva, ma lui facilmente mi afferrò la gamba già dolorante e mi lanciò un'occhiataccia furiosa prima di sbottonarsi i pantaloncini. I suoi occhi non erano più verdi, erano neri di desiderio.
"AIUTO!" Urlai cercando di ottenere l'attenzione di qualcuno che sarebbe potuto essere al di fuori della stanza. "Lui-" Harry mise il palmo della mano sulla bocca per soffocare le mie grida. Cercai di morderlo ma, inaspettatamente, mi ritrovai la mia sciarpa nera in bocca e legata dietro la mia testa, imbavagliandomi.
"Adesso stai zitta." Disse Harry dopo avermi legato il grosso nodo dietro la mia testa. Fece scivolare velocemente i pantaloncini giù per le gambe e procedette slacciando la mia felpa. Mi abbassò poi le spalline della mia canottiera che rotolarono verso il basso fino ad esporre il mio seno. Lo stuzzicò un paio di secondi con pizzicotti e strusciatine per far indurire i miei capezzoli. L'unica cosa che potevo fare era guardare con orrore come il mio corpo rispondeva eccitato ai suoi modi rozzi. Le sue mani scesero alle mie mutandine, facendole scorrere giù per le mie gambe immacolate. Tremai quando l'aria fredda arrivo verso la mia area sensibile. Harry gettò i vestiti che erano stati tolti da qualche parte nella stanza, prima di girare il mio corpo in modo da rendere visibile il mio culo.
Sapevo cosa stava per accadere quindi chiusi gli occhi e piagnucolai mentre una delle sue mani strofinava il mio culo e l'altra mi teneva ferma sotto di lui. Mi diede uno schiaffo e io gridai nella sciarpa più forte che potevo. La sensazione di bruciore non se ne era ancora andata quando mi colpì di nuovo. Mi sorsero delle lacrime negli occhi mentre lui continuava a schiaffeggiarmi sempre più forte ad ogni colpo che passava, le urla uscivano dalla mia bocca mentre lo faceva.
"Allora. Mi. Insulterai. Ancora?" Sibilò Harry tra gli schiaffi molto forti. Scossi la testa negando, appena in grado di rimanere cosciente. La mia pelle sulla parte posteriore era dolorante per il suo tocco mentre ammorbidiva i suoi movimenti. Si fermò dallo scluacciarmi del tutto e sospirò ad alta voce prima di girami ad affrontarlo.
Mi tolse la sciarpa odorante di Louis dalla mia bocca. Aprì gli occhi pieni di lacrime per la paura ma Harry si chinò con attenzione e mi baciò con leggerezza.
"Non farmi arrabbiare ancora okay, amore?"
Annuì piano anche se ero sicura che avrei trovato il modo di farlo arrabbiare ancora, un giorno, a causa della mia testardaggine e il mio atteggiamento grintoso. Emisi un sibilo quando il mio culo sensibile entrò a contatto con il divano in pelle. Le sopracciglia di Harry si inclinaro in una smorfia di preoccupazione.
"Ti farò dimenticare il dolore." Mi disse, prima di inserire una delle sue dita abili dentro di me. Io gemevo ad alta voce. Il suo unico dito aveva già toccato il mio punto debole. Il mio respiro era ancora affaticato mentre inseriva fino a quattro dita, andando sempre più veloce e forte. La mia mente era così annebbiata dal piacere che non riconoscetti lo stesso Harry aprire la sua stessa zip e posizionarsi tra le mie gambe. Tutto ciò a cui riuscivo a pensare era quanto bene lui avrebbe potuto farmi sentire ogni tanto.
Il dolore era quasi inesistente quando spinse dentro me e cominciò a penetrarmi beatamente dentro e fuori ad un ritmo rapido. Gemiti si riversavano fuori dalla mia bocca come una cascata, avvertivo il mio orgasmo avvicinarsi di già.
Volevo afferrarlo, ma la trazione della corda attorno ai polsi non me lo permise. Lui entrava dentro di me con forza, gocce di sudore si formarono tra le sue ciocche castane.
Harry mosse una delle sue mani verso il mio clitoride, lo sfregò in circoli rozzi.Ci volle di tutto per farmi arrivare all'orgasmo. Lo rivestì con i miei umori e lui iniziò ad andare più veloce per arrivare al suo culmine. Lui gemette a bassa voce solo pochi secondi dopo, riversandosi dentro di me. I suoi colpi erano diventati imprecisi e poi scomparvero completamente. Lui uscì e mi baciò sulla fronte, prima di rivestirmi con i miei vestiti precedenti.
Lottai per tenere gli occhi aperti, ma la mia mente cedette al sonno prima che Harry ebbe finito di infilarmi i miei vestiti completamente.
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Prisoner of my own body (italian translation)
FanfictionA Sophie, sedici anni, il futuro riserva più di quanto si aspettasse: i One Direction. I ragazzi, in particolare Harry, prendono subito in simpatia il suo corpo e l'atteggiamento grintoso. La rapiscono per usarla come loro piccolo giocattolo, raccon...