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Sophie

"Sbrigati!" grido correndo.
"Arrivo, ma guarda che non scappano." dice Harry raggiungendomi.
"Lo so, ma abbiamo già perso abbastanza tempo mangiando da Crusty, e mi stavo annoiando."
"Sto iniziando a conoscere le varie versioni di te." dice ridendo.
Eh?
"Cosa vorresti dire con questo? Se volevi una ragazza che fosse sempre uguale, bhe... Quella non sono io."
Mi giro e mi rimetto a camminare verso chissà dove.
"No, aspetta. Non hai capito. Finalmente riesco a vedere come sei veramente, e non la maschera che usi per nasconderti."
"Io...io non uso nessuna maschera." dico fermandomi, ma senza girarmi. "Cerco solo che la gente non scopra i miei segreti... E vorrei che rimanesse così, grazie!"
"Dai, non arrabbiarti." dice, e lo sento avvicinarsi.
Mi metto a correre, perche non voglio che mi raggiunga.
Ma lui è più veloce, e prima che me ne accorga sono già in aria.
"Ahhh, lasciami andare!" grido.
"Hai detto che volevi divertirti? Ecco, o almeno, io mi sto divertendo." dice, e anche se non riesco a vederlo in faccia, vedo il suo ghigno.
"Bhe, io no. Quindi mettimi giù!" ordino.
"Come desidera." e mi mette giù.
Ma prima che possa scappare di nuovo mi prende per i fianchi e mi bacia sul collo.
Io lo piego per il solletico.
"Dai, basta." dico, ma con meno convinzione di quanto volevo.
"...siii, certo." e continua.
"Mu giro a guardarlo, e lo vedo...rilassato, divertito.
Mi avvicino un po' e ci baciamo.
Un bacio, morbido, caldo.

*****

"Ma che tipo di negozi sono? O meglio, erano."
"Tutti i tipi praticamente. Da quelli che vendevano cibo, quelli di vestiti, scarpe, strumenti...eccetera." dice sorridendo.
Io inizio a far dondolare le nostre mani.
"E... Perché sono falliti o hanno chiuso?" chiedo.
Lui si ferma, fa un bel respiro.
"Molti dei negozi sono falliti, altri hanno chiuso, ma non di propria iniziativa. Altri erano diretti da persone che poi sono morte senza eredi." si blocca. "O altri...sono stati...distrutti."
"In che senso...distrutti? Bruciati in un incendio, o distrutti tipo dalla caduta di un albero?"
"No, distrutti da persone durante le rapine, o soltanto magari da atti vandalici fatti alla cazzo. E uno di quei negozi era...di mio padre."
Oddio.
"Scusa, non volevo che tu... Mi dispiace tanto." dico
"No, non devi scusarti. Lo dovevo dire a qualcuno prima o poi, e quel qualcuno sei tu ."
Mi cinge i fianchi con una mano, e io mi avvicino a lui.
"Non parliamone più... " dico.
Lui annuisce e continuiamo a camminare.
Continuo a chiedermi un sacco di cose riguardo suo padre.
È morto perché lo hanno ucciso durante una rapina.
Oppure è morto carbonizzato in un incendio appiccato da vandali.
O meglio, suo padre è morto?
Meglio lasciare stare.


Eccoci.
"Finalmente!" esclamo.
"E già. Eri impaziente, eh?"
"Molto." rido.
"Di solito c'è qualcuno o possiamo andare tranquilli?" chiedo.
"No...bhe, a volte passano dei ragazzi per farsi le canne, ma di rado."
"Meglio!" dico con un sorriso malizioso.

Entro nel primo negozio che vedo.
Aprire la porta è stato facile, è bastato un calcio e la porta è crollata.
Chissà che cosa c'è qua dentro.
Ci sono un sacco di scatole chiuse, e faccio fatica ad aprirle.
Vedo un coltello per terra, cosa un po' spaventosa, e lo uso per rompere l'involucro.
"Oddio!" dico.
Non riesco a crederci.
La scatola è strapiena di bombolette spray, barattoli di vernice, stampi per disegni e scritte...insomma, il PARADISO.
Corro fuori per cercare Harry.
Lo vedo sull'erba con una scatola in mano.
"Ehi. Che cos'è quel sorriso?" mi chiede alzandosi.
"Non lo so...forse questa?!" dico mostrandoli le scatole.
"No, ma dai! Bhe,tu hai avuto molta più fortuna di me." dice mostrandomi il contenuto della sua scatola.
Mi metto una mano sulla bocca per cercare di non ridere.
La scatola è piena di roba inutile, tipo cibo scaduto o confezioni di prodotti vecchi di almeno dieci anni.
"Divertiamoci con le cose che ho trovato!" propongo.
Lui mi guarda con aria divertita e annuisce.
Nel giro di mezz'ora tutto -e dico tutto- e ricoperto da scritte colorate.
Ormai il sole è calato, quindi deduco che sono quasi le sette.
Decido di portarmi dietro le scatole con dentro la roba, anche se so che sarà complicato tenerle sullo scooter.
"Se le togli dalla scatola secondo me ci stanno nel portarobe."
"Si, forse hai ragione." ci provo, ed infatti aveva ragione.
Ma le altre scatole che ho trovato in altre baracche non ci stanno, così me le metto dentro la felpa.

La ragazza dai capelli arcobalenoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora