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Ad ogni parola che Jade faceva scivolare insicura dalle sue labbra, seguiva un sospiro suo e una lacrima fredda di Niall. Sapere che cosa era successo in quei 16 anni persi fece capire a Niall che aveva sbagliato fin dal principio, che non avrebbe dovuto abbandonarla... Jade continuava a raccontare la sua storia e il padre, interessato come un bambino, seguiva ogni movimento della ragazza, il suo gesticolare frenetico non lo metteva a disagio... Anzi, lo incuriosivano le mani di Jade che giravano per la stanza in cerca di qualcosa, di parole oppure di ulteriori gesti. Arrivata al punto più aspettato, Jade pianse e ritornò a quello stato di pazzia che solo l'immagine sporca di sangue di Alex le poteva far rimergere dal profondo mare della sua mente. Si bloccò, la morte dei suoi genitori adottivi era ancora un punto buio per il padre e uno troppo acceso e visibile per la figlia. Due corpi, inerti sulla neve, freddi come essa, forse anche di più. La pazzia le tappò la bocca, le legò le mani dietro la schiena e riprese possesso del suo volto. Niall le scosse le spalle, nessuna reazione. ''Jade. Rispondimi. Riprenditi.'' La ragazza si alzò dalla sedia, girovagò per la casa fino a quando non cadde a peso morto sul divano. Il suo cervello era sconnesso... Piccoli frammenti di vetro del passato laceravano la sua mente causandole dolorose fitte. Avvolse il suo volto tra le mani umide dall'ansia, iniziò a sudare freddo, a respirare malamente e a inarcare a scatti la schiena, come se un demone stesse per uscire da un momento all'altro da essa. I seni seguivano i respiri che il petto dettava a suoi ordini: erano irregolari e fastidiosi... La pazzia le impediva di ricordare, le impediva di scavare nella terra arida del passato. Chiuse gli occhi, cercando tra quel buio che le si era calato su di essi la calma. Tra quel respiri affanosi riuscì a far spazio ad un sospiro lungo e inteso. Sentì la testa più leggera, le mani più asciutte e, cosa più importante, sentiva il padre che la rinchiudeva tra le sue braccia possenti. ''Tutto ok?'' Chiese con l'ansia dipinta in volto.
''Non c'è la faccio... Io...''
''Non importa, un giornò c'è la farai a raccontarmi tutto.'' Si morse il labbro buttando gli occhi a terra. Non voleva scontrare il mare azzuro di Niall con il suo, non voleva creare una tempesta, anche se le lacrime stavano già insistendo di uscire.

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