Il viaggio in pullman per arrivare al castello fu breve visto che si trova nella sponda meridionale del fiume Liffey. Il viaggio sarebbe stato anche piacevole se Mr.Gordon,da bravo insegnante di storia,non si fosse messo a fare battute su personaggi storici. Arrivati a destinazione,come al solito, mentre scendevamo dal pullman c'era sempre qualcuno pronto a spingere la fila per farti cadere. Dylan aiutò subito Melanie a scendere. A volte mi chiedevo come facesse Melanie a non capire che Dylan provasse qualcosa per lei. Una volta glielo avevo fatto notare ma la sua risposta fu - No,si comporta solo da amico.-
- La realtà é che in fondo piace anche a te e solo che sei troppo cieca per capirlo.- le risposi in tono un po' troppo brusco. Mi fulminò con uno sguardo facendomi capire che quella conversazione finiva lì, e da quel giorno, non parlammo più di questo argomento, ma sapevo che non sarebbe finita lì. Certo, io non ero la persona più adatta per parlare di relazioni visto che l'unico fidanzato che abbia mai avuto era stato in terza elementare. Un fidanzamento che comprendeva scambio di merendine e caramelle;poi lui mi tradì scambiando merendine con un'altra bambina...eh già, quella sì che è stata una storia d'amore complicata. Si chiamava Tom quel tipo,o almeno credo,ma non ha importanza. Quello che voglio dire é che Melanie era la mia migliore amica e io volevo solo il meglio per lei, e lo stesso anche per Dylan, solo che nessuno dei due si decideva a dare quella spinta in più che sarebbe bastata per essere felici e io già da tempo avevo deciso di lasciar perdere per un po'questa situazione. Mentre guardavo il castello rimasi incantata dalla sua grandezza anche perché lo avevo immaginato più piccolo; ma il giardino davanti era immenso, più immenso di quanto mi aspettassi e le siepi erano tagliate in modo da formare un labirinto; per un attimo mi chiesi come sarebbe stato entrarci dentro e provare a trovare l'uscita. Dietro quest'enorme giardino si ergeva il castello di Dublino con le sue mura ricche di storia. Entrammo dentro accompagnati da una guida specializzata molto fiera di renderci partecipi della storia medievale, solo che il Prof.Gordon non la fece quasi parlare visto che era sempre lui a interrompere continuando le spiegazioni e facendo domande per vedere se noi studenti fossimo preparati. -Dovete sapere ragazzi,che il castello di Dublino fu il centro del potere inglese in Irlanda...- iniziò la guida che fu subito interrotta dal prof.Gordon -...e per questo é visto come il simbolo dell'occupazione britannica in Irlanda.- Queste interruzioni ci divertivano molto anche se non doveva essere lo stesso per quella povera donna che stava cercando di fare il proprio lavoro. Il Prof. non perdeva mai occasione per fare domande ai ragazzi distratti per fargli fare una brutta figura e io ero spesso una di loro. Per fortuna c'era McKenna Stevens la ragazza preferita dagli insegnanti, sempre preparata su tutte le materie,la salvezza della St. James High School. Era davvero una brava ragazza; pronta ad aiutarti nei calcoli più difficili di matematica e nei testi di letteratura e se ti vedeva in difficoltà con qualche domanda, cercava di rispondere lei al tuo posto, anche se alcune volte lo faceva per farsi gratificare . -Allora- iniziò il Prof.Gordon
-chi di voi mi sa dire in che anno fu costruito il castello in cui ci troviamo?- tutti facevano finta di essere impegnati a leggere la guida turistica o ammirare le carte da parati; solo McKenna alzò la mano
- Sì McKenna?- disse il professore cercando di non essere troppo seccato visto che fino ad ora era stata lei a rispondere a tutte le domande. Anche io le sapevo rispondere. Non che fossi un eccellenza a scuola, ma quando una cosa mi piaceva la studiavo con piacere e quel castello fin da piccola mi aveva sempre attratta. -Fu costruito nel 1204 dal Re Giovanni d'Inghilterra.- rispose orgogliosa la ragazza. -ottimo McKenna.- disse fiero il professore. Mentre il Prof.Gordon continuava a fare domande, il mio sguardo si posò su un quadro: una donna seduta davanti a uno specchio. Aveva un vestito verde e bianco con alcuni disegni floreali ricamati; si stava truccando e ingioiellando mentre nella stanza dove si trovava, sul pavimento,erano sparsi altri gioielli e pietre preziose che sembravano dare al quadro un tocco più luminoso. Intanto però non mi ero accorta che Dylan mi stava toccando la spalla. Lo guardai con uno sguardo interrogativo e lui mi indicò il professore. Ero talmente presa da quel quadro che non mi ero accorta che il Prof.Gordon mi aveva chiesto qualcosa e la mia risposta fu- eh? Ehm, sì mi scusi professore,ero distratta.- sentii ridere in fondo alla fila. -Non importa signorina Morgan. Dicevamo che prima c'erano più torri in questo castello e volevo sapere se lei potesse essere così gentile da dirci quello che è successo.-
-Ehm...sì, beh...prima c'erano quattro torri e la maggior parte fu distrutta da un incendio nel 1684. Oggi è rimasta soltanto una torre: la torre per gli Annali. Quindi gli appartamenti di stato e il castello stesso sono attribuiti al settecento.-
Cavolo. Non sapevo di sapere tutte queste cose. Doveva appassionarmi davvero tanto. Anche il prof.Gordon sembrava colpito -complimenti Allison,mi fa davvero piacere che ti stia impegnando.- volevo ringraziarlo o dire qualcosa tipo "certo, e mi impegnerò sempre di più", ma non me ne diede il tempo perché subito aggiunse -Bene, ora potete andare in giro per il castello a guardare meglio i suoi pezzi di storia oppure fermarvi al negozio di souvenir. Tra due ore esatte vi voglio qui,non un minuto di ritardo. Il castello é grande,quindi cercate di non perdervi.- poi guardò alcuni ragazzi
-e voi,non imboscatevi con qualche ragazza sulle poltrone della corte reale, hanno un valore ineguagliabile.- ci fu una risata generale e poi il prof.si rivolse alla guida -Avete del caffè vero?- la guida borbottò qualcosa è poi disse - ma certo!-
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"The Knights of the Night" -il Cuore di Luce-
Fantasy"-Tutto quello che ti posso dire ragazza è che prima di conoscere la storia degli altri, devi conoscere la tua.- Già mi aveva detto una cosa simile il giorno prima, ma vi assicuro che non mi colpì come nel modo in cui lo aveva detto questa volta." ...