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Sono passati due mesi.
Novembre é molto freddo.
Il mio esame è andato benissimo, l'ho passato con ottimi voti.
Robert si è trasferito da mia madre e lei è molto felice, lo sono anche io per loro.

Phil è dovuto andare in Europa a Londra ma è un trasferimento temporaneo, ha detto che dopo natale dovrebbe essere tornato, peró non ha detto la causa del viaggio.
Con il lavoro ho migliorato, anzi, abbiamo migliorato.

Io, Jess e Carol non abbiamo saltato nessun giorno di lavoro e stiamo migliorando di giorno in giorno.
Con due stipendi mensili ho conservato 1.000 euro.
Adesso è venerdì, sono le 16, ed io sono a lavoro.
Jess e Carol hanno preso la giornata libera.
Io no, ho preso il lavoro abbastanza sul serio.

Ho appena portato un caffé con un cornetto alla crema ad un tavolo.
Ora sono dietro il bancone e mettere in ordine.
Mentre passo una pezza umida sul marmo nero vedo entrare nel bar Jace. Resto un pó meravigliata, poi si avvicina a me.

《Hey》dice.
《Ciao》gli sorrido.
《Stasera vieni alla festa?》mi chiede sedendosi ad uno sgabello al bancone.
《Emh, veramente..》inizio a dire, poi arriva una signora.
《Mi scusi, potrebbe darmi dei tovagliolini?》mi chiede gentilmente, é più tosto anziana.
《Certo, ecco a lei》dico porgendogli alcuni tovaglioli.
《Grazie》dice e torna al suo tavolo.

Poi prendo dei bicchieri bangati e li asciugo con una pezza bianca.
《..stavi dicendo?》chiedo a Jace che é davanti a me, con solo il bancone che ci distanzia.《Della festa, vieni vero?》mi dice.
《Ah si.. veramente io non posso》inizio.
Dopo aver posato la pezza sul bancone continuo《..ho anche il turno di sera per guadagnare di più, il capo ha detto che mi aggiunge 100 euro allo stipendio di questo mese se copro il turno di una collega che sta male.》dico finendo di pulire.

《Ah.. va bene》dice sorridendo.

Ho partecipato a tutte le feste in questi due mesi.
Questo venerdì é l'unico che salto.

《Vuoi qualcosa?》gli chiedo.
《Mhh.. quello che vuoi》dice ridendo.

Io mi giro ritrovandomi con la faccia davanti ad una parete di bottiglie di qualunque cosa.

Cerco bene e finalmente trovo quello che cercavo.
Prendo in mano una bottiglia di vodka alla fragola.

Gli sorrido mostrandogliela.
《Tu si che mi conosci》dice sorridendo.

Ricambio il sorriso e prendo un bicchierino per alcolici e lo riempio fino all'orlo.

《Prendine uno anche tu》mi dice.
《Non posso》gli rispondo.
《Dai.. un goccio》dice guardandomi con degli occhi imploratori.
《..mhh.. e vabene》dico e prendo un bicchierino.
《Se mi becca il capo sono finita》dico versando della vodka nel bicchierino di vetro.
《Per un goccetto..》dice ridendo.

Prendo il mio drink in mano e beviamo insieme.
Stiamo un pó insieme.

《Dammene un altro pò》dice riferendosi alla vodka.
《No, stasera berrai abbastanza alla festa.》gli spiego.
《No, non ci vado》dice.
《Come non vai?》chiedo fermandomi.
《Non voglio andare senza di te.》spiega.
《E che farai?》chiedo.
《Staró tutta la serata con te》dice.

E lo fa, infatti stiamo tutta la serata insieme, fino a quando non finisce il mio turno cioé a mezza notte.
Non é stato un peso, anzi, mi ha aiutata per quello che poteva fare.
È stato bello passare con lui un venerdì senza ubriacarci, anche se ha bevuto tre bicchierini di vodka.

Ne ha chiesti altri ma gliel'ho proibito.
É cosí bello.

Seduto lì, davanti a me, con quegli occhi che mi ipnotizzano e quel sorriso che mi fa battere il cuore.

È una sensazione strana.

***

00:10.

Ha pagato i suoi bicchierini di vodka e io ho comprato una bottiglia.

Abbiamo deciso di passare il resto della notte nella mia stanza con una bella bottiglia di vodka alla fragola.
Lui non vuole andare nella confraternita, c'è ancora festa e non vuole andare senza di me.

Usciamo dal bar e andiamo all'istituto.
Entriamo dentro l'università e saliamo le scale.
Arriviamo davanti la mia stanza ed apro la porta.

《Siediti》dico accendendo la luce.

Lui si siede e dopo aver chiuso la porta faccio lo stesso.
《Apriamo la nostra bottiglia!》dice prendendomela dalle mani.
《Bevi troppo》dico.

Lui scossa la testa ed apre la bottiglia.
Fa un lungo sorso e me la passa.

《Oddio》dico riferendomi a quanto ne ha bevuto.

Passiamo la serata tra risate e vodka.
A me gira la testa, come ogni volta che bevo.

Stiamo ridendo su una battuta che ha fatto e ad un tratto si ferma.
Mi guarda e si avvicina a me.
Mi avvolge con le sue braccia e rimaniamo in uno stretto abbraccio per un bel pó.

É cosí bello questo momento.
Solo io e lui... e la vodka.

Ci stendiamo sul letto, abbracciati.
Metto a terra la bottiglia ormai vuota.
Mi giro per vedere la sua faccia, sta dormendo. Sembra un angelo. Cosí perfetto.

Poco dopo mi addormento anche io.
Rimaniamo lí, sul mio letto a dormire abbracciati.

Mi sento cosí bene.

Un Amore Ignoto.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora