"Una cosa accade soltanto se ci credi davvero, ed è crederci che la fa accadere."
Louis' POVErano passati ormai quattro giorni da quando eravamo chiusi in quell'ospedale in attesa di qualche riscontro positivo, ma ancora niente.
La sera andavo a casa e poi il mattino dopo ritornavo lì, ogni giorno...non riuscivo a starmene a casa sapendo che lei era in ospedale!
Ma la quinta mattina notai un qualcosa di insolito...
Niall non c'era!
Lui era solito restare in corridoio, seduto fuori alla porta o alzato a guardare al di fuori della finestra, ma quella mattina non era lì fuori.'Vabbè...forse sarà tornato a casa per riposarsi un po' ' pensai.
Provai a chiamarlo, ma non rispondeva e allora reputai che la mia teoria potesse essere plausibile.
Entrai così in camera di quella ragazza alla quale ci eravamo subito affezionati, e che stavamo iniziando a conoscere sempre più grazie alle sue sorelle adottive e a Ron.Ma una volta entrato...
"Niall?"
Mi sarei aspettato di trovare le gemelle o Ron, ma non Niall!
Ovviamente non mi sentì, stava dormendo come un sasso, seduto sulla sedia, sdraiato solo col busto sul letto e con la testa appoggiata sul cuscino di Giusi, con una mano tra i capelli della ragazza e l'altra che le stringeva la mano, la bocca quasi schiusa dalla quale usciva una fievole 'sinfonia', che i ragazzi ed io conoscevamo moooolto bene, dato che a causa sua passavamo molte notti insonni.
Fui tentato di lasciarlo dormire, ma se l'infermiera fosse entrata e lo avesse visto, avrebbe di sicuro fatto un marasma colossale.
Mi dispiaceva per Niall, però.
Vederlo così stanco, triste e pensieroso...non era da lui mostrarsi così.
Da un lato però ero anche contento di averlo trovato lì, perché significava che era riuscito a superare il suo ostacolo, la sua paura.Restai lì a guardarli per qualche minuto, in fondo erano una bella coppia, ma poi decisi di svegliarlo.
Mi accovacciai accanto a lui e cercai di richiamare la sua attenzione stringendogli il braccio.
Come risposta ottenni solo un grugnito, però."Hei...Niall...Niall, sveglia!" dissi agitandogli il braccio che stringevo.
Niall si svegliò di soprassalto."Eh? Chi è? Dove sono?" disse velocemente e con voce roca guardandosi intorno.
"Sono io, Lou...tranquillo, non è successo niente..."
"Oh Lou...- si stropicció gli occhi e si passò energicamente le mani tra i capelli - Che ore sono?"
"Le otto passate...-mi sedetti sul letto, di fronte a lui e sorridendogli - Finalmente ce l'hai fatta, eh biondo?"
"Che? - gli indicai Giusi con la testa e lui sorrise - Ah! Beh...pare di sí."
"Come stai?"
"Stanco..."
"Perché non vai un po' a casa? Ti riposi un pochino e poi torni, se ci dovessero essere delle novità, ti chiamo."
"Ce la faccio, Lou...voglio solo che si risvegli al più presto."
"Lo vogliamo tutti...- lo vidi sbadigliare e mi venne quasi da ridere - Va' a casa Niall...dormi un po', mangi qualcosa, ti fai una doccia soprattutto..."
"Stai dicendo che puzzo?"
"In effetti...- Niall odoró la sua maglia e fece una faccia disgustata. Questa volta non riuscii a trattenermi e scoppiai in una risata fragorosa. Poi mi voltai verso la nostra amica - Resto io con lei, tranquillo."
"Non riesco ad allontanarmi da lei, Lou...però è anche vero che necessito di una bella doccia e di un mega panino..."
"Hei! Sei più sorridente o sbaglio?"
"No, non sbagli. Sembra che questa ragazza sia in grado di cambiarti l'umore solo con la sua presenza. - le accarezzò la guancia e stiracchiandosi - Mamma, come sono stanco!"
"È l'età, caro mio, l'età!"
"Ma fottiti!- mi diede una spallata e rise - A prova contraria, tu sei più vecchio di me. - e passandosi una mano sulla guancia - Devo farmi anche la barba...uff."
"Sì, sei piuttosto messo male, Horan hahahhah...dái, vai tranquillo, ci penso io a lei in tua assenza. E metti il telefono a caricare! Ti si è scaricato di sicuro...ho provato a chiamarti ma risultavi irraggiungibile."
"Probabile.-controlló il cellulare e notò che era spento poi guardò lei un istante, le sorrise debolmente accarezzandole i capelli e le lasciò un bacio leggero sulla fronte. Sorrise anche a me ed uscendo dalla camera- Grazie, Tommo, ci vediamo più tardi." disse chiudendosi la porta alle spalle.
