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Sophie

Riley è molto simpatica.
In questi pochi minuti mi ha spiegato il cacarattere di ogni prof,  da quello più stronzo aquello più gentile.
In realtà dovrei ascoltare la prof. Urso -mi sembra che si chiami così- che sta rispiegando tutte le regole alla classe,  e per classe intendo io.
"Hai capito Sophie?" chiede la prof.
"Ehm,  si certo!" dico,  sperando che stesse parlando delle regole.
"Bene,  ora vieni qua alla cattedra e presentati alla classe." dice.
COSA?! NO! Assolutamente no,  non voglio umiliarmi.
Mi alzo il più lentamente possibile,  e mi sembra di essere una scimmia pronta per entrare nella gabbia.
Arrivo al posto ed incomincio.
"Ehm,  io mi chiamo Sophia Milsten, ma tutti mi chiamano Sophie.
Mi sono trasferita qua da mio padre il 7 gennaio perché... Mia madre si voleva trasferire ed io non volevo andare con lei.
Bhe... Questo è tutto." dico di fretta,  e corro a posto.
Ma prima di raggiungere la meta quella stronza mi ferma cviedendomi "Bhe,  non hai hobby o... Pratichi qualche sport,  insomma,  cosa fai durante il giorno?"
No,  non ne l'ha chiesto veramente.
Devo pensare a qualcosa. "Ehm... Vado in giro con... Lo skate. " dico,  e corro a posto.
La campanella suona,  finalmente,  liberandomi da ogni stress.

Alluscita Riley si era offerta di riaccompagnarmi a casa, ma ho rifiutato.
Non per cattiveria, ma è che dovevo rilassarmi..e l'unico modo per farlo è giocando a calcio.
E di certo non potevo portarla con me.
Vado il più in fretta possibile con lo skate a casa,  perché voglio cambiarmi.
Se tipo qualcuno dei miei nuovi compagni mi riconoscesse per i vestiti,  sarebbe un guaio.
Mi metto dei pantaloni della tuta,
una maglietta e una felpa un po' da maschio, perché se qualcuno dei miei nuovi compagni mi vede non voglio che mi riconosca.
Anzi, mi lego i capelli in uno chinion e mi metto un cappello.

La strada per il capetgo la percorro a piedi,  con il pallone in mano,  ma più mi avvicino al campo e più mi viene l'ansia.
Ho un brutto presentimento.

Giro l'angolo e vedo... Il ragazzo di oggi e altri ragazzi.
NO! NO! NO! NO!
Non può essere. Ma cazzo,  non c'è una vta che mi vada tutti bene.

La ragazza dai capelli arcobalenoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora