4) The waitress is right for me.

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JAMES' POV

Se avessi dovuto dare retta al famoso proverbio, "il buongiorno si vede dal mattino", mi sarei dovuto sigillare in casa e non mettere il naso fuori per nessun motivo al mondo.

La sveglia non era suonata ed ero arrivato a lavoro con un'ora di ritardo. Mi ero anche subito le sgridate della mia segretaria. Quando Nicole inveì contro di me in tutti i modi possibili, alzando la voce e attirando l'attenzione di altri impiegati, mi irritai e tentai di mantenere la calma. Chissà cosa pensava la gente di quello squallido teatrino. In teoria, ero io al timone di tutta l'azienda, eppure mi stavo facendo umiliare dalla mia assistente direzionale come un moccioso indifeso dinanzi a sua madre. Decisi di lasciar correre per non alimentare ancora la curiosità della folla che si era creata intorno a noi ma, rimasto solo con lei, mi avvicinai con l'intenzione di sgridarla e concludere con un bel licenziamento. La ragazza, appena mi vide allungarmi e sporgermi, incollò avida le nostre labbra e iniziò a muoversi sulla mia bocca espertamente. Avrei voluto ritrarmi, mostrare la mia autorità, cacciarla via per quell'ultimo affronto, invece riuscii solo a rispondere al suo assalto, arpionando i suoi fianchi e avvicinandola a me. Emisi un gemito gutturale e lusingato, in risposta al suo sussulto eccitato. Il nostro rapporto aveva oltrepassato i limiti lavorativi già da molto tempo e, in fondo, era comodo poterla chiamare nel momento del bisogno. Mi spinse verso il mio ufficio per ripararci da eventuali sguardi indiscreti, però la accompagnai gentilmente nello sgabuzzino. Inizialmente sembrò scocciata di questa deviazione, ciò nonostante la distrassi con le mie dita esperte e demmo libero sfogo ai nostri istinti primordiali.

Nicole era infastidita dal mio divieto e non cercava neanche di nasconderlo. Nessuno, oltre me e la mia famiglia, poteva varcare la soglia del mio ufficio. La sola idea che qualcun altro vi mettesse piede, mi innervosiva. Era il mio spazio e lo condividevo con chi era importante per me.

Fui impegnato tutto il pomeriggio in un grosso progetto con il Giappone e due riunioni. Non potei recarmi al "Ryan's New York" per rilassarmi almeno un po'. Per fortuna sapevo che restava aperto fino a tarda notte, quindi afferrai il telefono e composi il numero del mio migliore amico, Andrew.

Dopo svariate suppliche e promesse in cambio, lo convinsi a passare una piacevole serata con me e quel locale assai carino.


SABRINA'S POV

Quella mattina mi svegliai di buon umore, feci jogging e comprai persino la colazione per me ed Alexis. Lavorammo ad un ritmo sostenuto e non estenuante in quelle ore antimeridiane.

Controllavo l'orologio ossessivamente e sperai di vedere quel sorriso provocatorio. I miei sogni divennero realtà e quell'imprenditore sensuale ammiccò verso di me. Mi chiese un espresso e mi regalò un occhiolino malizioso. Rimasi imbambolata a fissarlo e mi riscossi, provando a ricambiare il suo gesto. Lui mi parve sorpreso e si lasciò trasportare da una sonora risata.

In un millesimo di secondo, i bellissimi diamanti azzurri di James vennero sostituiti da due occhi marroni, anonimi e assonnati del tizio davanti a me. Un signore di mezza età stava stravaccato sul bancone, strascicando le parole. Era palesemente ubriaco, nonostante fosse ancora molto presto. Ma non mi spaventai: insomma quelle braccia mingherline non avrebbero potuto far del male nemmeno ad una mosca. Tutto l'opposto di quei bicipiti muscolosi e gonfi di Harrison che avrei voluto toccare, carezzare, graffiare.... E stavo farneticando, era ufficiale! Non solo l'avevo immaginato flirtare con me, avevo pure sentito la sua pelle sotto i miei polpastrelli, la sua carne sul mio palmo.

Scossi la testa e mi guardai nei paraggi, sperando che nessuno avesse osservato quella patetica scena. Probabilmente strambe espressioni si erano dipinte sul mio viso e io avevo lanciati sguardi ammiccanti praticamente nel vuoto. Con mio sommo dispiacere, notai che una bambina mi stava scrutando con un cipiglio confuso sulla fronte.

Alla ricerca di un nuovo inizioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora