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Sophie

"Papà, ho invitato un'amica, per te va bene?" chiedo quando entro.
"Si, certo. Ma non fate troppo rumore." dice.
"Si" diciamo in coro.
Quando entriamo nella mia camera mi vergogno molto. Stamattina ho dimenticato di rifarmi il letto, e Ted mi ha cambiato le lenzuola.
Il problema è che mi ha messo quelle che mettevo da bambina con le principesse.
Ci sediamo e iniziamo a parlare di ragazzi, di trucchi e di canzoni, insomma, il solito.
Ad un certo punto mi viene in mente una domanda che mi sono fatta fin dal primo giorno in cui l'ho conosciuta.
"Posso chiederti una cosa? Puoi anche non rispondere se non vuoi..."
"Mmm... Ok...Spara!" dice
"Ok... Quei tagli te li sei fatta tu?"dico titubante.
"...uhm...ssii" dice coprendosi.
"...e perche? " chiedo incerta.
"Bhe...a questo vorrei non risponde... Puoi rispettare la mia privacy?" dice un modo implorante.
"Certo."

Sono quasi le 6.30 e Riley insiste sul fatto che mi dovrei mettere qualcosa di più sexy.
"Te l'ho già detto che andiamo al parco?" dico ridendo.
"Bhe, ciò non ti permette di metterti la tuta!" esclama.
"Vero... Allora mi metto questi..." dico prendendo un paio di jeans strappati sulle coscie e una maglietta a maniche corte con sopra topolino che fa il dito medio.
"Mmm... Va bene! Un po' casual ma fashion. Mi piace!" strilla "E di capelli? Non mi vorrai dire che ti farai uno chignon?!" dice fingendosi scandalizzata.
"No! Io li odio quei cosi! Mi farò una coda alta ben tirata." affermo.
"Ok"
Riley mi porta in bagno per pettinarmi.
Insiste nel volermi truccare lei, ma so già che userebbe dei trucchi pesanti.
Alla fine ci mettiamo d'accordo: un po' di eyeliner, del mascara e un po' di lucidalabbra opaco col pelle.
"Così sì che vai bene! Non come volevi vestirti te, che sembrava che dovessi fare una partita!" scoppia a ridere, e io le reggo il gioco.

Sono le 6.50, Riley se ne sta andando, e dovrei farlo anch'io.
Cazzo! Ted!
Mi ero completamente dimenticata di lui!
Come mi giustifico?
"Ehm... Papà, vado un attimo al parco. Non tornerò troppo tardi." dico.
"Cosa? No,no,no! È troppo tardi! Ormai il sole è tramontato, ed è pericoloso."
Cosa!?
"Ma! Come! Andiamo, tornerò in tempo per cena, starò attenta. Lo giuro. Ti prego papà! E poi non sarò sola, quindi..." mi blocco.
Perche gliel'ho detto?!
"Scusa? Chi viene con te?"
"Ehm... Una mia amica. Si chiama... Rrrroose." dico esitando.
"Rose? È una tua compagna immagino?..." dice guardandomi storto.
"Certo. Se no che cosa sarebbe!" dico nervosamente.
"Ok... Ma torna per le 8.45, non di più"
"Ok ok ok!" dico sorridendo ed esco.

Sono le 7.03.
Guardo da dietro l'angolo se vedo Harry, in modo che se mi abbia dato buca possa andarmene.
Lo vedo là, seduto su una panchina, con il pallone in mano.
Oddio, com'è carino
Svolto l'angolo e mi faccio vedere.
Lui indossa dei jeans neri, una maglietta bianca e una felpa rossa.
"Ciao Sophie" dice con un sorriso che mi fa bloccare un attimo.
"Ciao Harry" dico timidamente.
Nel parco non c'è nessuno.
Meno male!
C'è quel solito silenzio imbarazzante.
"Allora... Giochiamo?" propongo.
"Sì, se no per cosa saremmo venuti a fare qua?" dice ridendo.
"Già" condivido la risata.
Iniziamo con dei passaggi, e vedo che mi osserva come se fossi un extraterrestre.
"Che c'è? È così strano che ad una ragazza piaccia il calcio?" dico.
"Un po'. Ma la cosa che mi stupisce è che in più sei anche bravissima! Sai, non capita molto spesso che una ragazza oltre che bella sia brava a calcio o viceversa... Ehm...volevo dire..." dice arrossendo.
Wow...è la seconda volta che lo dice.
"Ehm... Che ne dici di una partitina?" esito.
"Certo, perché no. Ma ti avverto, faccio calcio da quando avevo quattro anni."dice fiero.
"Ok, ma sta attento anche tu!" dico con un sorrisetto.
Dopo che ci siamo rubati molte volte a vicenda la palla, è in mio possesso, e Harry è lontano dalla porta.
Per fare scena mi giro e faccio goal di tallone.
"Coooosaa?!! Ma tu sei perfetta! Insomma, sei un fenomeno!" urla.
"Bhe... Grazie!"dico arrossendo.
In quel momento entrambi facciamo silenzio.
Lui si avvicina piano, fino ad arrivare ad un centimetro da me.
Ci sporgiamo l'uno contro l'altro e ci baciamo.

La ragazza dai capelli arcobalenoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora